Teatro, non fa lo stupido stasera

disclaimer: questo articolo non è inedito, però lo riposto qui 1) perché grazie a lui che ora scrivo qui 2) perché sono ancora deluso dalla mia mancata nomina al Teatro di Roma, la delusione non mi fa scrivere pezzi nuovi, passo tutto il tempo a giocare a bowling con la mia amica Rosantonia e il suo canguro Renato.

canguro che gioca a bowling
The answer, my friend, is bowling’ in the wind

Quindi che si parta con la lettura del terzo appuntamento con

I CONSIGLI DEL NANO EGIDIO PER SALVARE IL TEATRO 
#c’hanno rotto er Palladium (il cancelletto sta bene dappertutto, dove lo metti sta)

Vi ricordate cos’è successo il 13 dicembre (il giorno di Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia) in Francia?
Il direttore della Comédie Italienne, per protesta ai tagli contro i tagli alla cultura, è andato a schiantarsi con la sua auto contro l’Eliseo (la residenza del Presidente della Repubblica non il teatro vicino al Burger King di Via Nazionale a Roma).

Non dobbiamo arrivare al punto che qualche teatrante italiano vada con la propria auto contro il Quirinale, perché la storia ci insegna, che i mezzi di trasporto contro gli immobili non hanno mai portato nulla di buono.

Vi ricordate l’11 Settembre? Tutti noi subimmo la tragedia dell’interruzione improvvisa della Melevisione e del suo Fantabosco.

Le proteste, per quanto legittime, se non hanno un fine propositive, volano via nel vento.

Per evitare chiusure si deve portare la gente a teatro, per portare la gente a teatro è necessario guardare alle realtà che funzionano, studiare le loro caratteristiche vincenti e farle proprie.

C’è un teatro che va avanti ormai da decenni ed è sempre pieno così:

il PUFF di Lando Fiorini.

L’ideale sarebbe fare la cena prima della messa in scena e concludere tutti gli spettacoli con “Roma non fa la stupida ‘sta sera”.
Sappiamo bene però che propinerete a tutti il cibo comprato al discount (qui trovate un ottimo vademecum)
e che nei vostri spettacoli ci suonate solo le canzoni di De Andrè, Gaber e Sigur Rós , spesso e volentieri assieme.

Quindi è meglio lasciare stare.

A questo punto, un trucchetto tanto semplice quanto efficace è

PUFFizzare i titoli dei vostri spettacoli.

Amleto diventerà “Esse o non esse, il problema è che non c’è più una lira”;
Aspettando Godot “Aspettamo Godò, sta bloccato sulla Colombo”;
Cyrano “A’ Fontanella, damme na mano a faje di de si.”
L’Opera da 3 Soldi “All’opera per 3 €uri, sti fiji de na TFRL”
Edipo – “Me pozzino cecamme. Vado fuori dai Colonio”
“Così è se ci pare”
“Povero Checov gli è volato il gabbiano.”
Reading di poesie “Meglio tardi che Majakovskij”
“Le voci di dentro, ho esagerato con la pajata”

e così via, in allegria.

Qui troverete principio e ispirazione.

Se avete un titolo da PUFFizzare ma il vostro essere radical chic o la laurea in DAMS non vi danno il coraggio di cambiare,

scrivete nei commenti

ai primi 10 lo PUFFIzzaremo in cambio di un omaggio +1 per il vostro spettacolo.

Qua sotto, alcuni esempi realizzati per i miei amici, compagni e colleghi:

1551613_727298423956798_360653724_nBcrCFpnCMAA8P-8Bck3CeECQAAmpCT

Al prossimo appuntamento.

Che l’Agibilità sia con voi.

Articoli correlati

Condividi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Fatti di teatro - il podcast (ultimo episodio)

Vuoi ricevere "fattidinews" la newsletter mensile di fattiditeatro?

Lascia il tuo indirizzo email:

marzo, 2024

X