ROMA
# [13 mar @ T. Argot] Un’altra occasione per vedere la Compagnia Odemà (Segnalazione speciale Premio Scenario 2009) con A TUA IMMAGINE (Vincitore argot off 2011) di Davide Gorla. Circondati dalle nebbie di un non luogo, ci troviamo dinnanzi a dei personaggi altolocatissimi. Il primo di loro è venuto per chieder conto al padre di quali siano i doveri e i privilegi che comporta questo essere figlio suo. Il secondo, il padre, sembra tergiversare dinnanzi a queste richieste. Infine il terzo è venuto perché anch’egli può trarre degli interessi da questa unione. Ed è proprio il terzo personaggio, questo diavolo, un po’ triste e un po’ ironico a introdurci in un quadro familiare terribile: quello di Lui, di Dio e di suo figlio Gesù. [fino al 18]
# [13 mar @ T. Palladium] Emma Dante ripropone la Trilogia degli Occhiali, articolata in tre spettacoli autonomi, Acquasanta [tweet], Il castello della Zisa [tweet] e Ballarini [tweet], ma strettamente legati tra di loro. Uno: “Un uomo si ancora sul palcoscenico, a prua di una nave immaginaria. Sta. Esperto nel manovrare gli ingranaggi che muovono la simulazione della nave, ‘o Spicchiato si salva dalla finta burrasca che mette in scena per rievocare i ricordi della sua vita di mozzo”. Due: “Nicola ha gli occhi aperti ma non vede. Vive in un istituto assistito da due donne, sta seduto in stato catatonico su una piccola sedia, da quando, bambino, fu strappato alla zia nel quartiere popolare della Zisa dove viveva davanti a un favoloso castello. In quel castello è rinchiusa la sua infanzia, la sua spensieratezza.” e tre: “Una vecchia donna china su un baule aperto, si alza con in mano una spina elettrica e una presa; non appena le collega sopra la sua testa si accende il firmamento. Da un altro baule appare un uomo vecchio che la guarda e le sorride amoroso. Ballano. Lui con la testa poggiata sulla spalla di lei. Lei aggrappata alla giacca di lui. Al rintocco della mezzanotte lui fa scoppiare un piccolo petardo. Sulle note di vecchie canzoni lui e lei festeggiano l’arrivo di un nuovo anno ballando a ritroso la loro storia d’amore”. [fino al 23]
# [16 ven @ Angelo Mai] Due serate con Tony Clifton Circus e il loro spettacolo La morte di Babbo Natale. Eutanasia di un mito sovrappeso. Ma Babbo Natale non viene solo, porta con se sulla sua slitta graditi ospiti: dal Belgio/Giappone il duo Alek e les Japonaises
, dalla Francia Boogers. Tutto avrà lo strano gusto dei canditi nel panettone: o si amano o si detestano. “Due serate a forte connotazione natalizia, per chi crede ancora a Babbo Natale, per chi non ci crede più, ma soprattutto per chi ci ha sempre creduto. Perché se è vero che un altro mondo è possibile, certamente sarà migliore di questo. E cosa c’è di meglio di un mondo di gioia, abbondanza e festa? Quindi accorrete “bambini”! Venite a prendere la vostra dose annuale di Natale! Vi sembra una proposta pacco? Attenti…. il pacco potrebbe essere esplosivo” (TCC). [fino al 17]
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Qgd5ojW80Vo]
# [16 ven @ T. Vascello] Cie Twain presenta LEI E TANCREDI coreografia e drammaturgia Loredana Parrella. “…è la storia dell’amore ad avvincermi, cioè la storia dell’altro e del suo altro. Gli Altri, gli straripanti, Tancredi e Clorinda, gli amanti della franchezza, queste due creature singolari, più forti di se stesse, sì, capaci l’una e l’altra di andare, a costo della vita, per amore della verità, al di là delle proprie forze, fino all’altro, il più lontano, il più vicino” (Hélëne Cixous, da Tancredi Continues). [fino al 18]
MILANO
