Nuovi viaggi in cuffia che attraverseranno i quartieri Coppedè e Esquilino, l’Aeroporto dell’Urbe, il Circo Massimo e Ostia Antica con le parole di Bertolt Brecht, dell’Eneide di Virgilio (con Paolo Musio) e del Milione di Marco Polo
Si riparte il 5 dicembre con Mahagonny Suite al Coppedè per i 100 anni dalla sua fondazione (ritrovo ore 21 via Dora, 2). L’opera ricombina Ascesa e rovina della città di Mahagonny per un’azione teatrale in forma di concerto. Nella fondazione della città di Mahagonny si instaura una ‘città-rete’ che si rivela quanto mai attuale come icona della società dei consumi e del mondo dominato dal denaro e dallo sfruttamento. La ribellione impossibile diventa emblema di una cinica dimensione capitalistica ed occidentale che permea ogni aspetto della società dei consumi. Sia nell’America immaginata da Brecht sia nel contesto metropolitano e non solo del nostro tempo attuale. In questo viaggio in cuffia si sovrappone l’onirica fondazione della città immaginata da Brecht alla Città nella città che è il Quartiere Coppedè nato dall’idea di una zona abitativa a Roma, tra i confini dei Parioli e tra i nuovi, per l’epoca, quartieri Salario e Trieste. Il progetto, affidato a Gino Coppedè, portò alla realizzazione di questo straordinario quartiere-scenario che festeggia proprio quest’anno i suoi cento anni. Di Pina Catanzariti, con Roberto Andolfi, Dario Carbone, Annarita Colucci, Raffaele Gangale, Antonella Gargano; musiche Felice Zaccheo; regia Marcello Cava.
Il giorno successivo 6 dicembre lo spettacolo replica all’Aeroporto dell’Urbe Scuola di Ingegneria Aerospaziale (appuntamento ore 16 via Salaria 851). Il viaggio in cuffia si ambienta negli spazi interni ed esterni dell’Aeroporto dell’Urbe nell’ambito di un’apertura straordinaria che ne svela i suoi spazi interni ed esterni in collaborazione con la Scuola di Ingegneria Aerospaziale di Roma.
Sabato 7 dicembre è la volta di Verso Oriente con Marco Polo (ore 12 ritrovo Via Eudossiana, 18). Un movimento teatrale insieme a Marco Polo, nel settecentesimo anniversario della sua scomparsa: il racconto di uno dei viaggi più noti al mondo ovvero quello de Il Milione. Si ascolteranno estratti scelti da Pina Catanzariti, con Pietro Faiella, Raffaele Gangale, Antonella Gargano e Liliana Massari, musiche di Felice Zaccheo. In collaborazione con Festival della Letteratura di viaggio. L’evento si svolge nel Rione multietnico dell’Esquilino che proprio quest’anno compie 150 anni e sarà anche un primo studio sperimentale per un evento da realizzare in Cina nell’ambito di un progetto sulla scoperta dell’“Universo Cina” da parte dell’Occidente.
Sempre sabato 7 ci spostiamo al Circo Massimo per alcune letture dall’Eneide con Paolo Musio e le musiche di Francesca Fabrizi (ritrovo ore 16 via dell’Ara Massima di Ercole). Il poema Eneide di Virgilio si apre con la parola “Armi”. Al centro del secondo verso troviamo poi la parola “profugus”, riferita ad Enea. Così sono rivelate in modo chiaro e netto le linee principali su cui si muoverà il poema: raccontare l’insensatezza della guerra e dare voce e corpo alle storie di coloro che si trovano a fuggire dalla loro casa e ad affrontare l’ignoto. Il destino individuale, il compimento di un disegno che altre forze sembrano tracciare per noi, gli incontri, gli eventi di cui è costellato il viaggio, l’amicizia, l’amore, i lutti, le ingiustizie subite, lo stupore di fronte alle forze della natura ed alle mille forme che assume la convivenza tra esseri umani: tutto questo viene raccontato a partire da quelle due istanze così ben dichiarate all’inizio del poema, mostrare l’orrore della violenza e la condizione esistenziale del viaggio continuo. Un viaggio con ascolto in cuffia nel ventre buio di uno dei luoghi più simbolici di Roma Antica.
L’ultimo appuntamento della settimana sarà domenica 8 dicembre con Brecht a Roma a Ostia Antica (ritrovo ore 16 viale dei Romagnoli). Brecht ha sempre avuto un rapporto molto particolare con il mondo della tradizione latina. Il suo interesse deriva, almeno in parte, da una polemica contrapposizione allo stretto rapporto che la cultura tedesca aveva sempre avuto, sul terreno specifico della drammaturgia partendo da Aristotele, con la grecità. Ma, al di là di questo, a Brecht interessa avvicinarsi alla storia di Roma per operare uno smontaggio delle prospettive tramandate, costruite sui conquistatori e i trionfatori. Le figure a cui si rivolge vengono dunque rilette in un’altra prospettiva che, ad esempio, fa di Cesare un intrigante e un affarista, o del generale Lucullo un uomo condannato da un tribunale. E, ancora, l’attenzione di Brecht è rivolta alle narrazioni leggendarie sull’origine di Roma, dove i suoi Lehrstücke (dimostrazioni in forma teatrale) insegnano a riflettere e a privilegiare come strategia il ragionamento a un presunto vantaggio materiale. Roma diventa così per Brecht una sorta di modello per ragionare politicamente, socialmente e per riflettere sulla storia. Elaborazione drammaturgica Pina Catanzariti con Roberto Andolfi, Dario Carbone, Antonella Gargano e Massimo Guarascio; suono Federico Bruzzaniti, regia Marcello Cava.
Tutti gli eventi sono gratuiti con prenotazione consigliata su www.teatromobile.eu/. Sul sito ci sono anche i prossimi appuntamenti fino a Natale.