#ROMA
21 mar @ T. Palladium > «È cominciata così. Io non avevo detto niente. Niente». Ecco l’inizio di Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline: un silenzio che s’infrange in un libro fluviale, cupo, iperbolico. E il silenzio della pagina scritta provano a romperlo Elio Germano e Teho Teardo con una lettura scenica in forma di concerto dedicata a uno dei romanzi più discussi e celebrati dell’intero Novecento. L’intento è di far vivere il testo attraverso la parola, ma soprattutto di ritrovare il suono che è alla radice del “Viaggio”: quella bizzarra lingua di Céline, che reinventa sulla pagina scritta il parlato con un incrocio sporco di espressioni gergali e raffinate, fatto di continue ellissi e salti temporali, e di un ritmo voluttuoso e zoppicante. [fino al 26]
>>> PROMOZIONE SPECIALE ROMAEUROPA/FATTIDITEATRO > i lettori del blog potranno assistere alle repliche del 22 e 23 febbraio (ore 20.30) con una fantastica promozione: biglietto a euro 13,00 (anzichè euro 20,00). Basta scrivere a promozione@romaeuropa.net o chiamare lo 06. 45553050 specificando di essere un “fattoditeatro”!
21 mar @ T. Due > Ho morto Petrolini! ovvero Che ci faccio io tra tante donnine?! di Gabriele Linari (da Petrolini), con Gabriele Linari, Alessandro Porcu, Jontom. Ettore Petrolini, infine, “morse”, “si defunse”. Era il 1936 e il mondo stava per cambiare. Nel 2012, quando tutti temevano di morirsi, Petrolini risorse per raccontare vita, opere e macchiette; raccontare Gastone, Giggi Er Bullo, Salamini; il successo a Roma e nel mondo; il Futurismo, la critica entusiasta e la malattia. Si risorse, Petrolini, per poche settimane. Io l’ho visto e l’ho “vestito” per riderne e piangerne con voi. Io sono diventato “quel” Petrolini per ucciderlo e farne nascere un altro. E allora ridere, ridere, ridere: ho morto Petrolini, non ci darà più fastidio con le sue cretinerie. Per un po’… [fino all’11mar]
22 mer @ T. Lo Spazio > Doppio legame di Maria Piera Regoli e Salvatore Zinna, regia di Federico Magnano San Lio. Scene di lotta di classe nel regno di cosa nostra: una testimonianza sorprendente costruita sui verbali del maxiprocesso alla mafia istruito nel 1986 da Giovanni Falcone. La storia tragicomica di Enzuccio, pentito privo di credibilità e uomo che non conta nulla; piccolo, diseredato, brutto, cattivo, che rappresenta la sua paradossale ricerca di giustizia e dignità in un mondo dove “essere qualcuno equivale a essere – alias vivere -, mentre essere nessuno equivale a non essere – alias scomparire”. [fino al 24]
24 ven @ Auditorium > Ultima settimana per Equilibrio: in scena l’enfant terrible della danza europea Dave St-Pierre con Un Peu De Tendresse Bordel De Merde! (spettacolo consigliato a un pubblico adulto) e il maestro butoh Ko Murobushi con Inter-mezzo in prima assoluta con una creazione originale per la Fondazione Musica per Roma. [fino al 26]
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=CApElRFSiUA]
25 sab @ Centrale Preneste > EVENTO DUNCAN3.0 + AKR: SHOWROOM nell’ambito della rassegna Voci dal territorio. Benedetta Capanna in The Mathematics of resonant bodies + AKR in A BIT MORE THAN HUMAN, A BIT LESS THAN MACHINE (site specific).