# [12 lun @ T. Carcano] Con la riscrittura de L’uomo dal fiore in bocca e Sgombero Enzo Vetrano e Stefano Randisi raccolgono i fili di un lungo percorso pirandelliano, iniziato nel 1999 con la messinscena de Il berretto a sonagli, proseguito con L’uomo, la bestia e la virtù e Pensaci, Giacomino! e culminato con la realizzazione de I giganti della montagna. [fino al 22]
# [13 mar @ T. della Cooperativa] STASERA NON ESCORT con Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, Claudia Penoni. Un gruppo di attrici comiche “scende in campo” per commentare con una satira dissacrante lo stato delle donne italiane di oggi. Partendo dal presupposto che per una donna contemporanea l’unico lavoro sicuro e ben remunerato sembra essere quello della escort, le attrici posano il loro sguardo impietoso sulle disparità tra i sessi nella vita e nel lavoro, sulla sessualità, sull’immagine femminile offerta dai media. [fino al 30]
# [14 mer @ CRT] Ancora una volta i Sacchi di Sabbia con il geniale Sandokan o la fine dell’Avventura. Il luogo in cui si svolge l’azione è una cucina: attorno ad un tavolo si raccolgono i quattro personaggi che, indossato il grembiule, iniziano a vivere le intricate gesta del pirata malese. Perno dell’azione è l’ortaggio, in tutte le sue declinazioni: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patate-bombe, prezzemolo ornamentale. E poi cucchiai di legno come spade, grattugie come cannoni, una bacinella piena d’acqua per il mare del Borneo, scottex per cannocchiali, e ancora sacchetti di carta, coltellini, tritatutto. [fino al 18]
# [15 gio @ T. Franco Parenti] Ghiotta occasione per rivedere uno degli spettacoli del decennio: CINEMA CIELO di Danio Manfredini. Uno degli spettacoli più intensi dell’artista milanese, frutto di un lungo lavoro di ricerca che nel 2004 gli è valso il Premio Ubu per la miglior regia. Danio Manfredini, talento brillante e irregolare del teatro italiano, riapre i battenti del Cinema Cielo e svela la polverosa e sgangherata sala a luci rosse di viale Premuda a Milano, chiusa da tempo. Accade naturalmente solo nella finzione teatrale. La regia di Manfredini dispone gli spettatori al posto dello schermo dove è idealmente proiettato un film hard, ispirato al romanzo di Jean Genet “Nostra signora dei fiori”, del quale si percepisce solo una traccia sonora di fondo: una partitura per quadri, intrecciata alla frenetica quotidianità della sala. [fino al 18]
TOSCANA
# [12 lun @ T. dei Servi – Massa] La Compagnia della Fortezza celebra la Festa della Toscana con uno dei suoi spettacoli più longevi: Il Libro della Vita – La storia di Alì di Mimoun el Barouni e Armando Punzo. Con Jamel Soltani. Ingresso libero.
# [14 mer @ luoghi vari] Tournée toscana per l’intenso e dinamico AMLETO [tweet] del Teatro del Carretto: “Proveremo a leggere il testo nella prospettiva del protagonista, con le altre figure, fantasmatiche o reali, filtrate dalla sua sensibilità o dalla sua immaginazione: proiettando il dramma come in un sogno, in una riscrittura che attraverso spostamenti, cesure e montaggi caratterizzi una struttura che pur dal taglio quasi cinematografico, metta in evidenza o infranga ogni convenzione teatrale, sempre sovrapponendo moto tragico a moto comico e che lasci l’interpretazione psicanalitica come quella politica visibili in trasparenza, per mettere in luce il dramma dell’uomo oppresso da pensieri sul senso dell’esistenza: solo con i fantasmi, il dubbio, l’essere o non essere”.
