IAT 20-26mag: Inventaria, IT Festival, Marte Contemporanea

Roma. Si conclude la II edizione di #parabolefraisanpt con la compagnia Vanaclù in scena con GabbiaNo (dal 23 al 25 + FESTA DI CHIUSURA). Cinismo, sarcasmo, sberleffo spesso sono usati dal teatro come strumenti per decifrare la realtà, anche le più dolorose e inquietanti: è il caso del Black Reality ciclo di spettacoli dedicato all’immigrazione e inventato da Gianluca Riggi e Valerio Gatto Bonanni, che con “L’attesa” giunge alla sua seconda edizione. Al T. Palladium (24 e 25). Segnalo uno spettacolo di hip hop sperimentale che ha come tema l’hanami, un’usanza giapponese: Kaze Mononoke (video) della DaCru Dance Company, coreografie di Omid Ighanì e Marisa Ragazzo. Al T. Greco (il 24). Ancora un festival, al T. Orologio: Inventaria giunto alla III edizione. Tre sezioni: Spettacoli, Monologhi/Performance e Corti teatrali, a cura della compagnia DoveComeQuando (dal 20 al 2 giugno). Al T. dei Conciatori INCANTEVOLE Lovely Head di Neil LaBute, con Urbano Barberini e Elisa Alessandro. Regia di Marco Calvani (dal 21 al 2 giugno).

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Milano. IT festival, festival di teatro indipendente alla Fabbrica del Vapore: un evento autoprodotto e autogestito, da sostenere (dal 24 al 26). Cambiando decisamente area: Stellarum Opifice Una lettera per Galileo Galilei di Valeria Moretti, progetto e regia di Marco Carniti con Federica Bern al Piccolo Teatro Studio (23-26). Alla Zona K HAPPY MEALS Azione gastro-performativa dei Cuochivolanti di e con Davide Barbato e Chiara Cardea. Happy Meals cita il celebre menù per bambini dell’innominabile colosso del fast-food, che forse per primo, insieme all’altrettanto celebre bibita gasata dalla ricetta segreta, ha sostituito negli stomaci delle persone il termine “fame” con il termine “felicità”, scoprendo un nuovo, inaspettato e insaziabile appetito per i nostri ipernutriti apparati digerenti. Ma cita anche i Giorni felici beckettiani, l’insensata abbuffata di parole (di cibo) che ci salva dal deserto insensato dell’esistenza: “c’è così poco che si possa dire (mangiare), che si dice (mangia) tutto, tutto quello che c’è” (dal 23 al 25).

Happy Meals - photo: Alain Battiloro
Happy Meals – photo: Alain Battiloro

Toscana. Una volta tanto accade tutto a Firenze: MARTE CONTEMPORANEA CurioCity Session 1.0 Eventi in bilico fra arte e scienza all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Da poco tempo Curiosity è sbarcato su Marte, riaccendendo l’interesse sempre vivo dell’umanità nei confronti del pianeta rosso. Ha fatto il giro del Mondo la notizia che Curiosity ha trovato condizioni ambientali che in passato avrebbero potuto favorire vita microbica. Da una parte i misteri dell’universo, dall’altra la curiosità, un istinto imprescindibile dell’uomo, che da sempre lo ha guidato alla scoperta di nuove informazioni, conoscenze, consapevolezza. Da questo presupposto nasce l’idea di esprimere, attraverso le più differenti discipline artistiche e con un nucleo di giovani artisti, le suggestioni, le evocazioni, il fascino che il pianeta rosso esercita sugli uomini e sugli artisti, in particolar modo i giovani artisti under 35. (dal 21 al 23). Al T. Everest: ORE 01.04: UNA STORIA SBAGLIATA C’era una volta Via dei Georgofili, regia Massimo Alì, Laura Croce con la consulenza drammaturgica di Stefano Massini. Nel ventennale della strage di Via dei Georgofili le compagnie residenti al Teatro Everest dedicano alla memoria civile uno spettacolo teatrale toccante ed evocativo. Molti i protagonisti che si sono incrociati nella storia di quella maledetta notte fiorentina. Ore 1.04 immagina un incontro impossibile tra tutti i personaggi di quella notte, cercando di mettere di fronte l’uno all’altro carnefici, vittime, quelli che tutti conoscono, quelli che ancora non sono stati consegnati alla storia. Firenze, ferita, derubata, colpita nel suo cuore d’arte fa da sfondo a questo spettacolo (24). E non dimentichiamoci che continua Fabbrica Europa.

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Simone Pacini

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dicembre, 2024

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