Dopo le feste le stagioni teatrali ripartono con una serie di accavallamenti per i debutti: tra vip del cinema e scena contemporanea.
#ROMA
10 @ Auditorium Parco della Musica > Nineteen Mantras nasce dal confronto di tre universi artistici: quello musicale di Riccardo Nova, quello visivo di Giorgio Barberio Corsetti e quello corporeo di Shantala Shivalingappa [leggi il tweet], in equilibrio tra due mondi, due visioni e due culture, quella europea e quella indiana. Lo spettacolo è un racconto visionario delle divinità evocate dai Mantra, attraverso episodi delle loro storie mitiche e attraverso il corpo di una danzatrice, di cinque ballerini, di due acrobati, di musicisti indiani e italiani. [fino all’11, il 13 e 14 al Piccolo Teatro Strehler di Milano]
10 @ T. Valle Occupato > Il capitolo VI delle permanenze del Valle Occupato ospita la compagnia calabrese Scena Verticale per una tre giorni di incontri, letture, laboratori, degustazioni e gli spettacoli Italianesi [leggi la recensione] e U Tingiutu [leggi la recensione]. Tra teatro e Calabria. [fino al 12]
10 @ T. Argot > ANTIGONE pietas polifonia elettronica per una resurrezione possibile, PRIMO STUDIO di e con Ilaria Drago. Antigone all’interno della sua caverna, trascina lo spettatore nella condivisione dello stato di paura viscerale di un sepolto vivo. Nell’antro buio Antigone ripercorre le tappe della sua storia, parla con Creonte, prega la madre, poi la sorella, parla a Polinice, affrontando il tema del potere, dei diseredati, degli ultimi, e di una possibile catarsi. [fino al 15]
10 @ T. Ambra alla Garbatella > Gianfranco Berardi presenta IO PROVO A VOLARE ! Omaggio a Domenico Modugno. Uno spettacolo di teatro musicale. Oltre a cantante, attore, cantautore, dalla travolgente forza interpretativa, mister Volare è stato uomo semplice e forte, umile e rivoluzionario, un esempio da seguire fermamente ancorato alla sua origine, alle sue radici meridionali mai rinnegate, anche se spesso confuse e tenute a distanza. [fino al 22]
10 @ Piccolo Eliseo > Per Puglia in scena (Effetto Vendola?) CERCHIO DI GESSO presenta MACBETH NIGHT da William Shakespeare. Regia Simona Gonella. Macbeth Night si svolge tutto in un’unica notte, in un unico luogo. Non il castello di Inverness come centro dell’azione, ma un Night Bar, che è contemporaneamente luogo del riposo dopo la battaglia, luogo delle feste, luogo delle profezie “cantate” da una strega fortemente ambigua, luogo dell’assassinio, luogo del desiderio che porta al fallimento. Luogo delle innocenze violate. [fino al 15]
10 @ T. dell’Orologio > Ennesimo festival/rassegna romana alla prima edizione che poi non vede la seconda (ma spero di sbagliarmi!): Drammaturgie corsare. [fino al 29]
#MILANO
10 @ Spazio Tertulliano > LA DODICESIMA NOTTE WILLIAM SHAKESPEARE (o Come voi volete che sia una commedia), versione di Davide Carnevali. Uno spettacolo di Sandro Mabellini. Due profughi fratelli, Viola e Sebastian, naufragano in Italia: entrambi credono che l’altro sia morto in mare. Sbagliandosi. Si apre così un gioco di intrecci amorosi e travestimenti: Viola, travestita da Cesario, nella speranza di avere notizie del fratello, entra alla corte del duca Orsino come suo servo e pur essendone innamorata, cerca di aiutarlo a conquistare la di lui amata Olivia. Quest’ultima rimane affascinata da questo servitore di Orsino. [fino al 22]
10 @ Piccolo Teatro Grassi > La modestia di Rafael Spregelburd, regia Luca Ronconi, traduzione Manuela Cherubini, con Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi. È colpa mia se la vita mi passa accanto senza vedermi. In questa battuta del personaggio di Anja, è racchiuso il senso de La modestia, di Rafael Spregelburd, argentino, classe 1970, drammaturgo, regista, attore, traduttore. Ispirandosi alla pittura grottesca e visionaria di Hieronymus Bosch, Spregelburd ripensa in teatro la raffigurazione dei sette peccati capitali proposta dall’artista olandese nel ‘500. Per Spregelburd, i vizi contemporanei sono paranoia, stravaganza, caparbietà, stupidità, panico, inappetenza e finta modestia, pericolosissimo vizio che sa di mediocrità. [fino al 5feb]
