Si terrà ad Arezzo, da mercoledì 2 a domenica 6 ottobre, la quarta edizione del Festival dello Spettatore, ideato dalla Rete Teatrale Aretina intorno all’esperienza di Spettatori Erranti, organizzato con il sostegno e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Toscana e del Comune di Arezzo, in collaborazione con Fondazione Guido D’Arezzo, Università di Siena e numerosi altri partner come Fondazione Toscana Spettacolo, RAT Residenze Artistiche della Toscana, Cooperativa Progetto 5, Liceo “Vittoria Colonna”, Libreria Feltrinelli, in cui si alternano occasioni di approfondimento e di formazione per pubblico e operatori, convegni e altre attività che pongono l’attenzione ai percorsi di coinvolgimento dei cittadini di tutte le età nella produzione culturale, oltre a spettacoli di drammaturgia contemporanea.
La quarta edizione del festival, evento unico nel suo genere che centra il suo focus sulla figura e sull’arte dello spettatore, è dedicata ai maestri, di scuola e di vita, a partire dal testo di Gustavo Zagrebelsky “Mai più senza maestri” (Il Mulino, 2019).
L’inaugurazione, mercoledì 2 ottobre, è dedicata a una delle più grandi coreografe e danzatrici del secolo scorso, Pina Bausch, a dieci anni dalla sua scomparsa. La giornata, che si svolgerà al Cinema Eden, si aprirà alle 10,00 con la proiezione del film Pina, di Wim Wenders, a cui seguirà, alle 18.30, l’incontro Pina: la danza oltre la danza, in cui il giornalista Gianfranco Capitta presenterà al pubblico la figura della coreografa tedesca che ha segnato la storia della danza e della cultura contemporanea. Assieme al critico la danzatrice Marigia Maggipinto parlerà della sua esperienza nella compagnia del Tanztheater dal 1989 al 1999. Concluderà la giornata la proiezione, alle 21.00, del film Sui Passi Di Pina Bausch diAnne Linsel e Rainer Hoffmann, documentario in cui si narra di come la danzatrice, a pochi mesi dalla morte, avesse deciso di riprendere il suo famoso spettacolo Kontakthof con un gruppo di adolescenti senza alcuna esperienza artistica.
La giornata di giovedì 3 si apre (ore 10.00, Teatro Pietro Aretino) con Guardare ci riguarda, un confronto fra gli studenti del Liceo “Vittoria Colonna” con artisti e operatori circa i processi di produzione artistica ospitati presso alcune delle Residenze Teatrali toscane. Doppio appuntamento (17.30 – 18.30 e 19.00 – 20.00 presso la sede della Libera Accademia) con il laboratorio, aperto a tutta la cittadinanza, per preparazione dell’ azione poetica urbana The-NELKEN-Line by Pina Bausch diretto da Valentina Romito, direttrice della Dance Gallery di Perugia. Alle 21.00, al Teatro Pietro Aretino, lo spettacolo, selezionato dagli Studenti del Liceo “Vittoria Colonna”, ALLE PORTE, della Compagnia Fondamenta Zero lavoro centrato sulle relazioni che intercorrono tra cinque personaggi, inseriti in un ambiente in cui spopola un nuovo prodotto della tecnologia d’avanguardia, l’iDoll, dispositivo che permette di creare una realtà virtuale in cui instaurare nuove relazioni che soddisfino i desideri inappagati dalle relazioni reali.
Si terrà venerdì 4 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 13.00, presso il Campus Universitario di Arezzo, la giornata di studi dal titolo Amore per i maestri. In un tempo in cui sembra possibile fare a meno dei maestri e la società vuole ridimensionare l’importanza delle figure pedagogiche, è evidente la necessità di mettere al centro il lavoro intellettuale come alimento della vita sociale e politica. Fra gli ospiti Chiara Guidi, regista e attrice della Socìetas, Giuliano Scabia, autore, regista, attore, Silvia Calamai, docente di Glottologia e Linguistica Generale presso l’Università di Siena e Andrea Bocconi, scrittore e psicoterapeuta. Il programma della giornata proseguirà alle14.30, presso il Teatro Pietro Aretino con la tavola rotonda Il teatro, un gioco adatto a tutti, moderata da Andrea Laurenzi, dell’Associazione Autismo Arezzo, una riflessione necessaria per riflettere su come il teatro può essere luogo di accoglienza e valorizzazione di persone con diverse forme di autismo e disabilità intellettiva. Interverranno Dario D’Ambrosi, autore regista, attore, fondatore del Teatro Patalogico (Roma), Ettore Caterino, neuropsichiatra infantile e direttore della Rete Autismo – Asl Toscana Sud Est, e Barbara Petrucci, pedagogista clinica, formatrice teatrale Compagnia Diesis Teatrango. A seguire, alle 17.00, inaugurazione del Festival “Meno alti dei pinguini” progetto promosso da Cooperativa Progetto 5, partner del Festival dello Spettatore. Alle 18.00 Chiara Guidi dirige e interpreta FIABE GIAPPONESI, tre fiabe dell’antica tradizione giapponese inserite in una rappresentazione che vede i bambini partecipare in prima persona sia in scena, sia come spettatori sollecitati a un dialogo “filosofico” che intercala i racconti. Al termine dello spettacolo, alle 20.00, partirà dal parcheggio Pietri il pullman dello spettatore verso Terranuova Bracciolini dove sarà presentato (ore 21.15 – Auditorium Le Fornaci) lo spettacolo di e con Marta Cuscunà LA SEMPLICITA’ INGANNATA. Seconda tappa del progetto sulle Resistenze femminili in Italia, lo spettacolo porta in scena la storia delle monache del monastero Santa Chiara di Udine che, nel Cinquecento, attuarono una forma di Resistenza unica nel suo genere, trasformando il convento in uno spazio di contestazione dei dogmi religiosi e della cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l’universo femminile dell’epoca.
