#comunicateatro #13 NAPOLI
21 e 22 giugno 2014
B-giù
nell’ambito del ciclo di workshop #AltaAttenzione
organizzati da ManoValanza
> spettacolo analizzato
studio teatrale sullo Stavrogin de “I demoni” di Dostoevskij.
progetto di MANOVALANZA
con Fiorenzo Madonna
regia di Adriana Follieri
disegno luci di Davide Scognamiglio
elementi di scena di Selvaggia Filippini
> guest
Andrea Esposito di fanpage.it
> Storify
#comunicateatro #obiettivoempatia i #socialmedia #keytool per intercettare il #nuovopubblico @fanpage @fattiditeatro pic.twitter.com/dHzZhRtWRP
— Francesca Pecoraro (@francipec) 22 Giugno 2014
Ciao Pacini, ci mancherai domani mattina alle 9.30 #comunicateatro — Milena Cozzolino (@Azonzocoimille) 22 Giugno 2014
#comunicateatro: #instagram, il #teatro e l’#esperienza #prima #durante e #dopo. #raccontoperimmagini #obiettivoempatia @fattiditeatro
— Francesca Pecoraro (@francipec) 22 Giugno 2014
Mi avete convito: faccio #ilmioprimoTweet #altaattenzione #comunicateatro grazie @manovalanza e @fattiditeatro — Giovanna D’Agostino (@Giodag) 23 Giugno 2014
Rivoluzione in manovalanza foto!! Ho messo la foto grazie a #comunicateatro
— davide scognamiglio (@manovalanzafoto) 23 Giugno 2014
Non posso esimermi dal condividere questo capolavoro scritto dal nostro Massimo Renzetti.
Variazioni su “Un’altra poesia dei doni” di Borges. Omaggio a #Comunicateatro
Ringraziare voglio il diabolico labirinto dei Social Network e gli effetti che hanno sul teatro
per la “diversità” delle creature che compongono questo universo singolare,
per la mano che non cesserà di fare più di un disegno durante il workshop
per la salsiccia, la pizza, il baba’ e il caffè forse i motivi principali che spingono i toscani a venire a Napoli
Per certe vigilie e giorni del giugno del 2014
per i duri sediolini che tutti s’aizzano dopo 10 ore di workshop tranne Adriana, per l’arte dell’amicizia, per l’ultima giornata di Massimo
per le parole (tante) che in un crepuscolo furono dette da una postazione all’altra
per Pacini, che conversava con gli angeli per le strade di Napoli , per i fiumi segreti e immemorabili che scesero dai nostri occhi stupiti e inebetiti,
per il geometrico e bizzarro gioco degli scacchi e per il selfie di Fiore
per il linguaggio dei social, che può simulare la sapienza e che annulla o modifica i passati.
per Jobs e Mark Zuckemberg che scrissero già questa poesia, per il fatto che questa poesia ci esaurisce e ci confonde e ci sottrae alla normalita’ delle creature.