11 @ T. Franco Parenti > KARENINA – prove aperte di infelicità con Sonia Bergamasco, regia Giuseppe Bertolucci: Anna prima di diventare Karénina. Karénina prima di incontrare Tolstoj. Lo spettacolo non è né un adattamento teatrale, né una rilettura del grande capolavoro russo. Ma un’esplorazione. Un viaggio avvincente e curioso, stimolante e sorprendente, alla scoperta di una Anna Karénina primigenia, personaggio alla ricerca del suo autore, dagli appunti iniziali alla prima pubblicazione di quest’opera, avvenuta nel 1877. [fino al 5feb]
11 @ T. i > Un evento imperdibile: la personale di Teatrino Giullare , la compagnia che ha trovato la sintesi perfetta tra l’utilizzo delle maschere e la drammaturgia contemporanea. Per voi in una settimana Beckett, Pinter [leggi il tweet], Bernhard e Koltès. E scusate se è poco! [fino al 16]
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=pNsK6THdu9A&w=500&h=369]
12 @ T. Salone CRT > Animanera presenta Senza Famiglia. La rivoluzione comincia a casa di Magdalena Barile, regia Aldo Cassano. I primi maestri, buoni o cattivi, sono i nostri genitori. A loro il compito di guidare i primi pensieri, di stabilire per noi cos’è bene, cos’è male. Contestare questi insegnamenti è parte di ogni maturazione: ogni rivoluzione comincia in famiglia. Senza famiglia è la storia tragicomica di una madre, femminista e nostalgica degli anni 70, che fuori tempo massimo decide di recuperare il rapporto con la figlia casalinga sottomessa al marito, già madre a sua volta di due figli adulti ma irrisolti. “Famiglie! Vi odio! Focolari chiusi; porte serrate; geloso possesso della felicità.” André Gide, da I nutrimenti terrestri. [fino al 22]
14 @ T. Verdi > Per IF – FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO DI IMMAGINE E FIGURA va in scena LA SARTA di Gardi Hutter e Michael Vogel. Il suo mondo è il tavolo della sartoria. Sbirciando tra gli occhielli si intravvede la stoffa di mille racconti. Tra bambole di pezza, manichini danzanti e oggetti che si animano magicamente Gardi Hutter cuce la trama dello spettacolo senza risparmiarci sforbiciate e cattiverie. Nella scatola da cucito si aprono abissi e con così tanti rocchetti, perfino il destino può perdere il filo. [fino al 15]
#TOSCANA
13 @ T. Il Moderno – Agliana (PT) > Trans_bio_0001 è una esecuzione sonora performativa controllata da materiali biotici. In generale, i materiali biotici possono essere definiti come prodotti secondari delle necessarie attività vitali degli esseri viventi, come ad esempio il biossido di carbonio derivante dalla respirazione. Ad un livello di complessità più alto, l’attività cerebrale regola un grande numero di processi e funzioni degli esseri viventi più evoluti e si manifesta nella produzione di un tipo particolare di materiale biotico: le onde cerebrali. Esse appaiono come minute variazioni del potenziale elettrico a livello della corteccia cerebrale e possono essere misurate tramite elettrodi opportunamente disposti sullo scalpo dell’esecutore/performer.
13 @ T. San Girolamo – Lucca > 4:48 Psychosis di Sarah Kane con Elena Arvigo. Regia Valentina Calvani. “4:48 Psychosis non è l’ultima lettera di un suicida. Non è follia se, come dice Alda Merini, “la follia è la mancanza di qualcuno d’importante”. 4:48 Psychosis è mancanza, ricerca, desiderio e rifiuto. È quello che succede alla mente di una persona quando crollano le barriere che dividono la realtà dall’immaginazione. È la tenacia di fronte all’irrinunciabilità della speranza sentimentale, il bisogno di far funzionale i rapporti, la fragilità dell’amore”. [VC]
13 @ T. Verdi – Firenze > NAPOLETANGO , il musical latino-napoletano ideato e diretto da GIANCARLO SEPE.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=CHfnDp8q2Ak]
13 @ T. Metastasio – Prato > ELIO GERMANO è THOM PAIN (basato sul niente) di Will Eno. Thom Pain è un antieroe solitario e stralunato, narratore esistenzialista, comico e poeta filosofo, prestigiatore e consigliere-canaglia, confessore, seduttore, ottimista ferito e pessimista speranzoso. Intrappolato in riflessioni apparentemente inconsistenti e sconnesse, ci introduce alla memoria e agli incidenti che l’hanno fatto l’uomo che è. Raccontando di sé, continuamente a metà tra memoria e paura, si abbandona ad altre storie, a barzellette, tenta giochi di prestigio, deviando in apparenza dal filo del suo discorso. [fino al 14]
13 @ T. Manzoni – Pistoia > Debutta COLAZIONE DA TIFFANY di Truman Capote con Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia. Regia Piero Maccarinelli. [fino al 15]
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