PolverigiFest: dieci giorni di teatro, danza, musica e circo sotto le stelle

Dal 9 al 19 luglio torna a Polverigi un appuntamento che ha il sapore della scoperta, dell’incontro, della bellezza. Si chiama PolverigiFest e nasce nel solco di una lunga tradizione che intreccia le arti performative contemporanee al territorio, ma con una nuova visione, curata quest’anno da Viola Graziosi, insieme a Marche Teatro e al direttore Giuseppe Dipasquale.

Villa Nappi, con il suo parco secolare e gli spazi all’aperto che ogni estate si trasformano in palcoscenici vivi e sorprendenti, è il cuore pulsante di un festival che mette al centro il linguaggio delle arti sceniche nella sua forma più attuale e trasversale. In dieci giorni, 15 compagnie italiane porteranno a Polverigi una mappa viva delle creatività contemporanee, tra teatro, danza, musica, performance e circo.

C’è molto teatro, e molto diverso. C’è chi racconta l’emozione con un cocktail-show interattivo come Emozioni da bere di Daniele Vagnozzi (ogni giorno alle 18.00 nello Spazio Bar), e chi torna sulla scena per restituire memoria e poesia alla figura di Luigi Tenco, come in Ciao amore ciao degli Asini Bardasci. C’è la scrittura potente e civile di Sergio Pierattini che con Bartali all’inferno rievoca il ciclismo come atto di resistenza, e quella di Claudio Fava, che in La firma ci porta in carcere, nel luogo della colpa e del confronto con la verità.

C’è spazio anche per le voci delle donne della mitologia, che in L’Odissea delle donne riscrivono i classici in chiave corale, dando parola alle Penelopi, alle Calipso, alle Circe. E ci sono sguardi spiazzanti e surreali sulla realtà, come quello di Da qui non è mai uscito nessuno, in cui la “signora U” osserva il mondo con un’ironia grottesca e inquieta.

La danza porta con sé corpi in ascolto, rituali silenziosi, gesti poetici. Come nel primo studio di Le ali non si sottraggono di Elisa Spina, o nel lavoro di Nicholas Baffoni e Camilla Perugini, ALGOS, ispirato all’alluvione di Senigallia. C’è la voce che diventa materia coreografica in Settembre non arriverà mai di Noemi Piva, e l’energia carnale e relazionale di Hellove di Iole La Sala. Fino a un incontro irripetibile tra musica e danza improvvisata: Sconfinamenti con Nicola Galli e Rodrigo D’Erasmo, il 13 luglio.

E poi la musica che diventa racconto, come in Prima del tempo di Alessandro Baro, o esperienza sensoriale, come in Human di Biagio Caravano, dove i confini tra suono, immagine e corpo si dissolvono.

Infine, c’è spazio per il circo, quello giocoso e poetico del Circo Bipolar, e quello sorprendente e riciclato del Riciclato Circo Musicale, che chiude il festival il 19 luglio trasformando materiali di scarto in strumenti musicali, in un inno giocoso alla creatività e all’ingegno.

PolverigiFest è promosso dal Comune di Polverigi e dall’Associazione Inteatro in collaborazione con Marche Teatro, sostenuto da Regione Marche, Ministero della Cultura e altri partner del territorio. Una rete, un progetto, una visione che continua a immaginare il futuro delle arti performative nei luoghi dove il tempo sembra rallentare per lasciar spazio all’ascolto.

I biglietti vanno da 8 a 15 euro. È possibile acquistare carnet e prenotare anche online su Vivaticket. Tutte le info su www.inteatro.it e www.marcheteatro.it.

Simone Pacini

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giugno, 2025

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