IAT 26mar-1apr > Un anno senza Franco Quadri: una serata al Teatro Quirinetta. Vasco Rossi e Martha Clarke alla Scala di Milano. PaGAGnini al Verdi di Firenze.

#ROMA

Pina e Franco

26 lun @ T. Quirinetta > Incontro Franco, una serata-ricordo in onore di Franco Quadri ad un anno dalla scomparsa.  Interverranno artisti, compagni di viaggio, amici vicini a Quadri per raccontare con un ricordo, un gesto, un interrogativo, un’immagine le caleidoscopiche declinazioni della sua personalità, del suo essere teatro e il vuoto generato dalla sua mancanza. La serata inizierà con la visita di una mostra che raccoglie testimonianze dello speciale legame che univa Franco agli artisti, ai suoi collaboratori e ai suoi lettori. Saranno esposti i ricordi di Altre Velocità, Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla/Festival delle Colline Torinesi, Pietro Babina, Mino Bertoldo/outoff, Manuela Cherubini, Compagnia della Fortezza, Fanny & Alexander, Sandro Lombardi, Lorenzo Loris, Leonardo Mello, Fiorenza Menni/Teatrino Clandestino, La Repubblica, Motus, Odin Teatret, Luigi Saravo, Socìetas Raffaello Sanzio, Rafael Spregelburd, Federico Tiezzi, Cristina Ventrucci. Sul palco del Teatro Quirinetta, dopo un saluto di Geppy Gleijeses e dopo un ricordo video di Jacopo Quadri, interverranno Anna Bandettini, Eugenio Barba, Gianfranco Berardi, Arturo Cirillo, Luigi De Angelis/Fanny & Alexander, Lorenzo Gleijeses, Maria Grazia Gregori, Massimo Marino, Renata Molinari, Giuseppe Provinzano, Armando Punzo, Renato Quaglia, Antonio Rezza/Flavia Mastrella, Julia Varley/Odin Teatret. [il mio ricordo di FQ]

26 lun @ T. Palladium > 10 RAGAZZE PER FREUD a cura di Lori Adragna. In mostra le opere di: Arianna Carossa | Laura Cionci | Francesca Fini | Silvia Giambrone | Jessica Iapino | Maria Carmela Milano | Chiara Scarfò | Alice Schivardi | Vania Elettra Tam | Fernanda Veron. Le dieci artiste, tutte di talento e di acuta sensibilità, hanno qualcosa da dire a quel Sigmund Freud che secondo certa letteratura non fu mai in grado di comprendere le donne, tanto da definirle “il continente oscuro”. Utilizzando l’arte come espressione creativa recondita dell’Io e con una buona dose d’ironia, le artiste mettono a nudo pulsioni, tendenze, desideri, sogni scaturiti dalla propria coscienza e occultati nell’inconscio. [fino al 30apr]

27 mar @ T. Belli > TREND nuove frontiere della scena britannica presenta la mise en espace di MISTERMAN di Enda Walsh, regia Luca Ricci. La passione, l’impegno, la tenacia, la convinzione.  Alcune persone si dedicano completamente a una missione. Sono estremi, assoluti, limpidi, inattaccabili. Sono bellissimi. Mandano avanti Paesi disastrati e corruttibili come il nostro. Alle volte, però, la loro ostinazione può diventare pericolosa. È sottile il confine tra costanza e mania. Qui si indaga il punto di rottura. L’ambigua ricostruzione dei fatti di un giorno catastrofico nell’esistenza di Thomas Magill, trentatreenne per il quale realtà e immaginazione sono profondamente intrecciate. Una decina di incontri tra Thomas e altrettanti abitanti del villaggio di Inishfree danno vita al racconto corale di una cittadina dell’Irlanda rurale di oggi, mentre si fa strada un oscuro presentimento di tragedia. [fino al 28]

27 mar @ T. dell’Orologio > ARTAUD LE MOMO Il potere sovversivo di un’opera, di MICHEAL OUNSA. La compagnia italo-francese del Théâtre Français International vi propone di scoprire le tappe dell’esistenza di Antonin Artaud che l’hanno condotto a quel pensiero unico, rivoluzionario. Il pensiero che distingue i grandi geni, non riconosciuti come tali dalla propria epoca. [fino all’1 apr]

