Dal Fringe di Edimburgo al Physical Fest di Liverpool

Sicuramente una compagnia come la nostra in UK viene inserita all’interno della categoria “Physical Theatre”, un genere che comprende molte cose differenti tra loro ma accomunate dall’uso del corpo come strumento espressivo. Infatti quando circa un anno fa dovevamo scegliere come essere inquadrati nel programma del Fringe di Edimburgo abbiamo sentito come perfettamente calzante questa definizione. Una categoria ampia ma abbastanza distintiva all’interno della quale possono essere ricomprese anche la danza, il circo, il mimo, che non esclude l’uso del testo o di altri elementi come musica, video, etc. Un modo per restringere il campo in un contesto come quello del Fringe dove anche gli operatori e i critici hanno bisogno di capire dove indirizzare il proprio sguardo e i propri interessi. Un genere che sembrerebbe creare un ponte tra danza, teatro e tutte le altre discipline che includono un lavoro sul corpo e il movimento, e che ancora oggi in Italia fatica invece ad affermarsi.

Ed è proprio grazie alla categoria scelta, oltre che ovviamente alle numerose recensioni e alla nomination al Total Theatre Awards nella sessione Physical Theatre, che il nostro lavoro è stato notato da alcuni operatori, tra cui la direttrice del Physical Fest di Liverpool.

A distanza di meno di un anno vediamo quindi concretizzarsi anche in UK i primi risultati del Fringe. Prima destinazione: Liverpool, da tutti associata alla musica più che al teatro, avendo dato i natali ai Beatles. Per questo siamo curiosissimi di esplorare la città dal punto di vista teatrale.

The Organic Body - Physical Fest ph. by Mark Loudon
The Organic Body – Physical Fest ph. by Mark Loudon

Ci viene a prendere all’aeroporto di Manchester un giovane componente della compagnia Tmesis Theatre, che organizza il Festival. Durante il tragitto verso Liverpool non possiamo non notare l’enorme centrale nucleare poco distante dalla città e il rifugio antiatomico al suo ingresso, un po’ inquietante, ma in fondo non siamo in Italia, dove purtroppo conosciamo bene le condizioni di alcun dei nostri complessi industriali (riferimento all’ILVA puramente casuale), per cui questo ci rassereniamo. Andiamo subito in teatro, il graziosissimo Unity Theatre, per vedere gli spettacoli in programma e qui cominciamo a respirare l’aria del Festival. Una comunità internazionale: volontari, artisti, studenti che vivono l’evento dall’inizio alla fine, frequentando i workshop, partecipando alle discussioni, agli eventi e agli spettacoli, cenando insieme e chiacchierando di teatro. Incontriamo sia colleghi italiani che si sono trasferiti in UK sia colleghi stranieri che hanno vissuto in Italia, a Bologna, e che sono stati costretti poi ad andar via per mancanza di prospettive. Questo ci dispiace molto e ci porta a riflettere come sempre sulle problematiche che affliggono il nostro sistema teatrale, poco aperto all’estero e in continue difficoltà. La serata ci prepara ai giorni successivi in cui dirigeremo il nostro workshop: un percorso intensivo sull’organicità del corpo e della voce. Il nostro gruppo è di 25 persone, tutti hanno prenotato con largo anticipo, infatti il workshop era già SOLD OUT diversi mesi prima. Il lavoro è molto intenso grazie anche al livello alto di partenza dei partecipanti, tra cui ci sono molti degli artisti che prendono parte al Festival. Questo ci stupisce molto, perché in Italia accade difficilmente. Si crea un bellissimo confronto che ci da nuovi stimoli per lavorare, discutere, interagire.

The Organic Body - Physical Fest ph. by Nicola Pianzola
The Organic Body – Physical Fest ph. by Nicola Pianzola

Il Festival è ormai un evento consolidato a Liverpool, alla sua 11° edizione, ospita in otto giorni, maestri riconosciuti a livello internazionale creando anche piattaforme di scambio e di networking. Noi prendiamo parte al pannello sulle collaborazioni internazionali organizzato da Panda The Performing Arts Network in cui possiamo parlare dei nostri progetti artistici ma anche del nostro Festival PerformAzioni che con il Physical Fest ha molto in comune essendo un international workshop festival in cui maestri internazionali dirigono laboratori, presentano work in progress, spettacoli, etc.

Parlando con la direttrice del Festival ci ripromettiamo di creare un contatto tra i due festival mettendoli in comunicazione in quanto esperienze molto simili capaci di creare una comunità teatrale internazionale che lavora su più livelli generando un fermento culturale che vivifica la città e che crea sinergie e collaborazioni.

Un ringraziamento particolare all’Istituto Italiano di cultura di Londra per il supporto promozionale.

Segui la prossima tappa di Instabili Vaganti on tour dalla capitale delle Highlands Scozzesi con MADE IN ILVA all’Eden Court Theatre di Inverness.

Instabili Vaganti 

International Physical Fest

Tmesis Theatre

 

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marzo, 2024

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