#MILANO
21 mar @ Tieffe Teatro > Torna E PENSARE CHE C’ERA IL PENSIERO di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, con Maddalena Crippa. Insieme a Emanuela Giordano, che cura la regia dello spettacolo, Maddalena Crippa ha selezionato, aggiornandolo, un rigoroso percorso teatrale con riferimento al periodo 1994-1996, con la collaborazione di Sandro Luporini, mettendo in scena un Gaber riletto, ripensato, metabolizzato e proposto al femminile, grazie a un’interpretazione assolutamente inedita. Attraverso l’eredità gaberiana, la Crippa canta e racconta la propria idea del vivere, i suoi perchè, le sue paure, con fascino, ironia e potenza tutta femminile, in cui filtra l’apporto di un’attrice che ha al suo attivo un cospicuo repertorio canoro – per di più bilingue, italiano e tedesco – che va dallo Schönberg Kabarett di Peter Stein al Pierrot lunaire di Le Moli, passando per le Canzoni italiane e Canzonette vagabonde degli anni ’20, ’30 e ’40, fino al successo di Sboom! e A sud dell’alma. [fino al 4mar]
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=S-9gHUCbNWs]
22 mer > VII edizione per il Milano Clown Festival, quest’anno tra gli altri artisti del calibro di Jango Edwards e Leo Bassi. A varare il festival Il teatro di Dario Fo. [fino al 26]
24 ven @ T. Elfo Puccini > SOIRÉE SOTÌS testi di Lina Sotis regia, coreografia e video Valeria Magli. Con Valeria Magli. Prendete la signora del bon ton e la performer della danza, aggiungete un tocco del miglior design italiano ed ecco Soirée Sotìs, uno spettacolo assolutamente speciale. Valeria Magli – artista raffinata e poliedrica che lavora sulla zona di confine tra le varie discipline, danza, poesia, musica, video – ha tratto dai testi di Lina Sotis una performace irresistibile, nello stile tipico dell’icona della Milano intellettuale degli anni ottanta. [fino al 26]
24 ven @ CRT > La madre di Mimmo Borrelli: una Medea contemporanea ambientata in un antro/utero materno all’interno del quale si dipana un racconto mitico e rituale dalle tinte forti ed emozionanti. “Una cava – spiega Borrelli – un incavo che trasuda e inghiotte i personaggi in una melmosa fanghiglia amniotica fatta di escrescenze, di vegetazione marcia, di letame ammuffito, di un’umanità in decomposizione, messa a fermentare come su di una parete di mosto deforme. Lì è sprofondata la famiglia: nella deformazione astratta di una vagina esposta ad asciugarsi, dalle nefandezze dell’umidiccia memoria che torna e viene sepolta nel sottosuolo del ricordo amaro che infetta in ogni dove, come l’immondizia sepolta nelle campagne inquinate della zona flegrea.” [fino al 29]
#TOSCANA
21 mar @ 6.0 > Isole Comprese Teatro presenta Orazione intima con Gillo Conti Bernini. Leggi il tweet. [fino al 23]
21 mar @ T. della Pergola di Firenze > Isabella Ragonese con La commedia di Orlando liberamente tratto da Orlando di Virginia Woolf, regia e drammaturgia Emanuela Giordano. “Virginia Woolf è figlia diretta di Shakespeare, unica nel miscelare invenzione, gioco, umorismo e profondità, e con Orlando compie un viaggio fantastico in cui il protagonista, come Ulisse, non si pone limiti al desiderio di sperimentare, di agire e di conoscere. Tutto è permesso, e Orlando tutto si concede, alla ricerca forse dell’impossibile, di una vita piena e appagata. (EG). [fino al 26]
23 gio @ T. Studio di Scandicci > Secondo atto di OA cinque atti teatrali sull’opera d’arte, ideazione e regia Giancarlo Cauteruccio. I cinque atti di OA si svolgono in una successione temporale dilatata, a intervalli di un mese l’uno dall’altro, per esplorare le lingue del teatro e alcune forme fondamentali dell’ azione scenica: parola, danza, musica, luce e canto. Per compiere questo viaggio viene sperimentata una inedita forma di messa in scena, non più fondata su una drammaturgia letteraria ma scaturita dalla “drammaturgia” dell’opera d’arte che determina l’azione teatrale. Cinque autori contemporanei occupano con la loro opera lo spazio della scena dando respiro a quella sensibilità per il teatro che risiede in ogni artista. OA, acronimo che contiene l’Opera e l’Azione, elementi portanti di questa indagine, cerca luoghi di contatto e di conflitto con cinque opere d’arte per raccontare la storia del corpo in tutte le sue possibilità, mentre attraversa il tempo e lo spazio fisico, il luogo della parola, l’intervallo della musica la circolarità del canto e il mistero della luce. L’opera di Enrico Castellani “Il muro del tempo”, collocata al centro dello spazio scenico, caratterizza il secondo atto e guida l’azione del corpo. [fino al 25]