# [14 mer @ Spazio K – Prato] Continua is it my world? #04 la rassegna di danza contemporanea di Kinkaleri che propone una densa settimana con Eszter Salamon & Christine De Smedt, Stalk/Daniele Albanese, Uochi Toki e Sigourney Weaver [fino al 17]
# [15 gio @ T. Il Moderno – Agliana (PT)] Motus presenta ALEXIS. UNA TRAGEDIA GRECA di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Con Silvia Calderoni, Vladimir Aleksic, Benno Steinegger, Alexandra Sarantopoulou. “Come trasformare l’indignazione in azione? Questa semplice ed enorme questione ci ha sospinti sulle tracce di Antigone, volgendoci indietro, all’ascolto della sua fulgida caparbietà, per riflettere sul presente. Si è lavorato per ricomporre in una drammaturgia originale gli eventi tragici, secondo una scrittura impregnata delle biografie ed esperienze personali degli attori coinvolti”.
# [16 ven @ T. Dante – Campi Bisenzio (FI)] BENVENUTI IN CASA GORI di Alessandro Benvenuti e Ugo Chiti: in scena attori toscani non professionisti selezionati attraverso provini accompagnati da interpreti di comprovata professionalità: Anna Meacci e Carlo Monni. [fino al 17]
# [17 sab @ T. Lux – Pisa] RISORGIMENTO POP. MEMORIE E AMNESIE CONFERITE AD UNA GAMBA, drammaturgia e regia Daniele Timpano e Marco Andreoli. L’Italia non risorge. L’Italia non c’è. La Storia non c’è. Perché è sempre inattendibile, la Storia. Nella ricostruzione dello storico, come nei ricordi dei testimoni, nelle fiction, come nei romanzi, negli spettacoli dei Baliani e dei Paolini, dei Timpano, degli Enia e dei Celestini, così come nella Tv di Alberto Angela. E allora bisogna prendere tutto con le pinze perché tutto, ahinoi, dev’essere interpretato, aggiornato e discusso. Le cinque giornate di Milano, l’impresa dei Mille, Porta Pia e Pio IX, Garibaldi e Mazzini: altrettanti momenti e figure che propaganda, vulgata e retorica hanno appiattito, sbiadito e incastrato in quel mito di fondazione forzato, immaginario e falsamente concorde che chiamano Risorgimento. Due attori, risorti e rimorti, immortali cadaveri, soli in scena, in mancanza di Italia. Per un risorgimento pop.
# [17 sab @ T. Il Moderno – Agliana (PT)] SPELL di ZAPRUDER FILMMAKERS GROUP: progetto che nasce come componimento misto, a ricalcare la natura sfaccettata dello stesso lemma da cui muove. “Spell” infatti corrisponde ad incantesimo, formula magica, malia, ma è anche un lasso temporale, un momento, ciò che in meteorologia viene indicata come ondata; ed è il compitare una dietro l’altra le lettere che compongono una parola. Denominatore comune a tutti i progetti Spell è la dualità, il doppio, inteso come compartecipazione ad un’economia unitaria; la combinazione di elementi Spell tende a dar luogo ad accadimenti criptici e solenni dalla manifestazione incerta o quanto meno sospetta.
# [17 sab @ CanGo – Firenze] Due giorni per gustare due dei più toccanti spettacoli recenti di Virgilio Sieni con danzatori non professionisti: Fuga [tweet] e Atlante del bianco [tweet] [fino al 18]
# [17 sab @ T. Fabbrichino – Prato] IN BOCCA AL LUPO, produzione Compagnia TPO. Regia Edoardo Donatini. Tratto da Fabian Negrin, autore e illustratore argentino, che reinterpreta la fiaba di Cappuccetto Rosso trasformandola in una delicata storia d’amore. Dalle tavole illustrate di Negrin prende vita un personaggio femminile consapevole della propria identità e capace di impersonare un punto di vista forte che mette in discussione la figura del lupo nel suo aspetto tradizionalmente “malvagio”. Sia Cappuccetto Rosso che il Lupo interpretano due mondi “classici”, la pubertà e l’universo maschile, due mondi che si respingono e si attraggono al tempo stesso e che chiedono una rivincita rispetto allo stereotipo della storia narrata. La bellezza e la curiosità di lei, la forza e l’agilità di lui, si incontrano in un contesto nel quale ciascuno dei due assume una nuova immagine legata a due diverse sensibilità e che l’occhio attento del pittore-illustratore riesce ad esaltare. [fino al 18]
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