17 e 18 ottobre 2014 – ore 20.30 | 19 ottobre 2014 – ore 17.00
VOLTERRATEATRO/CARTE BLANCHE – TIEFFE TEATRO
con il sostegno di:
MiBACT-Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Regione Toscana – Comune di Volterra – Provincia di Pisa
Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra
Ministero della Giustizia Casa di Reclusione di Volterra
PRIMA NAZIONALE
Compagnia della Fortezza
SANTO GENET
drammaturgia e regia Armando Punzo
scene Alessandro Marzetti, Silvia Bertoni, Armando Punzo
costumi Emanuela Dall’Aglio
musiche originali eseguite dal vivo e sound design Andrea Salvadori
aiuto regia Laura Cleri
movimenti Pascale Piscina
video Lavinia Baroni
direzione tecnica Carlo Gattai, Fabio Giommarelli
light designer Andrea Berselli
suono Alessio Lombardi
assistente alla regia Alice Toccacieli
assistente alle scenografie Yuri Punzo
collaborazione drammaturgica Giacomo Trinci, Lidia Riviello
collaborazione artistica Daniela Mangiacavallo, Pier Nello Manoni, Luisa Raimondi, Marco Mario Gino Eugenio Marzi, Marta Panciera, Elena Turchi, Adriana Follieri, Debora Mattiello, Carolina Truzzi, Alessandro Fantechi, Manuela Capece, Davide Doro
con Armando Punzo
e i detenuti-attori della Compagnia della Fortezza Aniello Arena, Giuseppe Calarese, Pierangelo Cavalleri, Nicola Esposito, Alban Filipi, Gianluca Matera, Edmond Parubi, Danilo Schina, Massimo Terracciano, Qin Hai Weng, Jian Dong Ye
e con Placido Calogero, Francesco Felici, Antonino Mammino, Massimiliano Mazzoni, Arioud Tatou, Giuseppe Venuto
e Gillo Conti Bernini, Eva Cherici, Francesco Nappi, Francesca Tisano
e la partecipazione dei giovanissimi Amelia Brunetti, Gregorio Mariottini, Andrea Taddeus Punzo de Felice, Tommaso Vaja
con la partecipazione straordinaria di Isabella Brogi e del contraltista Maurizio Rippa
organizzazione generale Cinzia de Felice
coordinamento Domenico Netti
amministrazione Isabella Brogi
segreteria Giulia Bigazzi
attività formative Marzia Lulleri
curatrice Rossella Menna
social media partner Simone Pacini/fattiditeatro.it
assistenti stagisti Gemma Salvadori, Emanuele Vignozzi
Santo Genet Commediante e Martire
Come santi meravigliosi,
nell’atto dell’estasi, dell’oblio.
Perché quel corpo deve essere mitizzato,
non è il corpo del reato del reale,
ma è il corpo di chi si allontana dal reale,
dalla storia e dalla sua storia.
Tutte qualità e potenzialità nello stesso soggetto.
Genet non uccide, si uccide, si sacrifica.
Sacrifica il suo essere.
I suoi eroi vengono svuotati della loro realtà.
Ogni omicidio diventa un suicidio,
un morire a se stessi su un piano estetico.
Il teatro è la macchina del delitto.
La realtà diventa immagine reale
che si fa riflesso
che tradisce la realtà con tutta la sua arroganza.
Genet non è diversità
in una società convenzionale.
E’ mastro indicatore
di un modo di cercare altre possibilità.
E’ l’alchimista, colui che trasforma
la materia vile in oro.
Genet applica la crudeltà artaudiana
verso se stesso, verso la sua biografia,
trasformata, amputata di realismo,
in un monumento alla diversità,
all’esaltazione dell’inesaltabile.
Sulle scene siamo ancora al diritto di esistenza
delle diversità, alla ricerca di accoglienza,
tra le braccia sempre dello Stato attuale.
Il diritto di cittadinanza, la battaglia per i diritti,
il bisogno di entrare in seno all’esistente
che non è altro che proiezione
di un desiderio di essere Stato.
Il diritto è senza battaglia,
è l’essere fuori dallo Stato,
l’essere senza il desiderio di esserci.
(Armando Punzo)
Info e prenotazioni:
Biglietto Teatro Menotti > tel. 02.36592544 | biglietteria@tieffeteatro.it
Acquisto biglietti:
Biglietteria Teatro Menotti > via Ciro Menotti, 11
da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
lunedì ore 15.00-18.00 | da martedì a venerdì ore 15.00-19.00 | sabato ore 16.00-19.00
Biglietteria online > www.tieffeteatro.it
> Le immagini di Santo Genet nel carcere di Volterra per VolterraTeatro 2014
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