24 ore con Jan Fabre al Teatro Argentina (consigli teatrali 12-18ott)

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MILANO

Un’esperienza urbana, oltre il teatro: torna, grazie a Zona K, REMOTE MILANO by RIMINI PROTOKOLL (fino al 25, leggi il mio racconto su KLP). MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE: torna a Milano il capolavoro di Arthur Miller nella versione di Elio De Capitani, con la scenografia mutante di Carlo Sala. Una storia personale che diventa collettiva, un classico degli anni Cinquanta che parla del nostro presente (T. Elfo, 13-31). La stagione 2015/16 del Teatro Filodrammatici inaugurata con Il compromesso di Angela Demattè regia Carmelo Rifici, in scena i neo diplomati del biennio 2013/2015 dell’Accademia dei Filodrammatici (15-25). Segnalo anche VECCHI PER NIENTE di Nicola Russo ispirato a La forza del carattere di James Hillman (T. Franco Parenti, 15-1nov). Festival: per la danza il Festival Exister 2015 quest’anno con molto #Love (T. Franco Parenti, PimOff e DanceHaus, 16-24), per i bambini l’agognato (per me) Uovokids! VI edizione (Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, 17-18)

ROMA

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Mount Olympus – To glorify the cult of tragedy

Comincio con due spettacoli già in scena dalla scorsa settimana: NO GRAVITY DANCE COMPANY in Dall’Inferno al Paradiso (I Viaggi dell’Anima) una creazione di Emiliano Pellisari (T. Olimpico, fino al 18); HANNO TUTTI RAGIONE di PAOLO SORRENTINO con e regia IAIA FORTE (Piccolo Eliseo, fino all’1nov). Debutto in prima nazionale dello spettacolo FUORIGIOCO, ideato e diretto da Emiliano Masala, scritto da Lisa Nur Sultan, con Giampiero Judica, Elisa Lucarelli, Emiliano Masala e Francesca Porrini (T. dell’Orologio, 13-22). Due star al Teatro Argentina per Romaeuropa: AKRAM KHAN con Kaash (14-16) e JAN FABRE con la performance di 24 ore (no, non scherzo: 24 ore! ma puoi uscire sgranchirti le gambe e rientrare) Mount Olympus – To glorify the cult of tragedy (17-18). Dopo il debutto a SHORT THEATRE torna a Roma IN GIRUM IMUS NOCTE (ET CONSUMIMUR IGNI) (Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco) di ROBERTO CASTELLO. Uno scabro bianco e nero e una musica ipnotica sono l’ambiente nel quale si inanellano le micro narrazioni di questo peripatetico spettacolo notturno a cavallo fra cinema, danza e teatro (T. Vascello, 16-18).

TOSCANA

Jeton Neziraj

Bientina (PI)Teatro Sotterraneo ripropone HOMO RIDENS per Utopia del buongusto (cena + teatro) (Teatro delle sfide, 17).

Firenze > Un’inedita collaborazione tra il Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza e il Teatro della Toscana ha dato vita a UMANO_Cantieri internazionali sui linguaggi del corpo e della danza, un progetto triennale che si apre il 14 ottobre con un segno fortemente simbolico: una strada d’oro. Via Santa Maria (la via in cui si trova Cango) si fa allegoria di un cammino fatto di incontri: 900 mq di foglia d’oro lastricano il selciato dall’imbocco in via Romana allo sbocco su via dei Serragli, in omaggio alla grande tradizione artigiana dell’Oltrarno. Un percorso scandito da soste inattese in alcune botteghe, animate da brevi azioni coreografiche, incontri e lezioni di danza per tutti che fanno risuonare un prezioso vocabolario di gesti. In questa prima settimana in scena gli artisti Radhouane El Meddeb con due spettacoli (CanGo, 14-18), Yasmine Hugonnet protagonista di un percorso di formazione con un gruppo di danzatori italiani selezionati per l’occasione (CanGo, 16-18), Marina Giovannini (Botteghe artigiane, 14-18), il giovane danzatore/coreografo Davide Valrosso (CanGo, 14).

Firenze 2 > Dal Kosovo a Firenze per il festival Intercity GUERRA AI TEMPI DELL’AMORE di Jeton Neziraj (T. della Limonaia, 17-18). Dello stesso autore, “coraggiosa voce politica (spesso censurata) nel teatro del nuovo Kosovo”, è uscito per Cut-Up Edizioni il testo La distruzione della Torre Eiffel, traduzione Giancarla Carboni, Monica Genesin e Anna Maria Monteverdi.

Porcari (LU) > Io di ANTONIO REZZA e FLAVIA MASTRELLA (Spam, 16).

Prato > La stagione 2015/2016 del Teatro Metastasio s’inaugura con la prima nazionale di UTOYA uno spettacolo diretto da Serena Sinigallia e interpretato da Arianna Scommegna e Mattia Fabris, un testo scritto da Edoardo Erba ispirato al libro Il silenzio sugli innocenti di Luca Mariani. Il preambolo di questo lavoro fa riferimento alla stage del 2011 in Norvegia: è il 22 luglio e lo spietato assassino Anders Behring Breivik scatena l’inferno uccidendo otto persone con un’autobomba a Oslo, e poi 69 ragazzi laburisti nell’isola di Utoya, il ‘paradiso nordico’ sede storica dei campeggi estivi dei socialisti di tutto il mondo  (T. Magnolfi, fino al 25).

Simone Pacini

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marzo, 2024

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