Dopo la luuunga pausa natalizia tornano gli specialissimi consigli teatrali selezionati appositamente per voi. Scegli la tua parola chiave!
MILANO
CARROZZERIA ORFEO \ Animali da bar di Carrozzeria Orfeo (guarda il #SelfieStick con Gabriele Di Luca): un bar abitato da personaggi strani: un vecchio malato, misantropo e razzista che si è ritirato a vita privata nel suo appartamento; una donna ucraina dal passato difficile che sta affittando il proprio utero a una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che, mentre lotta per la liberazione del Tibet, a casa subisce violenze domestiche dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato costretto dal proprio editore a scrivere un romanzo sulla grande guerra. (T. Elfo Puccini, 11-17)
CECHOV \ Carmelo Rifici porta al Piccolo Teatro di Milano – del quale da luglio dirige la Scuola intitolata a Luca Ronconi – Gabbiano di Anton Cechov, sua prima prova registica per LuganoInScena (di cui è direttore artistico da poco più di un anno). Lo spettacolo è una coproduzione Piccolo Teatro di Milano – LAC Lugano Arte e Cultura – Teatro Sociale di Bellinzona (T. Studio Melato, 12-24).
CHEF \ Chef di Sabrina Mahfouz diretto e interpretato da Elizabeth Annable. Una sceneggiatura di rara resistenza, commovente e vigorosa, vincitrice dell’edizione 2014 del Fringe Festival di Edimburgo e ancora inedita in Italia per la prima volta in scena. Ad essere raccontata da Sabrina Mahfouz, drammaturga pluripremiata, è la storia avvincente, un vero e proprio fiume di parole e di emozioni, di una donna chef per un prestigioso ristorante ora nella cucina di un carcere, perchè detenuta in attesa di esecuzione. Si parla di amore, di femminilità, della condizione carceraria e di libertà (Alta Luce Teatro, 15-16).
IMMIGRAZIONE \ Luca Klobas presenta VISTI DA EST, in cui “Ratko”, il personaggio che lo ha reso popolare a Zelig, è un immigrato arrivato in Italia per rubare di tutto, tranne che il lavoro. Una simpatica canaglia che, divertendo, farà riflettere su razzismo, immigrazione, integrazione (T. della Cooperativa, 11-17).
IONESCO \ La lezione di Eugène Ionesco, diretto da Valerio Binasco e prodotto da Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse. Scritta negli anni ’50, è uno dei testi più rappresentativi del teatro dell’Assurdo. In questa messa in scena l’accento, a differenza di quanto in genere accade con i lavori di Ionesco, è sui toni più realistici e naturali della vicenda e a cambiare sono anche i caratteri dei personaggi rispetto al testo originale (T. Verdi, 12-17).
ODEMÀ \ La Compagnia Odemà con MEA CULPA ovvero della Giurìa e dell’ Ingiuria. Un uomo attende il suo verdetto. Insieme a lui la vittima di un delitto, che forse non è ancora stato consumato, e l’ Altissimo Giudice Supremo che dall’alto presiede il tribunale. I tre lottano per far prevalere la propria ragione. Il processo al presunto colpevole sembra trasformarsi in un processo al Giudice e al suo nome, un’ Ingiùria che attraversa la storia. Ma ancora più in basso sta il pubblico-Giurìa, con la sua istintiva volontà di giudicare e uccidere alla stregua di un dio (T. della Contraddizione, 14-17).
ROMA
A.S. ROMA \ Doppio appuntamento con Paolo Triestino. Due testi di Giuseppe Manfridi: ROMA – LIVERPOOL 1-1 ovvero… l’irresistibile evocazione della finale della Coppa Campioni disputata il 30 maggio dell’84. Seguirà REAL MADRID – ROMA in video Ariele Vincenti. Entrambi i lavori nascono da un’idea di Daniele Lo Monaco (T. Belli, 12-24).
COCAINA \ 20 Chiavi Teatro presenta Ladyoscar di Ferdinando Vaselli che porta in scena il disagio della periferia attraverso la storia di due giovani tossicodipendenti. Due ragazzi, la cocaina, la periferia. Non sappiamo come si chiamino, non usano i loro nomi, sono Coso e Cosa, semplicemente “amò”. Sono in casa, nella brutta periferia di Roma, emblema di tutte le periferie d’Italia. Sono fatti, sempre. Vedono gli aerei passare sopra di loro, vorrebbero prenderli quegli aerei, per andare lontano, sognano un cambiamento, ma non riescono a fare neanche un passo. Ma degli aerei imparano tutti i nomi. Restano immobili. Si parlano addosso. Litigano per la dose, per la roba, per quel barista che ci ha provato. Litigano per un figlio che forse arriverà. Vagheggiano. Si muovono solo le loro parole, che si fanno traccia di qualcosa che non riusciamo a vedere, loro restano imprigionati nell’attesa di un futuro migliore, nella speranza di un cambiamento miracoloso, aspettando di vivere (T. Studio Uno, 14-17).