28 mer @ Angelo Mai > Woyzeck – ricavato dal vuoto di Balletto Civile. Capolavoro incompiuto, Woyzeck è ancora oggi un testo di culto. La scrittura di Büchner trova forza in una spiazzante conoscenza dell’animo umano, nelle sue bizzarrie scientifiche, nel disequilibrio violento tra libero arbitrio e disagio mentale: tutto questo fa di quest’opera un dramma attualissimo, che non si limita a indagare il fascino dell’assurdo, l’ingiustizia della violenza o l’oppressione del militarismo. Non ci sono né vinti né vincitori in questa tragedia da Cronaca Vera. [fino al 30]

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=8TdY4x8DCpo&w=500&h=284]

28 mer @ T. India > Incendi di Wajdi Mouawad, regia Renzo Martinelli, con Federica Fracassi, Francesco Meola, Valentina Picello, Roberto Rustioni, Libero Stelluti. Produzione Teatro i. Incendi brucia i confini del bianco e del nero, confonde le linee del tao, lascia che il mare invada le terre e ne cancelli le frontiere. Amore e odio non sono parole vuote né linee maestre di un conflitto insanabile, sono parti potenti della vita, che prosegue e si afferma al di là della morale, del senso comune, del bene e del male. Wajdi Mouawad ci parla di separazione, di guerra, di orrore e dolore in un percorso, dove lo spazio e il tempo si sovrappongono, nella memoria individuale e collettiva. [fino al 1apr]

#MILANO

26 lun @ PIM OFF > Valentina Buldrini e Martina La Ragione in WILL il progetto vincitore del premio Equilibrio Roma 2011 [leggi un resoconto].  WILL È LO SPAZIO DELL’ERRORE, LO SPAZIO DEL NON LECITO. Usare il corpo dell’altra per raggiungere il proprio desiderio, la volontà di restituire al corpo tutto ciò che non “dovrebbe” mostrare la volontà di restituire al corpo tutto ciò che non dovrebbe mostrare un tappeto un luogo lo spazio dell’errore, del non lecito due corpi che si lasciano guardare nella propria intimità, nella perversione, distorsione, nell’incertezza, nel tentativo, nel raggiungimento di un desiderio, nella compenetrazione, nel continuo fallimento. Immagini catturate in un tempo costrette in un luogo intimo seppur estraneo.

Maria Cassi in Creapelle – photo: edizioniteatrodelsalecibreofirenze.it

26 lun @ T. Franco Parenti > CREPAPELLE di e con Maria Cassi [leggi il resoconto di uno spettacolo di Maria Cassi al Teatro del Sale]. “Come si fa a non innamorarsi di Parigi?”, si/ci chiede Maria Cassi in questo irriverente quadro che contrappone le due città care al suo cuore: la sua Firenze e la Ville Lumière, che l’attrice schizza con la consueta maestria e la sua caratteristica comicità “al femminile”. Sola in scena, la Cassi interpreta un’incontenibile costellazione di personaggi tra loro molto differenti: anziane clochard, donne bellissime, uomini maturi, autisti di autobus, bambini e commesse. Passando, nel parlare, da un divertente e accentuato fiorentino a un suo personalissimo francese, che dagli alti arrondissement arriva fin dentro ai bistrot, l’attrice alterna i panni del turista toscano, gesticolante, sarcastico, impertinente a quelli del parigino, snob, diffidente e scettico, creando una coloratissima cartolina che cattura il pubblico che volentieri si presta al gioco. [fino al 5apr]

LATIFA LAÂBISSI. Loredreamsong

27 mar @ spazi vari > Danae festival, XIV edizione. Questa settimana MK [leggi il tweet della preview romana], Teatro Persona e LATIFA LAÂBISSI dalla Francia. [fino al 14apr]

