Pasqua teatrale

Buona Pasqua teatrale a tutti! (consigli teatrali 21-27 marzo)

Buona Pasqua teatrale a tutti! La settimana pasquale (come ogni anno) è teatralmente un po’ intorpidita, ma presenta appuntamenti interessanti: Animal religion, Vuccirìa Teatro, Dendi_Scalzi_Nardin e molto molto altro.

MILANO

CIRCO \ Dalla Spagna per Focus Genere INDOMADOR di Animal Religion. Una performance che si muove tra teatro, danza e circo contemporaneo. Punta l’attenzione sulle stranezze della routine della nostra vita quotidiana e porta alla luce l’animale nascosto in ognuno di noi. E’ una parodia grottesca dell’uomo moderno e della differenza tra i sessi culturalmente prestabiliti. L’artista in scena svela il suo istinto animale e trasforma il palcoscenico in un “animalarium” fatto di corpi transgenici, acrobazie, uomini-galli, riti di danza. Indomador è un interrogativo sulle relazioni tra umano e animale, tra maschile e femminile. Ma cosa è animale? Cosa è umano? (Zona K, 24-25)

DONNE \ Quello che le donne non dicono scritto e diretto da Fabio Banfo. Con Monica Faggiani e Debora Mancini. Uno spettacolo in cui si ride e si piange, si cantano vecchi successi di Sanremo, dove il rapporto delle donne con gli uomini viene sviscerato in tutte le sue diverse declinazioni: il primo amore, la prima volta, il rapporto con il padre, con le altre donne, le età di passaggio, il matrimonio, la maternità… fino alla fede e al rapporto d’amore con il Cristo. Il tutto in modo poetico e lucido, a volte comico a volte crudele, per raccontare i dolori di tutte le donne attraverso la storia di una sola donna. (T. Libero, 21-26)

EMILY DICKINSON \ Emily no! Liberamente tratto dalla vita e le opere di Emily Dickinson di Milena Costanzo con Milena Costanzo, Alessandra De Santis, Rossana Gay e Alessandro Mor. Emily non vuole uscire dalla sua stanza. Emily non vuole mangiare. Emily non vuole occuparsi di pulizie o vestiti. Emily legge libri che il padre le ha proibito. Emily non vuole dormire e di notte scrive. Emily non vuole morire. Per sempre felice, per sempre giovane, per sempre immortale. (PimOff, fino al 22)

ROMA

ANZIANO \ APPARECCHIO Primo studio di e con Francesca Blancato. Qui si osserva da vicino una solitudine: la vita di un anziano in una casa di riposo. E se pure tutto ha avuto inizio dal ricordo vago di mio nonno Amleto con la sua figuretta magra e sghemba, questo “vecchio” oggi sono soltanto io. Il personaggio vive in attesa che la mamma venga a prenderlo, solo, tra le ombre di altri ospiti, nel ricordo fastidioso del suo compagno di stanza, Mario. Fare le parole crociate, evitare le chiacchiere degli altri, sopravvivere, ricordarsi dove vanno forchetta e coltello, ricordare come si deve apparecchiare per bene, come ci ha insegnato la mamma. Forse, in particolari circostanze emotive, si può continuare ad esistere soltanto apparecchiando la tavola e comunque questo non corrisponderà mai perfettamente ad esistere. (Teatro dell’Orologio, 24-25)

CRISTIANESIMO \ Continuano le repliche di YESUS CHRISTO VOGUE scritto e diretto da Joele Anastasi con Joele Anastasi Enrico Sortino Federica Carruba Toscano. “Riuscite a vedere la mia luce? Siete voi ad aver riposto sul mio capo la corona che indosso. Avete ancora il dono di ammirare nel gesto lento della mia mano che carezza il mio corpo, un motivo in più per essere presenti al mondo? Io e voi vaghiamo come esseri congelati ed è la vostra lotta che eternamente mi riscalda. Così io mi proclamerò ancora una volta dio del mondo.” YESUS CHRISTO VOGUE è un indagine aperta sul cristianesimo e sul rapporto tra finito infinito. YESUS CHRISTO VOGUE racconta del desiderio di autodeterminazione e del mutevole e conflittuale rapporto tra uomo e mondo. YESUS CHRISTO VOGUE incarna il “grande assente”, la divinità 2.0: l’assoluto e il divino lungamente atteso che coincide con l’essere umano stesso. Così, il grande assente adesso è l’uomo, è Yesus Christo Vogue. YESUS CHRISTO VOGUE è il tentativo di descrivere un particolare momento del processo di ricerca spirituale: la crisi. YESUS CHRISTO VOGUE rappresenta un viaggio dentro la continua ricerca spirituale (T. dell’Orologio, fino al 26)

PINOCCHIO \ Carvelli/Cusato in PINOCCHIO vol.1 – Redux di Andrea Carvelli con Anton De Guglielmo e la partecipazione di Francesco Turi, Emilio Barone e Alessandra Chieli regia Matteo Cusato. Adattamento in endecasillabi a rima baciata del libro di Collodi. Diviso in tre parti, questo “vol. 1” affronta la storia così come volle concluderla l’autore in prima scrittura, dove il percorso di Pinocchio, altro non è se non l’attraversamento dell’Erebo, del Regno dei Morti. La trasformazione del burattino in bambino, è vista sotto l’ottica di un vero e proprio incubo dal quale Pinocchio non potrà più svegliarsi. Il suo processo di formazione è una via nella notte, la strada dentro il sonno eterno degli esseri. Una variante al mito di fondazione della morte, dove il corpo (bambino) ha l’inevitabile destino della fine e l’anima (burattino) tutto il tempo dell’immortalità. (T. dell’Orologio, 22-25)