23 gio @ T. Florida di Firenze > Compagnia Simona Bucci presenta Giuditta e Oloferne. L’episodio di Giuditta e Oloferne nell’arte è stato uno dei più rappresentati dell’Antico Testamento. L’immaginario dei maggiori artisti di ogni secolo proprio non poteva non essere colpito dalla drammaticità della storia della donna virtuosa che si macchia di tirannicidio per salvare il suo popolo. Questo racconto di violenza e di vulnerabilità, di arroganza e di delicatezza, di strategia e di intenti e di eroismo diventa occasione di riflessione sulle possibilità di risposta agli eventi che ci accadono. [fino al 24, il 26 Studi D’acqua – Kermesse di danza contemporanea, direzione artistica Simona Bucci]
24 ven @ T. Dante di Campi Bisenzio > TI RICORDI I GIANCATTIVI? di Alessandro Benvenuti: nel quarantesimo anniversario della nascita, tornano sulle scene i Giancattivi: lo storico trio comico con una nuova formazione e uno spettacolo che ripropone alcuni tra i loro più famosi scketch. Tre giovani attori, Francesco Gabrielli, Alessio Grandi, Maura Graziani reclutati per riportare in scena il repertorio del famoso trio cabarettistico, la cui composizione variò più volte nel corso degli anni. Fondati da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci, (il loro primo spettacolo, Il Teatrino dei Giancattivi, è del 1972), cambiarono spesso il terzo componente del gruppo, anche se il più famoso resta senz’altro Francesco Nuti.
24 ven @ Castello Pasquini > Compagnia Ambra Senatore in PASSO di Ambra Senatore. Un piccolo capolavoro di umorismo scandito da continue sorprese, una divertente passeggiata sul confine tra realtà e finzione a firma della giovane coreografa italiana più applaudita in Europa.
24 ven @ T. Quaranthana di San Miniato (PI) > Fulvio Cauteruccio in Terroni d’Italia. Lo spettacolo ha come tema portante l’emigrazione dal sud rappresentata come una delle più amare conseguenze dell’unificazione nazionale e delle scelte di politica estera del Conte di Cavour, le cui mosse diplomatiche Dostoevskij, nel diario del suo viaggio in Italia del 1870, criticò aspramente, rintracciando in esse la causa della “creazione di un regno di secondo ordine”. Terroni d’Italia è un lavoro che, pur non mettendo in discussione il valore inestimabile dell’unità nazionale, diventa un inno e un omaggio a quelle popolazioni che hanno grandemente contribuito alla creazione dello Stato ma che a tutt’oggi sono considerate sovente di serie B. Basato su La storia di Pippu, attore d’arte drammatica, scritto a quattro mani da Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza, Terroni d’Italia descrive le peripezie di Pippo, dal dopoguerra ai difficili anni ’70, attraverso il racconto di storie vere e del sogno di un uomo costretto ad emigrare a nord dalla natia Sicilia, con il desiderio di fare l’attore, senza tuttavia riuscirci. [il 25 @ T. Comunale di Lari (PI)]
24 ven @ T. Fabbricone di Prato > RUMORE DI ACQUE di Marco Martinelli, musiche originali eseguite dal vivo dai fratelli Mancuso. In scena Alessandro Renda. Leggi il tweet. [fino al 26]
24 ven > Molti altri appuntamenti in provincia per la rassegna DOTLINE DANZA. [fino al 26]
25 sab @ T. Comunale di Lamporecchio (PT) > MORIRE DA RIDERE o sui fantasmi del palcoscenico OMAGGIO A ETTORE PETROLINI con Nicola Rignanese. Affascina, ancora oggi, il grande rigore e la consapevolezza artistica di Petrolini, figura inquieta e radicale del teatro italiano, un eretico della scena. Un esempio di attore moderno capace di sbeffeggiare – con ironia e leggera amarezza – gli atteggiamenti dominanti la sua epoca (dal pietismo melodrammatico alla retorica del grande attore ottocentesco). Lo spettacolo vuole far ridere ma anche richiamare ad una maggiore consapevolezza del nostro essere attori e spettatori della scena di oggi.
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