Luglio: la Compagnia della Fortezza conclude il Progetto Naturae

Dall’11 al 17 luglio 2022 (ore 16) la Compagnia della Fortezza presenta in prima nazionale, nella Fortezza Medicea/Carcere di Volterra, luogo che ha dato vita alle utopie realizzate della Compagnia, Naturae – La valle della Permanenza, con la drammaturgia e la regia di Armando Punzo (prenotazioni entro il 28 giugno sul sito). Lo spettacolo è il risultato di un lungo lavoro di ricerca artistica, durato otto anni, iniziato nel 2015 con il primo spettacolo Shakespeare know well e poi continuato con Dopo la Tempesta (2016), Le Parole Lievi (2017), Beatitudo e Le Rovine Circolari (2018), NATURAE ouverture (2019), NATURAE la vita mancata e NATURAE la valle dell’innocenza (2020), NATURAE la valle dell’annientamento” (2021), per poi arrivare al suo ultimo atto, raggiungendo la più difficile delle valli, quella della Permanenza.

Il nuovo lavoro della compagnia, dopo il debutto nel Carcere di Volterra, sarà seguito da un evento site specific nella Salina Locatelli di Volterra (24 luglio). Lo stesso lavoro si scomporrà per diventare la trama figurativa e stilistica del grande spettacolo del Teatro del Silenzio di Lajatico (28 luglio). In programma anche la versione site specific di Beatitudo nell’anfiteatro Triangolo Verde di Peccioli (21 luglio).

Il Progetto Naturae 2022, progetto speciale per Volterra Prima Città Toscana della Cultura 2022, ha la direzione artistica di Armando Punzo e la cura e direzione organizzativa Cinzia de Felice. Il progetto è legato come sempre a quanto la forza dell’atto artistico e la continua ricerca del superamento dei limiti del Teatro della Fortezza, riescono a generare e a riverberare all’esterno, un percorso visionario e composito, che prevede insieme agli spettacoli, masterclass, mostre, installazioni, incontri e approfondimenti.

foto: Stefano Vaja

Negli ultimi otto anni il lavoro della Compagnia della Fortezza, spiega Armando Punzo, è stato guidato dalla ricerca dell’ordine e della bellezza nella natura umana. Senza alcuna volontà iniziale sono emerse una narrazione e una visione dell’uomo che ci hanno fatto scegliere di riscrivere l’opera di Shakespeare per sconfessare una superstizione che vede l’uomo ripetersi all’infinito sempre uguale a sé stesso, senza alcuna possibilità di cambiamento. In questo lungo viaggio di auto-formazione, due figure, Lui e Il Bambino, sono diventate protagoniste di una nuova visione che ha spazzato via i fondamenti intoccabili della filosofia esistenziale dell’Occidente, per la quale a partire dal ‘900 sembrava non essere più possibile sognare un nuovo uomo e un nuovo mondo. L’accettazione della nostra esistenza e della nostra natura umana, per come è stata descritta da Shakespeare, dal canone occidentale e dai suoi innumerevoli epigoni (e dalla politica) sembrava essere diventato un muro insormontabile, un recinto dal quale non era più possibile uscire, se non pagando il prezzo di essere emarginati e considerati inconcludenti utopisti e illusi. Dopo la Tempesta è stato il primo capitolo di questa saga, che ha visto Lui e Il Bambino lasciarsi alle spalle quell’affresco chiuso su sé stesso, quello stadio primordiale dell’umanità, per andare, anche con timore, verso un ignoto tutto da scoprire. L’incontro con l’opera di Borges ha poi suggerito un grado di intelligenza ed evoluzione umana superiore: la sua scrittura non indugiava sulla copia dell’esistente, ma richiedeva uno sforzo consapevole e un lavoro da compiere per affrancarsi da sé stessi e lanciarsi oltre lo steccato dei nostri limiti e della cultura attuale della paura e della morte. Così è nato Beatitudo.

Naturae-La valle della Permanenza è l’ultimo capitolo, è la rivelazione, la riscoperta in noi di qualità dimenticate, negate, soppresse. È frutto della contro-scrittura che si è generata in questi otto anni, come un filtrato luminoso che si opponeva alla mancanza di luce e speranza che avevamo riscontrato in noi e negli altri. Quelle qualità hanno preso forma di entità simboliche concrete, stilizzazioni, che permettono al nostro protagonista, una volta ritrovato lo sguardo puro dell’innocenza rappresentato dal bambino, di stabilire una diversa relazione col mondo. Ci siamo resi conto che l’evoluzione umana è in essere, sempre, ed è questa che bisogna alimentare. Non possiamo credere di essere arrivati alla fine della Storia, è innaturale e non serve a migliorare la nostra esistenza, le relazioni tra gli uomini, una diversa idea di comunità fatta di persone sensibili e il futuro della nostra terra. L’homo sapiens è solo una fase, dobbiamo lavorare per guadagnarci l’homo felix, dobbiamo far crescere in noi la ricerca della libertà, dell’amore, della felicità. Dobbiamo ricominciare a sognare un nuovo uomo e imporlo alla realtà.