VOYEURISMO \ Zenzero e Tequila di Alessandra Flamini con Mauro Fanoni e Daniele Miglio. Regia di Alessandra Flamini. Per Kaos in Skatola [Nuovo-Voyeurismo-Teatrale]. Hai mai spiato qualcuno? Ti ricordi quando hai rubato quel segreto? E l’ultima volta che hai sbirciato da un buco della serratura? Te lo ricordi? Ora sarete autorizzati a farlo. Solo 23 di voi. Kaos in Skatola. Il teatro, così, non lo hai mai visto (Mr Kaos, 23-24)

TOSCANA

La fantasia
La fantasia

BRUNO MUNARI \ LA FANTASIA un viaggio liberamente ispirato a Bruno Munari di e con Pasquale Scalzi, Francesco Dendi, Edoardo Nardin. Dendi_Scalzi _Nardin è un nuovo ensemble nato appositamente per questo spettacolo: tre giovani artisti dalle esperienze diverse, ma con una convergenza nella ricerca di nuovi linguaggi scenici. Il mondo di Munari e la sua poetica li ha fatti incontrare per intraprendere assieme questa avventura di portare in scena il processo creativo dei lavori dell’artista milanese. La Fantasia nasce dal desiderio di far incontrare questo importantissimo autore con uno dei pochi linguaggi artistici non utilizzati e sperimentati nel suo lavoro: il teatro. Alla base della ricerca c’è stata una profonda analisi del lavoro di Munari, del suo approccio al mondo dell’arte e della didattica ma soprattutto un’analisi del processo creativo che ha dato origine ad ogni suo lavoro. Sulla scena un universo fantastico, dove la realtà può essere ribaltata e dove tutto è possibile: un mondo di oggetti animati in continua trasformazione,  dove il corpo diventa un pennello, la voce uno strumento da scoprire, il testo un lazzo futurista, il disegno un mezzo narrativo, la sfera un personaggio che racconterà storie incredibili. (T di Rifredi di FIRENZE, 23)

CECHOV \ CUORE MATTO dai racconti di Anton Cechov ideazione Elena Bucci con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Gaetano Colella. Nel corso del nostro recente progetto Svenimenti dedicato agli atti unici di Cechov e ad una drammaturgia originale che permettesse a noi e al pubblico di guardare attraverso spiragli e lampi improvvisi il laboratorio dello scrittore, del medico e dell’uomo Anton, abbiamo analizzato anche la grande mole dei racconti e delle lettere e ora continuiamo a lavorare intorno alle relazioni tra i materiali drammaturgici e biografici, intrecciando personaggi e paesaggi, letture e azioni, immagini, parole e musica. L’affettuosa ironia e la penetrazione dello sguardo di Cechov ci permettono di entrare nei luoghi, nelle vicende e nell’animo delle persone come se fossimo presi per mano e immersi nell’atmosfera nella Russia ottocentesca nella quale troviamo differenze e somiglianze ugualmente emozionanti e i primi accenni delle nuove trasformazioni che ci hanno condotto alla contemporaneità, dalla perdita del rispetto della natura, alla mutazione dei paesaggi con la costruzione delle fabbriche. (Castello Pasquini di Castiglioncello LIVORNO, 24)

GUERRA \ WAR NOW! concept e regia Valters Sīlis, Teatro Sotterraneo in scena Matteo Angius, Sara Bonaventura, Claudio Cirri scrittura Valters Sīlis, Daniele Villa (T. Giotto di Borgo San Lorenzo FIRENZE, 23)

LA PASSIONE DI CRISTO \ RBR Dance Company direzione artistica Cristiano Fagioli e Cristina Ledri presenta THE MAN – The Passion of the Christ. In occasione della Settimana Santa, uno spettacolo ispirato al celebre film di Mel Gibson, The Passion of the Christ, con musiche tratte dalla colonna sonora dell’opera cinematografica, che vuole coinvolgere totalmente lo spettatore con una profonda riflessione sulla vita di Gesù, sulla passione, sulla sofferenza e sull’immensità nel dolore, ma soprattutto sull’amore infinito per l’uomo, sulla redenzione, sulla speranza nel credo e nel futuro dell’umanità. Il dramma della passione è reso con estrema intensità grazie a momenti tanto spettacolari quanto delicati, mediante un uso calibrato delle luci e un vigoroso ritmo scenico, in una perfetta sintonia dell’arte del balletto con il senso religioso e mistico del dramma della Crocifissione e morte di Cristo. Veri illusionisti della danza italiana, la RBR è una compagnia dallo stile unico capace di evocare atmosfere oniriche, fantasiose, ipnotiche, facendo interagire i danzatori con costumi, oggetti, giochi di luce e proiezioni. In questa nuova produzione, coreografata con intuitiva genialità dai due direttori artistici, daranno vita a scene salienti, toccanti, piene di forza e enfasi, di grande impatto emotivo. (T. Verdi di PISA, 24)

MORTE \ Per TEATRI DI CONFINE Teatro dei Gordi/TIEFFE Teatro Milano in SULLA MORTE, SENZA ESAGERARE di e con Claudia Caldarano, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza regia Riccardo Pippa scene, maschere e costumi Ilaria Ariemme disegno luci Giuliano Bottacin (Centro artistico Il Grattacielo di LIVORNO, 24)

STAZIONE \ Gli Omini in CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO di e con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini, Luca Zacchini (T. Capodaglio di Castelfranco Piandiscò AREZZO, 24)

Simone Pacini

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marzo, 2024

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