Sabato 5 ottobre (ore 10.00, Liceo “Vittoria Colonna”) FARE IL PUBBLICO, osservatorio composto da Mimma Gallina, organizzatrice teatrale e docente della Scuola Paolo Grassi,Antonio Taormina, analista culturale e docente Università di Bolognae Andrea Maulini, esperto in marketing e comunicazione dello spettacolo in cui i tre esperti rifletteranno su come il sistema dell’organizzazione, promozione e comunicazione teatrale possono essere formativi e contribuire alla rilevanza del sistema teatrale per gli spettatori e per i diversi contesti sociali. Durante la mattinata sarà presentato il “Quaderno del Festival dello spettatore”, volume che raccoglie tutti gli interventi dei relatori intervenuti alle Giornate di Studio del festival nelle tre passate edizioni. Alle 14.00, presso il Teatro Pietro Aretino, torna l’attesissimo appuntamento nazionale degli spettatori d’Italia, in cui gruppi di spettatori aderenti a progetti di formazione del pubblico in varie città d’Italia si incontreranno per condividere motivazioni, desideri, visioni del pubblico a teatro. Partecipano i progetti di coinvolgimento attivo Avanguardie 20-30 (Bologna), Casa dello Spettatore (Roma), CasaTeatro, Murmuris e Unicoop (Firenze), Direzione Teatro, Ateatro ragazzi (Bastia Umbra, PG), I Pionieri della visione, Cie Twain (Tuscania, VT), I Visionari, Sosta Palmizi (Arezzo), La Konsulta, Teatro dei Venti / Festival Trasparenze (Modena), L’Italia dei Visionari – Be SpectACTive!, CapoTrave / Kilowatt (Sansepolcro, AR), Officine Papage, Teatro dei Coraggiosi (Pomarance, PI), Palchetti Laterali, Università del Salento (Lecce), Pubblico non Privato – Spettatori mobili, Teatro Magro (Mantova), SpettAttori, Libera Accademia (Arezzo), Spettatori Erranti, Rete Teatrale Aretina (Arezzo), Spettatore professionista (Foligno), Under 25, Dominio Pubblico (Roma). La giornata proseguirà alle 19.00, in Corso Italia, con l’azione poetica urbana The-NELKEN-Line, una coreografia di Pina Bausch in otto movimenti ispirata alle quattro stagioni, promossa in tutto il mondo dalla Fondazione Pina Bausch e messa in scena dagli spettatori che hanno partecipato ai laboratori gestiti da Valentina Romito. Concluderà il programma giornaliero (ore 21.30 – Teatro Petrarca) la compagnia Kepler – 452 con l’acclamatissimo IL GIARDINO DEI CILIEGI. Trent’anni di felicità in comodato d’uso. Annalisa e Giuliano hanno vissuto trent’anni in una casa colonica concessa in comodato d’uso dal Comune di Bologna, in quanto fondatori di un’associazione che si occupa di animali. Trent’anni di pura felicità, finché, nel 2015, ricevono un avviso di sfratto e il patrimonio di animali, relazioni, magia di questo contemporaneo Giardino dei ciliegi nell’arco di una mattinata di settembre cessa per sempre di esistere.
Il festival si conclude, domenica 6 ottobre, con due spettacoli. La mattina, alle ore 11.00, presso la Fortezza Mediceacon lo spettacolo itinerante MESSAGGI D’AMORE, performance dai laboratori di “Messaggi” rassegna dei laboratori teatrali scolastici delle scuole superiori della provincia di Arezzo organizzata dalla Rete Teatrale Aretina e arrivata alla sua XXII edizione e, alle ore 17.00, presso il Teatro Petrarca, Piccoli Idilli presenta KANU, spettacolo vincitore di “In – box dal vivo 2019”, spettacolo condiviso con “Meno alti dei pinguini”. Kant è uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo, tratto da un racconto africano. Il ricordo dei cantastorie d’africa, custodi delle tradizioni orali e depositari della memoria di intere civiltà, diventa uno spettacolo originale, brillante, con tratti di fine umorismo e paradossale comicità.Il Festival sarà chiuso dall’incontro con il regista Mario Martone che incontrerà il pubblico prima della proiezione del film “Il Sindaco del rione Sanità” presentato al Festival del Cinema di Venezia 2019.
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