SHORT THEATRE 10 Nostalgia di futuro #shortheatre

SHORT THEATRE 10 Nostalgia di futuro #shortheatre

Quando

03/09/15 - 13/09/15    
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Dove

La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani 1, Roma, RM

Tipologia evento

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Per il quarto anno consecutivo siamo social media partner di SHORT THEATRE (Roma, 3-13 settembre). Seguite e interagite con @fattiditeatro e #shortheatre su Twitter e Instagram! “Il festival multidisciplinare Short Theatre ogni anno costruisce e ricompone una vera e propria “comunità teatrale” (di spettatori, operatori e artisti), accogliendola negli spazi de la Pelanda – centro di produzione culturale all’interno del MACRO – sede centrale del festival e, domenica 13 settembre, anche al Teatro India e alla Biblioteca Vallicelliana, per due eventi specifici. Quest’anno Short Theatre tocca il traguardo dei dieci anni scegliendo il sottotitolo – “NOSTALGIA DI FUTURO”- che richiama l’anniversario e un primo cammino compiuto”.

Le She She Pop dalla Germania il 4 e 5 settembre a SHORT THEATRE
Le She She Pop dalla Germania il 4 e 5 settembre a SHORT THEATRE

Questo è quello che mi piacerebbe vedere:

Il teatro: il 4 e 5 settembre il collettivo femminile She She Pop, dalla Germania, mette in scena, – in una formazione che comprende anche le loro madri, – un adattamento de La Sagra della Primavera – “The Rite of Spring” – di Igor Stravinsky:una performance sul tema del sacrificio femminile all’interno della famiglia e nella società. Un vero e proprio rito, il cui cerimoniale è l’incontro tra le She She Pop, le loro madri in video e il pubblico. Tra il 4 e l’8 settembre Short Theatre – in quanto socio e commissario zonale per la Regione Lazio del Premio Scenario – presenta i lavori dei quattro finalisti: Angela Dematté con lo spettacolo vincitore, Mad In Europe; Mario De Masi, menzione speciale, con Pisci ‘e paranza; DispensaBarzotti con Homologia, altra menzione speciale e Caroline Baglioni, premio per Ustica per il teatro civile, con Gianni. La giovane performer e artista visiva Isabella Mongelli – il 5 settembre – presenta my personal tarànto, uno spettacolo\performance con azioni semplici che rimandano a tematiche complesse: il tema è Taranto, anche se non si nomina mai la città, né l’Ilva, in cui però volano le cozze. Sempre il 5 settembre, O della nostalgia, è il frutto dell’incontro tra Matteo Angius (attore di Accademia degli Artefatti) e Riccardo Festa: un programma radiofonico con la forma di uno spettacolo teatrale, fatto di appunti, rubriche, di tentativi da condividere con il pubblico. Kronoteatro, compagnia ligure che si presenta come il frutto di una vera e propria alleanza tra generazioni, “in un patto di reciproco scambio”, presenta Cannibali, il 6 settembre. Il 10 settembre, creazione teatrale da un romanzo di Elfriede Jelinek con il Teatrino Giullare che ha riletto Le amanti, per la prima volta adattato per il palcoscenico. Lo spettacolo trasforma la narrazione in un componimento comico e feroce nello stesso tempo, con soluzioni sceniche sorprendenti. Sempre il 10 settembre, Amami, baciami, amami, sposami di Teatro Campestre è uno spettacolo sull’importanza di essere individui in una collettività, sul senso che ancora può avere “stringere un patto tra esseri umani”. Uno spettacolo fantascientifico sul matrimonio: “in un mondo in cui stare soli è più pratico, c’è ancora chi cerca un corresponsabile della propria vita”. L’11 settembre, con replica il 12 settembre la videocamera di Agrupación Señor Serrano, dalla Spagna, diventa la protagonista della più grande caccia all’uomo della storia – quella a Osama Bin Laden nello spettacolo A House in Asia, in scena a Short Theatre proprio in una data-simbolo. La giovane attrice Marta Cuscunà presenta il lavoro Sorry, boys. Dialoghi sulla mascolinità per attrice e teste mozze, frutto di una riflessione a partire da un fatto di cronaca del 2008, in cui 18 ragazze di una scuola superiore americana, tutte under 16, rimangono incinte contemporaneamente. E sembra che non sia il frutto di una strana coincidenza ma di un patto segreto di maternità per allevare insieme i bambini in una specie di comune femminile. Dove può mettere radici l’idea di un patto così sconvolgente? Qual è il contesto sociale, la cellula-ospite, in cui questo progetto virale di maternità ha potuto attecchire, prendere il potere e riprodursi? E mentre le ragazze si uniscono e progettano una comunità nuova, i ragazzi dove sono, cosa pensano? E gli adulti?