27 mar @ T. Filodrammatici > Oscar Wilde, il clown dal cuore infranto, adattamento teatrale e regia Simone Toni. Intorno al 1880 Oscar Wilde è un giovane artista che fa tendenza, stupisce, provoca, tiene conferenze nel mondo che conta e nei più importanti salotti intellettuali d’Europa sull’arredamento, sulla moda e sulla necessità dell’Arte e della Bellezza nella vita umana. Le rappresentazioni teatrali delle sue Commedie attirano la curiosità del pubblico e della critica. I suoi romanzi e le sue idee suscitano polemiche. Wilde si difende sostenendo l’indipendenza dell’arte dalla morale. Ama definirsi “The King of life” e tiene banco nei locali più alternativi della grande Parigi. Adorava sorprendere i giovani intellettuali con i suoi eccessi e le sue teorie contraddittorie e affascinanti in cui l’assoluto si mescolava al frivolo e la ricerca del piacere doveva assumere risvolti tragici per essere goduta al massimo. In questa vita piena di fascino e contraddizione Wilde, ignaro di ciò che lo aspetta, trova anche il tempo per essere un buon padre di famiglia. È in questo contesto che conosce nel 1891 lo studente di Oxford Lord Alfred Douglas detto Bosie di cui si innamora e che lo porterà alla rovina artistica e finanziaria.

29 gio @ T. i > Prima nazionale per  LA MERDA – DECALOGO DELLO SCHIFO #1  di Cristian Ceresoli, con Silvia Gallerano.  Sette piccoli fari puntati al centro, stretti, glaciali, in perfetto stile spot pubblicitario. L’interprete, nuda, sta già su di un piedistallo da circo all’ entrare in sala dell’ umanitagrave; (o pubblico). Ora, tenendo il microfono tra le mani, mugugna l’inno nazionale. Poi, dà sfogo al proprio flusso interiore nelle sue (inumane) escursioni vocali. Si vede la voce di una femmina che insegue il suo successo con seriosa ferocia da belva, e lucida determinazione assassina. Si deve ridere. È una tragedia in tre tempi: Le cosce, Il cazzo, La fama e un controtempo: l’Italia. [fino al 31]

29 gio @ Area Pergolesi > Doppio appuntamento con Roberto Latini e i suoi recenti Noosfera Lucignolo [leggi il tweet] e Noosfera Titanic [leggi il tweet]. [fino all’1apr]

31 sab @ T. alla Scala > Vasco Rossi con Martha Clarke alla Scala e non sto scherzando: si chiama L’altra metà del cielo e si rivolge a un pubblico giovane, aperto ai mix meno convenzionali. Dal suo sguardo sensibile all’universo femminile, Vasco Rossi ha tratto una storia in cui la donna, dall’adolescenza alla maturità, vive in tre personaggi che riassumono tutte le sfumature dell’universo femminile cantate nella sua lunga carriera. E su una nuova dimensione delle sue canzoni, rilette e arrangiate per orchestra, il Corpo di Ballo si muoverà guidato da Martha Clarke [leggi il resoconto di uno spettacolo di Martha Clarke visto a New York], coreografa e regista poliedrica e pluripremiata, dall’indole provocatoria e ironica, stravagante e aperta alla contaminazione dei linguaggi. Il suo approccio teatrale e non puramente coreografico, sempre concentrato sulla ricerca delle emozioni, sarà una nuova sfida per i danzatori scaligeri: mettersi in discussione per fare emergere e svelare la propria personalità. Chapeau! [fino al 13apr]

#TOSCANA

26 lun @ T. Verdi di Firenze > PaGAGnini: molto più che un concerto! Diretti da Ara Malikian, enfant prodige della musica classica e violinista di fama mondiale – nato nel 1968, libanese di famiglia armena, uno dei più brillanti artisti della sua generazione – arrivano gli irriverenti musicisti. Severo quartetto d’archi all’apparenza, e insospettabili showman non appena si spengono le luci di sala, i musicisti interpretano da virtuosi le arie più famose di Mozart, Vivaldi, Boccherini e, certo, Paganini, la cui tormentata figura è al cuore della pièce. Ma con esilaranti variazioni sul tema: i violinisti sobbalzano a tempo, il direttore si incammina sul palcoscenico per “un’esecuzione itinerante”, il violoncellista impugna le nacchere e improvvisa un flamenco.

