Fuggiti dal deserto, in mezzo al filo spinato, scampati al mare e ai telegiornali.
Dopo l’ampio consenso di pubblico e critica riscosso dallo spettacolo Sabbia lo scorso anno, a coronamento di un laboratorio che ha coinvolto alcuni dei rifugiati del C.A.R.A. di Castelnuovo di Porto, il 28, 29 e 30 Giugno sarà in scena al Teatro Argentina: Respiro, seconda parte dell’ideale trilogia del Teatro del Deserto.
Dall’Africa al Teatro Argentina
In un anno un milione di rifugiati arrivati in Europa dal mare e 3900 morti nel mediterraneo. Campi profughi in tutto il medio oriente. I gommoni partono da Zuwara. L’ISIS bombarda i pozzi petroliferi di Ben Jawad. Un salvagente costa 50 dollari. Il Sahara è come se fosse un altro mare. Lo spettacolo RESPIRO è una via di fuga, un gioco pericoloso. Il denaro è la religione della nostra epoca che non conosce tregua né perdono. Aleppo. Il sangue nero che si chiama petrolio. Le colonne dei templi polverizzate dal tritolo e dalle videocamere. MC Donnel Douglas F15 Eagle. Un tragitto truccato ci conduce per terra e per mare verso un progresso infelice. Fameliche città. Cambiare la rotta e la musica. Respiro.
In occasione della giornata mondiale del rifugiato
Prima nazionale
RESPIRO
uno spettacolo di Riccardo Vannuccini
realizzato con i rifugiati provenienti dall’Africa del C.A.R.A. Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Castelnuovo di Porto
Testi da SHAKESPEARE, BACHMANN, ELIOT, ESCHILO, OMERO
Scene, costumi, luci YOKO HAKIKO
Colonna Sonora ROCCO CUCOVAZ
Direzione organizzativa ALBA BARTOLI
Direzione tecnica DANIELE CAPPELLI
Assistente alla regia MIRIAM SEMPLICE MARANO
Regista assistente MARIA SANDRELLI
Responsabile di produzione CATERINA GALLONI
Direttore di produzione FLAVIA MEUTI
Coordinamento attività GAIA DI GIOACCHINO
Social media partner FATTIDITEATRO
Foto di scena FRANCESCO GALLI
Progetto grafico FRANCESCO CERASI
Con i richiedenti asilo del C.A.R.A. GODFREY NWABULOR, LAMIN NJAI, YAYA GIALLO, JOSEPH EYUBE, SHADRACH OSAHON OKOSUN, MUBARAK RABIN BAWA, YUSNU BAWA, BAKARY CAMARA, BABA DRAMi, INTAHIM SOW, CAMARA YELI, MAMADOU SALEOU, KASSIM ISAH, EMMANUEL LUCKY, SAIBOU RAKIBOU, IBRAHIM MOHAMMED, OUDE DIABATE, ODINE GIDEON, BARHAM NBOWE
e con ALBA BARTOLI, MARIA SANDRELLI, EVA ALLENBACH, LARS ROHM, EVA GRIECO, REBECCA MOUAWAD, RICCARDO VANNUCCINI
ArteStudio progetto TEATRO IN FUGA in collaborazione con MIBACT bando MIGRARTI, COOPERATIVA AUXILIUM, TEATRO DI ROMA, CANE PEZZATO, MUSES, KING KONG TEATRO, RODEZ e FONDAZIONE DI LIEGRO, CENTRO ASTALLI, ISTITUTO BORGONCINI DUCA, PROGRAMMA INTEGRA
NOTE DI REGIA DI RICCARDO VANNUCCINI
I migranti sono la questione epocale del nostro tempo. Vi invitiamo a guardare quello che nessuna televisione potrà mai farvi vedere. Siete invitati a guardare l’invisibile. Proviamo a fare un racconto scenico con quelli che causa la guerra e la fame hanno attraversato il mare rischiando la vita. Uomini e donne fuggite dai telegiornali per incontrare altri uomini e altre donne sulla spiaggia del palcoscenico. Per un teatro attuale. Questa performance è un reportage, un abbecedario, una composizione poetica di scene fra teatro, danza e musica che fanno da finestra all’immaginazione per chiunque abbia voglia di domandarsi da che parte si dirige il mondo. Nessun folklore, nessuna pedagogia, al contrario del teatro che illustra e giudica, l’azione scenica qui si presenta come semplice evento. RESPIRO comincia dove era finito SABBIA per una trilogia del TEATRO DEL DESERTO.
“Inspirare, espirare. Accanto a me uno senza respiro. Il respiro affannato che ho attraversato il deserto due volte e per due volte mi sono perso. Il respiro trattenuto perché i soldati mi potevano trovare. Respiro piano mentre il camion gira fra le montagne. S’è fermato il respiro quando il mare ha coperto ogni cosa compreso il cielo. Un lungo respiro appena sono uscito dall’acqua. Ancora un respiro quando ho visto le sirene che cantavano tra le onde con mimose e lillà. Un respiro profondo prima d’incontrarti”.
Nota Biografica
Riccardo Vannuccini, Roma 1956, è regista teatrale e cinematografico, autore, attore e studioso delle problematiche dello spettacolo. Ha debuttato in teatro nel 1978 al Festival dell’Avanguardia di Roma, dove erano presenti, tra gli altri, Carmelo Bene e Leo De Berardinis. Ha collaborato con Luca Ronconi, Peter Stein, Vittorio Gelmetti, Renato Mambor. Presenta progetti e spettacoli a Roma al Teatro Argentina (Sabbia), al Palladium (Femmina), al Teatro Eliseo (Come Scimmie fra gli alberi), al Teatro India (Oresteia), al Festival dei due Mondi di Spoleto (Las Meninas) e a Teheran, Amman, Beirut, Berlino. Ha realizzato il lungometraggio Scimmia – autobiografia di R.C., è ideatore e curatore di mostre, installazioni e progetti site-specific (Palazzo Venezia, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Museo MACRO). Sugli spettacoli di Riccardo Vannuccini hanno scritto tra gli altri: Jean Paul Manganaro, Maurizio Grande, Carlo Sini, Giovanni Bollea, Pietro Montani, Florinda Cambria, Katia Ippaso. Riccardo Vannuccini è direttore artistico di ARTESTUDIO e con il progetto TEATRO in FUGA realizza spettacoli e laboratori di arti sceniche anche in zone di guerra.
Info e prenotazioni
28, 29, 30 giugno 2016 – ore 21.00
Teatro Argentina
Largo Argentina, 52 – Roma
durata 80′ senza intervallo
Ingresso: Biglietto unico 8 euro Ridotto 5 euro si consiglia vivamente la prenotazione
06.684000311/14 (biglietteria Teatro Argentina)
Artestudio 328 7575388 prenotazioni.respiro@gmail.com
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