A Pordenone dal 3 settembre il festival L’Arlecchino Errante “Reinventando l’umano”

Torna a Pordenone dal 3 al 10 settembre L’Arlecchino Errante, “festa internazionale dei teatri instabili” un progetto della Scuola Sperimentale dell’Attore con la direzione artistica di Ferruccio Merisi. Il titolo di questa ventottesima edizione è “Reinventando l’Umano”: non uno slogan, non un manifesto programmatico ma il denominatore comune degli spettacoli di drammaturgia contemporanea, mimo, circo e teatro di strada in prima regionale che compongono il festival. Spettacoli che affrontano temi attuali e necessari come le tecnologie digitali e la realtà virtuale, la scienza e la malattia, il cibo e il maltrattamento degli animali e non solo. 

Anche per questa 28^ edizione L’Arlecchino Errante mette in campo tutta la sua forza e libertà espressiva affrontando una tematica molto contemporanea come quella del “Re-inventare l’Umano”, cogliendo da una parte le influenze sempre più invasive di tecnologia e realtà virtuale nelle nostre vite e dall’altra sbirciando i segnali di mutazione di tendenza diversa. Un progetto mirato per accogliere anche il pubblico più giovane, che vive quotidianamente immerso nella tecnologia e che sarà il vero protagonista della reinvenzione” sottolinea Alberto Parigi, Sindaco e Assessore alla Cultura e Grandi Eventi Comune di Pordenone.

Queste invece le parole del direttore artistico Ferruccio Merisi: “Uno dei connotati della qualità è la necessità: qualcuno deve avere bisogno di esprimere qualcosa, e qualcuno deve avere bisogno di esserne spettatore. Anche quest’anno partiamo dall’aver riconosciuto questa necessità in una serie di spettacoli e artisti, oltre che nelle testimonianze degli spettatori. Oggi siamo immersi in una mutazione veloce: tecnologica, sociale, climatica, geopolitica, ecc. Volenti o nolenti, in modo più o meno evidente, sentiamo il bisogno di reinventarci un po’ la vita. Per riuscirci, o almeno per provarci, forse non è male condividere quei segnali di reinvenzione dell’Umano che l’Arte e la cultura contemporanea ci stanno proponendo. In particolare il Teatro, che l’Umano, letteralmente, lo mette in scena.” 

L’Arlecchino Errante è sostenuto da Comune di Pordenone, Ministero della Cultura, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli

Il programma

Premio La Stella de L’Arlecchino Errante

Otello Circus – foto: Marzia Rizzo

Anche questo’anno il momento clou del festival sarà (sabato 7 settembre ore 18 Chiostro Ex Convento San Francesco) la consegna del Premio La Stella de L’Arlecchino Errante – Confartigianato Imprese Pordenone, un riconoscimento alla carriera conferito a un artista del teatro che si sia distinto, oltre che per le produzioni di eccellenza, per un linguaggio originale, per un metodo di lavoro preciso e organizzato, e per una capacità conclamata di trasmissione e formazione. Da sempre il premio è patrocinato da Confartigianato Imprese Pordenone, nel quadro di una specifica condivisione di valori e prospettive. In questa edizione 2024 il riconoscimento sarà dato a Antonio Viganò (Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt). Regista-autore, attore, danzatore e scenografo, Viganò ha vinto 5 premi ETI Stregagatto per le migliori creazioni teatrali destinate alla gioventù. In Francia è stato il regista per 5 anni di Oiseau Mouche, la prima compagnia teatrale Europea costituita da uomini e donne in situazione di handicap. Nel 2017 ha vinto il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici del Teatro. Il suo Teatro La Ribalta dal 2010 vive una seconda giovinezza a Bolzano, dove ha preso vita la cooperativa Teatro la Ribalta-Accademia Arte Della Diversità, prima e tuttora unica realtà teatrale professionale totalmente inclusiva. Con questa compagnia Viganò ha vinto il premio Ubu nel 2018 e il premio Hystrio nel 2021. 

Come cornice dell’evento, dalle 18 si terrà la consueta Mostra di artigianato artistico sociale e vicinale, quest’anno alla dodicesima edizione. La targa d’arte del Premio 2024 è stata realizzata dall’artista-artigiana Patrizia Cipolat Mis

Viganò e il Teatro La Ribalta presenteranno sabato 7 settembre (ore 21.30 Ex Convento San Francesco, replica 8 settembre ore 19) il loro Otello Circus. In un vecchio circo dove tutto sembra appassito, Otello è costretto a rappresentare da anni, più volte al giorno, la sua tragedia della gelosia. È la pena che deve scontare. Intorno a lui alcuni personaggi ormai consumati e indeboliti, un po’ artisti di circo e un po’ icone del dramma di Shakespeare (e di Verdi), subiscono e incrementano il vortice di sentimenti che portano alla tragedia, circondati dagli invisibili fantasmi delle vittime di femminicidio, per ricordare a chi guarda che l’amore che uccide è contro natura.  

