Cosa succede quando finisce un worldtour? Beh, ne inizia un altro. E così eccoci #BacktoIndia per un altro giro del globo. Siamo a Delhi, alla National School of Drama, che dopo aver ospitato MADE IN ILVA lo scorso agosto, ci ha invitato a prendere parte al 18° Bharat Rang Mahostav, il festival più grande dell’Asia. 21 giorni e quasi 100 spettacoli oltre ad una serie di eventi tra cui il World Theatre Forum. Appena arrivati abbiamo trovato la National school of drama completamente trasformata con installazioni in tutti gli spazi. Un enorme giardino teatrale con palchi, poster giganti, foto dei registi impresse su pannelli floreali circolari appesi agli alberi, ed un theatre bazar dove artisti e spettatori si incontrano per sorseggiare thè. Nemmeno il tempo di ambientarci e siamo già in teatro per il lungo montaggio del nostro spettacolo Rags of memory – The Ritual, che presentiamo al festival in prima mondiale nella sua nuova versione in Inglese e con le composizioni originali eseguite dal vivo dal musicista Riccardo Nanni. Il palco viene trasformato in una suggestiva installazione con un cerchio di terra steso con cura dai macchinisti indiani, circondato da tronchi e candele ed uno di riso, basmati ovviamente. Sul fondale le proiezioni della trilogia video della memoria, da noi realizzata nell’ambito del progetto internazionale Stracci della memoria. Il pubblico giunge numeroso, d’altronde i biglietti non si trovano più già da giorni. Circa 300 persone calano in un silenzio sacrale come a far parte del rituale contemporaneo creato hic et nunc nella performance. The Ritual è infatti una composizione originale di musica, azioni, canti e videoproiezioni che si compone di volta in volta in modo unico e originale in base al contesto e al luogo in cui si svolge lo spettacolo. La performance è una metafora del cerchio della vita dove nascita, pathos e morte rappresentano un percorso ciclico e ripetitivo fissato nell’eternità del rituale. Dopo lo spettacolo sono tante le impressioni condivise con il pubblico, molti sentono di aver vissuto un’ esperienza più che aver assistito ad uno spettacolo.
La mattina seguente la regista Anna Dora Dorno incontra il pubblico durante Meet the director, un pannello di discussione moderato da due critici teatrali e dedicato ai registi degli spettacoli in scena il giorno precedente. Anche qui sono tante le domande, soprattutto quelle sulla simbologia e l’universalità del linguaggio utilizzato, ma anche sull’interdisciplinarietà e i nuovi media e subito siamo accerchiati da alunni, maestri, e colleghi che si complimentano con noi. Chiudiamo il festival partecipando alla tre giorni del World theatre forum dove siamo invitati ad intervenire in due sessioni: The Acting practice e The magic of theatre in other mediums. A nostra insaputa ci troviamo insieme alle leggende del cinema e del teatro indiano, tra cui celebri attori veterani della scena e registi che hanno fatto la storia del cinema di questo paese. Un’intera giornata dedicata al tema di questa edizione: Rediscovering the Magic of theatre. Così, con un tocco di magia, si conclude la nostra esperienza nel festival teatrale più importante dell’India. Siamo pronti per un’altra replica in un’altra città: la tanto attesa Mumbai.
Ringraziamo l’Istituto Italiano di cultura di Nuova Delhi che ci ha supportato in questa tappa ed in particolare la direttrice Alessandra Bertini Malgarini che come sempre si è presa cura di noi e del nostro lavoro.
Guarda la video intervista ad Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola
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