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La danza: debutto, in prima assoluta, del nuovo lavoro di Roberto Castello – il 5 e 6 settembre – In girum imus nocte et consumimur igni(andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco) una creazione che, come nello stile di Roberto Castello, sceglie di percorrere il confine tra danza e teatro. Interpreti sono attori e danzatori: Mariano Nieddu, Giselda Ranieri, Ilenia Romano, Irene Russolillo che, in uno scabro bianco e nero sulle note di una musica ipnotica, inanellano le micro narrazioni di un “peripatetico notturno” – fra cinema, danza e teatro – illuminato dalla fredda luce di un video proiettore che scandisce spazi, tempi e geometrie. E ancora danza internazionale con tre opere prime di tre giovani coreografi, presentati a Short Theatre nell’ambito del progetto IYMA, in PRIMA NAZIONALE: Youness Khoukhou (dal Marocco), interprete di Anne Teresa De Keersmaeker, presenta la sua prima coreografia Becoming (6 settembre), in cui i tre danzatori misurano lo spazio scenico, seguendo delle traiettorie che modificano, accelerano o ripetono il ritmo dei loro passi; Radouan Mriziga, danzatore e coreografo marocchino, che vive e lavora in Belgio, presenta ~ 55 (8 settembre). Il lavoro che ha debuttato a maggio al Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles è un racconto di 55 minuti, uno spettacolo “architettonico”, in cui Mriziga, affascinato dal gesto “artigianale” in cui il movimento “serve per la produzione”, usa il suo corpo come “strumento per produrre movimento”; la danzatrice e coreografa canadese Liz Kinoshita in Volcano (12 settembre) usa i codici “musicali” degli anni ’30, ’40 e ’50, per riflettere il nostro stile di vita globalizzato “giovanile e artistico”. Balletto Civile, il “gruppo nomade” guidato da Michela Lucenti che mescola, dal 2003, i linguaggi della scena racconta con Peso Piuma una sorta di “invocazione, puerile, anacronistica, ridicola, roboante, indicibile” (il 9 settembre). Ritorna a Short theatre anche Virgilio Sieni che propone, il 10 settembre, il “solo” Kore (interprete, Ramona Caia su musiche di Angelo Badalamenti, Arvo Pärt, Francesco Giomi), ispirato al testo del filosofo Giorgio Agamben La ragazza indicibile. Mito e Mistero di Kore dedicato al mito di Persefone. Un manifesto sulla femminilità, ma anche l’impulso a superare tutto ciò che è umano lasciandoci intravedere il viaggio ininterrotto dell’uomo. Tra la figlia e la madre, tra l’umano e l’animale, appare una terza figura che mette in questione tutto quello che crediamo di sapere della femminilità, e più in generale dell’uomo e della donna.Cristina Rizzo coreografa e danzatrice anche lei di ritorno a Short Theatre, propone con Bolero Effect (11 settembre) il racconto di un percorso che ha la forma di un oggetto coreografico plasmato intorno alla partitura orchestrale più popolare al mondo, il Bolero di Ravel, ma spostato in un ambiente sonoro da dance hall post-globale.

Debutto del nuovo lavoro di Roberto Castello il 5 e 6 settembre a SHORT THEATRE - foto: Alessandro Colazzo
Debutto del nuovo lavoro di Roberto Castello il 5 e 6 settembre a SHORT THEATRE – foto: Alessandro Colazzo

L’installazione centrale e quotidiana – Les thermes, dalla Francia, a cura de l’Amicale production (Belinda Annaloro, Antoine Defoort, Juline Fournet, Halory Goerger, Sébastien Vial) – diventa anche un luogo importante, e di passaggio. Les thermes è un bagno di moralità, una SPA dedicata alla filosofia stoica. Una grande piscina contenente 25.000 palline di plastica morbida, sulle quali sono stampate frammenti di opere dello Stoicismo. In questo “hammam del pensiero”, il pubblico può immergersi e impregnarsi lentamente di questi aforismi. Lo spazio diventerà il luogo delle conferenze, delle letture, dei dibattiti per tutta la programmazione del festival.

Il programma completo sul sito del festival.

Simone Pacini

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