Produzioni internazionali

Virtual Reality

Anche quest’anno sono in programma al festival compagnie internazionali acclamate in tutto il mondo. Dall’Ucraina martedì 3 settembre (ore 21.30) al Capitol, la sala da concerti di Pordenone, ex cinema, arriva Virtual Reality, il nuovo capolavoro muto, umoristico e dinamico del quartetto di mimi Dekru, considerati gli eredi del grande mimo francese Marcel Marceau e scelti per esibirsi durante l’Udienza di Papa Francesco per il Giubileo dello Spettacolo Popolare. Il loro è uno spettacolo di teatro fisico per tempi digitali, uno show nel quale il concetto di “realtà virtuale” assume tre significati che si intersecano tra loro: virtuale è la realtà dei device tecnologici che usiamo quotidianamente, ma lo è anche quella creata dalla pantomima, che riesce a far vedere cose che non ci sono. La realtà virtuale è infine anche quella che ogni spettatore costruisce nella sua mente. Prima dello spettacolo, alle 18 (Percorso: Loggia del Municipio, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Cavour, Piazza XX Settembre) si terrà Alieni, apparizioni di Mimo e Pantomima in parata con il quartetto Dekru.

Dal Togo invece martedì 10 settembre (ore 20.45 raduno in Piazza della Motta e spettacolo in Piazza XX Settembre) arriva la parata e lo spettacolo dei trampolieri Afuma che presentano il loro Edukikan (con cuore coraggioso). “Afuma” è una pianta africana simile alla felce, che cresce adesa agli alberi speciali con cui sono fatti i trampoli, senza cadere mai. Simboleggia il trampoliere, l’uomo che non cade, colui che resta in aria, in cielo. Lo spettacolo offre ritmi, canti e coreografie simboliche della secolare tradizione dei super-trampoli, alti tre metri, insieme a figure acrobatiche e circensi che gli Afuma stanno “rubando” nelle tournée internazionali, con il preciso scopo di creare una scuola di spettacolo contemporaneo in patria, per il futuro dei giovani togolesi e non solo. Il giorno prima, lunedì 9 settembre dalle ore 18, percorso Loggia del Municipio, Corso Vittorio Emanuele, Palazzo Gregoris, Piazza della Motta, gli Afuma faranno una Parata di saluto alla Città, open workshop e flash mob. I prodigiosi trampolieri si presentano a tutti con le loro incredibili sfide di nuovo equilibrio. Poi accolgono nella sede della Società Operaia i più curiosi con un racconto sulle loro tradizioni, e, per chi vuole, con un’offerta di condivisione di semplici quanto benefiche danze, per andare infine tutti in festa nel luogo dove, l’indomani, inizierà lo spettacolo.

Drammaturgia contemporanea

Venendo alle produzioni di casa nostra, giovedì 5 settembre (ore 21:30 Piazza della Motta) il primo spettacolo teatrale del festival è un “ted talk senescente in salsa punk” ovvero Rimbambimenti (foto di copertina: Laila Pozzo) di Andrea Cosentino, attore, autore e comico Premio speciale Ubu 2018. In principio era una conferenza sul tempo, da parte di un presunto scienziato, con il suo doppio marionettistico affetto da Alzheimer, e un assistente musicista: ma subito si scivola verso un concerto/spettacolo dove il conferenziere dimentica la sua parte, cerca di ricostruirla attraverso appunti e oggetti sulla scena dei quali fatica a ricordare l’utilità, e approda in un mix incosciente tra musica tecnologica, teatro di figura, divulgazione scientifica e parole in libertà.

