Diecimila tweet e non sentirli: dal primo tweet a #OHR2014

Il 9 aprile 2014, durante la trasferta a Genova per #comunicateatro e la rassegna Testimonianze ricerca azioni di Teatro Akropolis, ho toccato quota diecimila tweet. In quel preciso istante non c’era la possibilità di “festeggiare”, lo faccio adesso a distanza di un po’ di tempo.

diecimilatweet

Mi sembra l’occasione adatta per embeddare il mio primo tweet, del 26 febbraio 2010:

Una battuta di Chiambretti, presentatore dei Premi Ubu di pochi mesi prima. Questo invece il secondo tweet:

Si tratta di una tweet-recensione dello spettacolo Events della Merce Cunningham Dance Company, presentato durante il festival Equilibrio all’Auditorium. Da allora le tweet-recensioni sono diventate una mia costante (qui i link a quelle del 2010, del 2011, del 2012 e del 2013), utili per archivio personale, per appunto emozionale, in chiave promozionale, per gossip e gioco

Da sempre Twitter è il social media che mi sembra più interessante, perché si coniuga alla perfezione con la dimensione live degli eventi dal vivo e dà la possibilità attraverso gli hashtag di creare empatia e racconti collettivi (Tweet Wall, Storify, Widget ecc.). Gli esperimenti più significativi sono stati fatti a Modena durante il festival Trasparenze già dal 2012.

Col passare del tempo twitter si è evoluto e adesso è diventato fondamentale non solo inserire immagini, ma concepirle come un prodotto editoriale (e quindi “curarle” in postproduzione). Concludo questo breve post con cinque foto-tweet (e un saluto) in occasione di Open House Roma 2014 di sabato e domenica, il fine settimana romano più coinvolgente dell’anno durante il quale migliaia di cittadini hanno invaso gli spazi antichi e moderni, pubblici e privati, della città.

Simone Pacini

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marzo, 2024

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