Con sincera gratitudine mi appresto a presentare la guest-rubrica che scriverò qui.
Premetto che il mio principale scopo di scrivere su un blog di teatro è avere gli accrediti e vedermi gli spettacoli gratis.
Possibilmente belli, perché altrimenti me ne sto a casa a vedermi le repliche de Il Banco dei Pugni, che mi piace tanto.
La rubrica si chiama:
e con essa dispenserò consigli utili e pratici per far uscire il teatro da questa famigerata crisi.
Già la crisi, da quanto tempo esiste? Sicuramente c’era già nei primi anni ’90 quando il mai troppo non conosciuto Gregorio scrisse questo capolavoro.
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=YYIvjyLx91g">https://www.youtube.com/watch?v=YYIvjyLx91g
Ah, ti avessimo dato retta Gregorio! Ora siamo in un punto dove anche applicare “Il senso del risparmio” potrebbe essere inutile.
Ma non disperiamoci, e cerchiamo di salvare il salvabile.
Chiederò ai teatranti uno sforzo per trarre giovamento e insegnamento dalle realtà che ora vanno per la maggiore e che troppo spesso sono state additate come nemiche (la tv – l’internet – i teatri con il pubblico).
E non dimentichiamoci mai di ricordare che in cinese la parola CRISI è composta da diversi caratteri:
wēi che vuol dire pericolo; ma anche da jī che vuol dire opportunità; ma soprattutto da uì che vuol dire no,no, ci siamo sbagliati, vuol dire solo pericolo, scusate, errore mio, chissà cosa stavo a pensare quando dividevo le parole. Firmato Quello che da i significati alle sillabe cinesi.
Vatti a fidare dei cinesi.
Nel primo appuntamento (online fra 2 martedì 2) analizzeremo un teatro di successo e cercheremo di carpire i suoi segreti.
Buona Agibilità a tutti.
CHk & Il Nano Egidio
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1 commento su “Salvare il teatro. Non solo si può ma anche non si può.”
L’accetta fa ben sperare.