Campsirago e altri luoghi ameni. Per un teatro bucolico

Recentemente sono stato a Campsirago Residenza per il festival Il giardino delle Esperidi: è un luogo davvero magico (qui un post a riguardo) dove regnano silenzio e condivisione, attorniati da natura e bellissimi paesaggi. A Campsi ci sono uffici, foresteria, spazi per la creazione, cucina, luoghi per la convivialità. È il posto ideale per creare lontano dai vizi delle città e dalle community teatrali urbane. Subito ho cercato nella memoria luoghi simili, ed eccomi pronto per un post. Eccone 5 dove sono stato (sono 4 residenze + una scuola). Sicuramente ce ne sono altri, ne conosci? Segnalameli nei commenti!

1. Campsirago Residenza a Campsirago (Colle Brianza/Lecco – Lombardia)

La casa di Campsirago Residenza è il quattrocentesco Palazzo Gambassi di Campsirago, antico borgo tra i boschi del Monte di Brianza, in provincia di Lecco. Fanno parte di Campsirago Residenza le compagnie ScarlattineTeatro, Pleiadi, Riserva Canini e Stradevarie, ognuna contraddistinta da una propria peculiarità artistica e poetica. La residenza ospita, inoltre, periodicamente compagnie nazionali e internazionali che scelgono di creare qui le proprie opere per la particolare bellezza del luogo immerso nella natura e nel silenzio.

2. L’Arboreto – Teatro Dimora a Mondaino (Rimini – Emilia Romagna)

L’Arboreto nasce nel 1998 dal costituirsi di un gruppo in associazione culturale, un eterogeneo miscuglio di menti e professioni sedotte dalle domande/sfide sull’insieme e sulle differenze delle arti sceniche contemporanee. Si trova a Mondaino un piccolo paese nella Valle del Conca, sul confine fra la Romagna e le Marche, esattamente nel parco, che è un progetto di arboreto sperimentale di nove ettari inaugurato nel 1990 con più di seimila piante e una casa contadina rimodernata per la guardia forestale, poi abbandonati.

Io ci sono stato nel 2014 per una sessione di Rete Critica. L’Arboreto è “un ecosistema, la sua vera intuizione naturale che diventa anche culturale. Un ambiente che accoglie in armonia un insieme di relazioni, di rapporti tra più discipline come succede per le tante e diverse specie arboree. Una residenza-laboratorio per comprendere le diverse espressioni interpretate non solo come forma creativa e artistica ma anche come modo di essere e di reagire, mettendo in evidenza l’ispirazione e i processi, prima ancora dei risultati.” Il Teatro Dimora inaugurato nel 2004, la casa foresteria funzionale e colorata, il parco reso accessibile con nuovi sentieri, gli spazi del Centro Giovani “Orizzonti”, fanno oggi de L’Arboreto una struttura unica in Italia particolarmente adatta per ricerca, prove e produzione di nuove opere.

3. Centrale Fies a Dro (Trento – Trentino Alto Adige)

Centrale Fies Art work Space è un centro indipendente di residenza e produzione delle arti performative contemporanee situato all’interno di una centrale idroelettrica di inizio novecento, in parte ancora attiva, proprietà di Hydro Dolomiti Energia. Il progetto, avviato nel 1999 da Barbara Boninsegna e Dino Sommadossi con la Cooperativa il Gaviale sull’esperienza del festival drodesera (nato nel 1980), è di fatto una vera e propria impresa culturale la cui attività è connotata da un modello di sostenibilità ibrido, cui concorrono contributi pubblici e privati.

Centrale Fies è il primo esempio in Italia di recupero di archeologia industriale a fini artistici e culturali all’interno del quale si rinnovano le sperimentazioni su pratiche, modalità e processi produttivi legati alle residenze artistiche (anche family friendly!) e alle arti performative. 

Sede di Drodesera, festival di arti performative provenienti sia dal teatro che dalle arti visive, Centrale Fies è un luogo dedicato tutto l’anno alla ricerca: al suo interno si allena lo sguardo critico sul contemporaneo e si sperimentano nuove forme e processi artistici, in un’ottica aperta ad ogni disciplina, tematica e campo di studio. Ci sono stato nel 2011 con Orazi e Curiazi di Accademia degli Artefatti!

4. La MaMa Umbria International a S. Maria Reggiano (Spoleto – Umbria)

La MaMa Umbria International è una Associazione Culturale non a scopo di lucro, centro culturale e residenza per artisti, fondata da Ellen Stewart nel 1990, già fondatrice e direttrice artistica del Teatro La MaMa E.T.C. di New York. I suoi scopi sono la ricerca e la sperimentazione artistica, l’informazione, la promozione dell’arte e della cultura in ambito internazionale. L’Associazione persegue esclusivamente finalità culturali ed artistiche, guidata dall’idea che l’arte può contribuire al superamento dei limiti e delle barriere posti ancora oggi alla comunicazione, che in qualsiasi modo riducono la fantasia e la creatività: limiti e barriere culturali, sociali, nazionali, linguistiche ed artistiche. Per questo motivo fin dall’inizio La MaMa Umbria si è fortemente impegnata nella promozione di scambi e collaborazioni tra singoli artisti e gruppi di varie nazionalità e provenienze.

Il Centro organizza ed accoglie diversi tipi di inziative: gli artisti possono risiedere nel centro durante periodi di studio e lavoro, per elaborare nuovi progetti, creare spettacoli o opere di vario genere, per seguire corsi, seminari e workshops, di vario livello e su diverse tecniche, per svolgere attività tese comunque allo sviluppo delle proprie capacità artistiche. Fa parte dell’ATS C.U.R.A. (Centro Umbro Residenze Artistiche). Io ci sono stato nel 2012 in occasione di un convegno sul Fringe di Edimburgo

5. Centro Teatrale Santacristina a Santa Cristina (Gubbio – Umbria)

Il Centro Teatrale Santacristina, situato nella campagna tra Gubbio e Perugia, nasce nel 2002, fondato da Luca Ronconi e da Roberta Carlotto, che oggi lo dirige, con l’obiettivo di dare un concreto contributo al teatro attraverso l’alta formazione professionale degli attori. Al Centro Teatrale Santacristina si sono fatti laboratori, corsi di perfezionamento per attori e spettacoli, affiancando le attività della Scuola alla realizzazione di produzioni. Dall’estate 2015 il Centro Teatrale Santacristina prosegue le attività per non disperdere l’eredità artistica di Ronconi e per coltivare il patrimonio che è stato creato in questi anni grazie all’unicità del luogo e a come è stato da sempre concepito. In continuità con l’idea di formazione di Ronconi, Santacristina organizza ogni anno corsi intensivi di perfezionamento per attori, pensati e modulati a seconda delle necessità e delle possibilità. L’insegnamento è affidato di volta in volta a docenti di prestigio del mondo teatrale e culturale. 

Contemporaneamente alla formazione, il Centro Teatrale Santacristina è impegnato nel progetto di raccolta e documentazione della produzione artistica di Luca Ronconi allo scopo di conservarne e valorizzarne la memoria attraverso il continuo ampliamento del sito www.lucaronconi.it e dell’Archivio Ronconi, conservato presso l’Archivio di Stato di Perugia. Ci sono stato nel 2017 per l’evento finale de La Scuola d’Estate 2017: Regia, Parola, Utopia. Tre giornate di studio per Luca Ronconi.

Copertina

Campsirago Residenza
Simone Pacini

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aprile, 2024

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