KANTOR \ La casta morta. #Senzailpoteresimuore della compagnia Patas Arriba Teatro realizzato con il sostegno dell’’Istituto Polacco di Roma in occasione del 250° Anniversario del Teatro Pubblico in Polonia e del Centenario di Tadeusz Kantor (T. Studio Uno, fino al 17).
NOSTALGIA \ Matteo Angius/Riccardo Festa nuovamente a Roma con lo spettacolo O DELLA NOSTALGIA. Due attori, diversi ma affini, si incontrano, si studiano, si piacciono; spinti dalla voglia di intersecare comuni intenti e percorsi decidono di interrogarsi su un tema alquanto spinoso e contorto: la nostalgia, appunto. Angius/Festa partono da loro stessi, dai loro vissuti, dalle loro mancanze per arrivare a scandagliare la vita di tutti, a intercettare un sentire comune arrivando, dunque, alla creazione di questo lavoro, non uno spettacolo ma un contenitore di occasioni mancate, di immagini mancanti che per vederle non ci resta altro che crearle artificialmente (Carrozzerie N.o.t, 15-16).
PATRONI GRIFFI \ LA MORTE DELLA BELLEZZA – Oratorio Profano per Giuseppe Patroni Griffi di G. Patroni Griffi, spettacolo-concerto di NADIA BALDI. In scena Nadia Baldi, Franca Abategiovanni, Marina Sorrenti, Antonella Ippolito, Tonia Filomena. Musiche eseguite dal vivo da Roberta Rossi, Andrea Bonioli e Renato Salvetti (T. dei Conciatori, 12-24).
TRILOGIA \ Niente di nuovo sotto il suolo, percorso monografico dedicato alla compagnia DoppioSenso Unico composto dagli ultimi tre spettacoli scritti, diretti e interpretati da Luca Ruocco e Ivan Talarico: La variante E.K, gU.F.O e Operamolla (T. dell’Orologio, 12-17).
TOSCANA
CLAUDIO SANTAMARIA \ Fattore K./L’UOVO Teatro Stabile di Innovazione in collaborazione con Romaeuropa Festival: Claudio Santamaria, Federica Santoro, Marcello Prayer GOSPODIN di Philipp Löhle regia Giorgio Barberio Corsetti (T. Giotto di Vicchio FI, 17).
GESÙ \ Laika di Ascanio Celestini. Un Gesù improbabile che dice di essere stato mandato molte volte nel mondo si confronta coi propri dubbi e le proprie paure. Vive chiuso in un appartamento di qualche periferia. Dalla sua finestra si vede il parcheggio di un supermercato e il barbone che di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni. Con Cristo c’è Pietro che passa gran parte del tempo fuori di casa ad operare concretamente nel mondo: fa la spesa, compra pezzi di ricambio per riparare lo scaldabagno, si arrangia a fare piccoli lavori saltuari per guadagnare qualcosa. Questa volta Cristo non si è incarnato per redimere l’umanità, ma solo per osservarla. Però Dio l’ha fatto nascere cieco e gli ha messo accanto uno dei dodici apostoli come sostegno (T. Alfieri di Castelnuovo Berardenga SI, 14 – T. Puccini di Firenze, 15-16 – T. Roma di Castagneto Carducci LI, 17).
KINKALERI \ Real Good Time, ultima creazione di Kinkaleri, si propone come una pratica coreografica in cui «una griglia rigida di traduzione tra alfabeto e gesto spalanca un immenso luogo stratificato di libertà individuale»: Jacopo Jenna e Marco Mazzoni interagiscono con un sonoro direttamente prodotto dalla scena, captato da sensori e manipolato dal vivo da Francesco Casciaro di Tempo Reale (il Centro di ricerca, produzione e didattica musicale fiorentino fondato da Luciano Berio nel 1987) (spazioK di Prato, 16-17).
NERI MARCORÈ \ Teatro dell’Archivolto presenta Neri Marcorè in QUELLO CHE NON HO liberamente ispirato all’opera di Pier Paolo Pasolini canzoni Fabrizio De André drammaturgia e regia Giorgio Gallione con Giua, Pietro Guarracino, Vieri Sturlini voci e chitarre (T. Guglielmi di Massa, 15-17)
MARIA CASSI \ Doppio appuntamento: Maria Cassi in CREPAPELLE di Maria Cassi e Lucio Diana (T. Moderno di Agliana PT, 16). Maria Cassi, Fabio Picchi DIAVOLACCI, CITTÀ E GIARDINI PARADISO con Marco Poggiolesi alle musiche di scena (e ricco buffet) (T. Excelsior di Reggello FI, 17).
TOSCA \ Tosca X: già il titolo lascia capire che si tratta di una particolare rivisitazione dell’omonima opera di Giacomo Puccini a cura di Monica Casadei della Compagnia Artemis Danza (T. Verdi di Pisa, 14).
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