Ca.ni.ci.ni.ca. – foto: Cosimo Trimbioli

Il giorno seguente, venerdì 6 settembre (ore 21:30 Ex Convento San Francesco) è la volta di  Ca.Ni.Ci.Ni.Ca di Greta Tommesani con la drammaturgia, la messa in scena e l’interpretazione di Greta Tommesani e Federico Cicinelli. Una riflessione sorprendente sulle filiere produttive. Il focus iniziale del progetto, vincitore di Powered by REf 2022 e del Bando Cura 2023, è stato la filiera agroalimentare non tanto come situazione emergenziale, quanto come fenomeno sistemico conseguente alle dinamiche della Grande Distribuzione Organizzata. Poi, con disarmante semplicità e profondità, si è aperta una prospettiva di riflessione su qualsiasi lavoro, sulla produttività come ossessione e sulla tendenza della persona a “sacrificarsi”. Il giorno seguente, sabato 7 settembre ore 12:00 Chiostro Ex Convento, Bistrot all’Indugio si terrà un Aperitivo “Sfruttazero” con Tommesani & Cicinelli legato allo spettacolo, l’aperitivo è un momento di convivialità e condivisione delle alternative concrete alle filiere della Grande Distribuzione Organizzata; alternative basate su meccanismi di garanzia partecipata (senza sfruttamento della terra e delle persone). 

Circo e teatro di strada 

Abattoir Blues – foto: Galli

Anche quest’anno il circo e il teatro di strada saranno grandi protagonisti al festival. Mercoledì 4 settembre (ore 18.30 Angolo Viale Cossetti / Viale Martelli) si parte con Car Wash, spettacolo di circo e teatro con Agro The Clown, al secolo Luca Della Gatta artista di circo e mimo formatosi tra Italia, Spagna e Argentina. Agro interagirà con le auto di passaggio che diventeranno inconsapevolmente parte integrante delle gag. Acqua e schiuma assicurati anche per qualche pedone! La sera (ore 21.30 Piazza Cavour / Via Mazzini) lo stesso Agro The Clown presenterà il suo cavallo di battaglia Improlocura, già realizzato in 25 nazioni in quattro continenti. Uno spettacolo che ogni volta è un unico, che fonda la sua improvvisazione assoluta su tecniche di mimo e di clown di altissima scuola e su uno stile provocatorio, divertente e stravagante. 

Domenica 8 settembre (ore 21 Piazza Cavour / Via Mazzini) si torna in piazza con Fratelli Maraviglia. Uno spettacolo di piazza classico, con il suo sapore senza tempo e la sua energia moderna, che sfonda più o meno ciarlatanescamente i limiti dell’umano, giocando con il fuoco e sfidando vetri e chiodi secondo le antiche e segrete tecniche del fachirismo. I Maraviglia sono due fratelli quasi gemelli che sulla piazza da tredici anni fanno crescere questo show che coinvolge e incanta, che offre un contagio di energia pura e che soprattutto regala grandi e grandissime risate! La mattina (dalle ore 11:00 alle 12:30, Strade del Centro, partenza da Piazza Cavour) Anche L’Arlecchino pedala… numeri e risate con i Fratelli Maraviglia. Nella giornata della Pordenone Pedala uno strano risciò/palcoscenico si aggira per la zona pedonale. A bordo questa volta i Fratelli Maraviglia, il più energetico team del nuovo circo di strada. Meraviglie e comicità a sorpresa in ogni angolo possibile. 

Lunedì 9 settembre (ore 21.30 Piazza della Motta) Luigi Ciotta, attore, clown, circense, artista di strada e pittore, presenta Abattoir Blues. Il tema è il maltrattamento degli animali negli allevamenti intensivi e il nostro rapporto ambivalente con la carne. Il protagonista è un semplice lavoratore di un macello, che, di devoluzione in devoluzione, finisce per diventare anche lui un… kebab! E tutta l’odissea tragicomica dello spettacolo si svolge in chiave di comico e satirico clown, di teatro di figura, di circo, di magia.

Bistrot all’indugio

Attivo anche quest’anno, prima e dopo gli spettacoli al Capitol, all’Ex Convento San Francesco e in Piazza della Motta, il Bistrot all’Indugio: chiacchiere informali tra attori e spettatori, in collaborazione con Wines & Events Aperto. Tra gli eventi realizzati al Bistrot, oltre all’aperitivo “Sfruttazero”, ci sarà anche (venerdì 6 settembre ore 19) la presentazione (con ascolti) del podcast Fatti di teatro – la storia del teatro come non te l’ha mai raccontata nessuno di Simone Pacini in dialogo con Giambattista Marchetto. Un momento conviviale, di ascolto collettivo e di dialogo sui nuovi modi di raccontare il teatro.

L’Arlecchino Errante segnala

Venerdì 6 settembre ore 20:45 Piazza XX Settembre Claire D. presenta Woman in black, un concerto dell’Estate a Pordenone con brani Blues, Jazz, Funk, Soul, opera dei migliori e più rappresentativi artisti “black” della scena musicale mondiale. Con proiezioni, aneddoti storici e curiosità. Chiara Lo Presti, in arte Claire D., premio Mia Martini 2020, incarna voci a anime di un grande cuore dell’umanità.  