29 gio @ Spazio K. di Prato > Fosca presenta Mira – amazed playing people, un progetto di creazione collettiva che indaga la dimensione performativa del rocker, della star e degli accadimenti del concerto live, mettendola in relazione con La Tempesta di W. Shakespeare. Un tentativo di traduzione del testo utilizzando l’andamento drammaturgico di un concerto. Il lavoro si sviluppa dal desiderio di essere qualcosa di altro da sè senza artifici, con onestà e aderenza, senza censura. E dalla curiosità spinta di concedersi l’impossibile. Con sincerità. Desiderio, passione, rabbia e un probabile senso di sé.

29 gio @ T. Francesco di Bartolo di Buti (PI) > L’ANGELO DELL’INVERNO da Il canto del cigno di A. Čechov di e con Silvia Pasello. Musiche Ares Tavolazzi. Il canto del cigno è una piccola opera, nella sua apparente semplicità, contiene una sfida potente per l’attore. Lo costringe a fare i conti con le questioni essenziali del suo mestiere e lo pone di fronte alla sua condizione. Il protagonista della nostra storia, un vecchio attore, si ritrova da solo, di notte, nel teatro deserto. Si è addormentato in camerino dopo lo spettacolo. La solitudine e lo smarrimento di fronte a questa situazione lo spaventano ma allo stesso provocano in lui una sorta di riflessione che gli permette di percepire il paradosso rappresentato da quel vuoto che è il teatro. [fino al 31]

30 ven @ T. Studio di Scandicci (FI) > I Sacchi di Sabbia in DON GIOVANNI di W.A. MOZART Ein Musikalischer Spass zu Don Giovanni. Un progetto di Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo. Un capriccio per “boccacce e rumorini” che propone, attraverso una partitura rigorosissima di “gesti musicali”, la struttura essenziale del Don Giovanni di Mozart: una selezione delle arie più significative incastonate in un disegno drammaturgico compiuto e interpretate “rumoristicamente” dagli attori. Lo spettacolo è in definitiva un’esecuzione a cappella di una riduzione strumentale del Don Giovanni da parte di una piccola corale. I sei giovani che la compongono non sono però musicisti, ma attori che hanno costruito la loro partitura “recitando” la musica di Mozart, imitando fino allo sfinimento una versione del Don Giovanni eseguita da Karajan nel 1986. Un omaggio a Mozart: uno sberleffo e al tempo stesso un atto d’amore per un’opera magnifica. [fino al 31]

31 sab @ T. Era di Pontedera > KARAMAZOV liberamente tratto da I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij, adattamento e regia César Brie. La scena è spoglia, abitata dagli attori dalle luci e pochi oggetti. Con uno sguardo sempre attento alle tematiche sociali e la sensibilità propria dell’artista César Brie si affianca a uno dei grandi capolavori della letteratura russa con una lente che ne mette in evidenza il lascito etico, morale e spirituale.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=H7lNsViaYoY&w=500&h=369]

Simone Pacini

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2 commenti su “IAT 26mar-1apr > Un anno senza Franco Quadri: una serata al Teatro Quirinetta. Vasco Rossi e Martha Clarke alla Scala di Milano. PaGAGnini al Verdi di Firenze.”

  1. Parabole fra i Sanpietrini #6

    presenta

    Teatro degli Erranti // Cernobyl’ Tour

    con Sara Allevi e Dominic De Cia
    collaborazione drammaturgica: Nicola Borghesi
    disegno luci e regia: Marco Adda
    tratto da “Preghiera per Černobyl’” di Svetlana Aleksievic

    GIOVEDI’ 29, VENERDI’ 30, SABATO 31 MARZO

    FORTE FANFULLA – Via Fanfulla da Lodi, 5 [pigneto]
    ingresso €6,00+Tessera ARCI (piattino di aperitivi gratuito!)
    inizio spettacoli: 21.30

    “26 aprile 1986.
    All’ una, ventitré minuti e cinquantotto secondi il reattore numero quattro della centrale nucleare di Černoby l’esplode. Nessuno sa minimamente ciò che sta accadendo. Nessuno può lontanamente immaginare ciò che Černobyl’ sarebbe diventato: il più grande incidente nucleare della storia.”

    GUARDA IL TRAILER:
    http://www.youtube.com/watch?v=2HRjWUroXN8

    INFO E PRENOTAZIONI:
    info@offrome.com
    339.8264898
    339.1349625

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