Sabato 7 settembre ore 10:30 Largo San Giorgio, lato ex Provincia The Way ASD propone una seduta di allenamento di Parkour aperta al pubblico, per apprezzare questa pratica di spostamento che trasforma ogni ostacolo in opportunità, senza apparecchiature di sorta e con l’ausilio di tecniche ginnico-acrobatiche.

Reinventando l’attore – Liberi incontri teorico-pratici con gli artisti del festival

Una novità del Festival 2024: si tratta di open workshop per attori, artisti, curiosi, educatori, comunicatori; per chi desidera un approfondimento utile dopo aver visto lo spettacolo; per partecipanti attivi e per uditori. Gli incontri si svolgono tutti in un luogo storico che aggiunge a questo palinsesto di formazione un certo valore simbolico: Palazzo Gregoris, sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione, in corso Vittorio Emanuele 44. Ogni incontro sarà di due ore, secondo il seguente calendario:

  • 4 settembre ore 16:00 Dekru – Il corpo che parla
  • 5 settembre ore 18:30 Agro The Clown – Provocazione e improvvisazione
  • 6 settembre ore 16:00 Andrea Cosentino – Non fingere di non fingere
  • 7 settembre ore 15:30 Tommesani & Cicinelli – Scrivere da cani, annusare a fondo e abbaiare forte
  • 8 e 9 settembre ore 15:30 Antonio Viganò/Teatro La Ribalta – Un corpo poetico e narrativo  
  • 9 settembre ore 18:00  Afuma – Tiwani (trad: per tutti)
  • 10 settembre ore 16:00 Luigi Ciotta – Il buffone meraviglioso

Master internazionale di alta formazione: la Nuova Commedia dell’Arte

Dopo la conclusione del programma di spettacoli ed eventi, il percorso degli open workshop sfocerà per chi lo desidera nel famoso corso intensivo de L’Arlecchino Errante, la cui vocazione è di estrarre, dal patrimonio concreto della Commedia dell’Arte, le tecniche, le competenze, le strategie artistiche e le prospettive di innovazione che possono assistere i più vari e diversi orientamenti creativi dell’attore e dell’artista contemporaneo. Ferruccio Merisi, insieme ai colleghi Lucia Zaghet, Giulia Colussi, Daria Sadovskaia e Jacopo Pittino, ha voluto dedicare questo Master alla “Nuova” Commedia dell’Arte non per la presunzione di inventare a tutti i costi una nuova era di Commedia, ma al contrario con l’umiltà di dichiarare una ineludibile parzialità nei confronti di una grandiosa antica tradizione, impossibile da ricostruire tale e quale. Essa rimane comunque il territorio principale di analisi e di ispirazione di questo Master, ma con metodi di studio, di training e di creazione, assolutamente originali e contemporanei. Il Master si terrà presso la Sede della Scuola Sperimentale dell’Attore – Selvatico Hub fino al 22 settembre 2024.

Info

Biglietti: intero € 15, ridotto € 10 (under 25, over 60, possessori del biglietto intero di uno spettacolo precedente), super ridotto € 5 (under 12, soci titolati scuola sperimentale dell’attore, possessori di un biglietto ridotto di uno spettacolo precedente), extra ridotto € 1 (colleghi teatranti e artisti in genere, disoccupati, alle persone diversamente abili e ai possessori di un biglietto super ridotto di uno spettacolo precedente).

Info & prenotazioni: 351 839 2425 – festival@arlecchinoerrante.com – www.arlecchinoerrante.com

Segreteria workshop & master: 351 839 2425 – master@arlecchinoerrante.com

Workshop singoli: € 20 ciascuno (€ 10 dal secondo in poi)

Master sulla Nuova Commedia dell’Arte: € 350

Servizio WhatsApp: salva il numero 351 8392425 in rubrica e manda un messaggio con: ISCRIVIMI + nome e cognome per restare sempre aggiornato! Seguici anche sul sito www.arlecchinoerrante.com e su Facebook e Instagram: L’Arlecchino Errante Pordenone

Diventa socio sostenitore: contattaci al numero: 351 8392425, oppure tramite email a: lab@hellequin.it riceverai tutte le informazioni e il modulo di tesseramento. La quota di partecipazione base è di € 15 e ha validità annuale. Sono benvenute le donazioni special per esempio il 5 x 1000, o l’Art Bonus, di cui l’organizzatore – la Scuola Sperimentale dell’Attore – è beneficiario riconosciuto dal MIC e dalla Regione FVG.

Simone Pacini

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