Spesso la realtà annulla l’immaginazione, la fantasia, le proprie aspettative, la realizzazione di un progetto di esistenza con cui l’uomo si identifica. Ma ci sono persone che costruiscono, per reazione che potremmo definire rivoluzionaria, scenari fantastici di realtà possibili in situazioni assolutamente impossibili. Su queste basi si fonda il Progetto Naturae 2022, che offre la possibilità di vedere la messa in scena di spettacoli anche storici della Compagnia della Fortezza, che hanno rappresentato i momenti salienti di un lungo percorso di ricerca artistica, in alcuni dei siti più unici del territorio come il Carcere di Volterra, la Salina di Volterra, il Triangolo Verde Peccioli, e il Teatro del Silenzio di Lajatico. Le repliche degli spettacoli sono immaginate come dei quadri ambientati in 4 tra i luoghi più unici e simbolici del territorio. Messe in scena di racconti laici e sacri al tempo stesso, che in ambientazioni suggestive e insolite fanno visualizzare ed emergere la straordinarietà e l’unicità della loro esperienza artistica ed umana.

Seguendo il tema della rigenerazione umana a cui si è ispirato tutto il percorso di candidatura di Volterra a Capitale Italiana della Cultura, consolidatosi poi nel riconoscimento regionale di Volterra Prima Città Toscana della Cultura, si vuole ribadire l’importanza, a partire dall’esperienza della Compagnia della Fortezza, di un’umanità che perseguendo ciò che era apparentemente impossibile, con le sue utopie realizzate, ha di fatto cambiato il corso delle cose.

Il nuovo lavoro della Fortezza NATURAE – la valle della permanenza, è in scena in un evento site specific, nella grande fabbrica Salina Locatelli di Volterra stabilimento industriale tuttora in funzione, opera di architettura moderna dell’architetto Pier Luigi Nervi. Spazio perfetto per un dialogo tra arte e materia, la Salina torna così ad essere di nuovo palcoscenico del lavoro della Compagnia della Fortezza in un momento di creazione unico ed irripetibile (Salina Locatelli – Saline di Volterra 24 luglio 18.30 e ore 21.30).

L’Anfiteatro del Triangolo Verde di Peccioli / Festival 11 Lune diventa la scenografia naturale per lo spettacolo Beatitudo della Compagnia della Fortezza, drammaturgia e regia di Armando Punzo. L’Anfiteatro Triangolo Verde prende le sembianze di in un antico tempio circolare totalmente invaso di acqua e diventando così parte integrante dello spettacolo, dando luogo ad immagini e scene che resteranno nella storia di uno dei teatri all’aperto più unici al mondo. Un’opera concepita, spiega Cinzia de Felice, come un grandissimo evento site specific che prende forma nell’Anfiteatro Triangolo Verde, dove una delle più grandi discariche della Regione Toscana è stata trasformata in un luogo di bellezza e di cultura diventando un modello di rigenerazione, resilienza e sostenibilità. Così lo spettacolo nelle parole del regista: La biblioteca, il labirinto, l’infinito, lo specchio, il giardino dei sentieri che si biforcano, le rovine circolari sono i protagonisti principali del mondo di Borges, il seme delle sue più profonde riflessioni, i luoghi di un’altra vita, circostanze innaturali che sospendono il tempo e donano un profondo senso di inadeguatezza… “Voleva sognare un uomo, sognarlo con minuziosa interezza, e imporlo alla realtà”, mi sembra il compito che si è dato la Fortezza per trent’anni…” (Anfiteatro del Triangolo Verde di Peccioli / Festival11Lune  21 luglio ore 21.30, info qui).

Armando Punzo e la Compagnia della Fortezza sono ospiti del Teatro del Silenzio di Lajatico nel grande concerto di Andrea Bocelli, altro luogo significativo e ricco di fascino arcano (28 luglio ore 20.00, info qui).

I costumi degli spettacoli della Compagnia della Fortezza sono i protagonisti di Effimera frammenti di sogni, mostra installativa di costumi e oggetti di scena di Emanuela Dall’Aglio, costumista storica della Fortezza, nell’ambito della rassegna d’arte contemporanea Artinsolite, regia Alberto Bartalini, cura Cinzia de Felice, sonorizzazione Andrea Salvadori. Un viaggio nell’immaginario poetico, onirico e sorprendente della Compagnia della Fortezza, raccontato attraverso alcuni tra i suoi costumi più belli realizzati dalla costumista Emanuela Dall’Aglio. La loro creazione avviene nel laboratorio umano e anche di sperimentazione materiale, creativa e poetica che è il carcere di Volterra dove, in una piccola sartoria che viene appositamente allestita ogni anno in due celle adiacenti in prossimità del debutto, i costumi sono realizzati e cuciti con il lavoro di tante mani che, istruite e guidate sapientemente dalla Dall’Aglio, creano sorprendenti opere d’arte che regalano gioia allo sguardo e sostegno poetico alla drammaturgia dello spettacolo. (Lajatico – Sala Consiliare del Palazzo Comunale – da luglio a settembre 2022).

Naturae – la Compagnia della Fortezza nella Salina di Volterra è il titolo dell’installazione fotografica dedicata a Naturae, La valle dell’innocenza – grande evento site specific della Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo, presentato nell’agosto 2020 nella Salina Locatelli di Saline di Volterra, come atto finale del progetto triennale #TRENTANNIDIFORTEZZA, narrato in una installazione fotografica collettiva con oltre 100 immagini. Regia Alberto Bartalini, cura Cinzia de Felice, foto di Stefano Vaja, Mauro Fanfani, Nico Rossi, Marco Mario Gino Eugenio Marzi, Cinzia de Felice, nell’ambito della rassegna d’arte contemporanea Artinsolite. (Lajatico – Centro storico – da luglio 2022 a giugno 2023).

Come da tradizione, si svolge (dal 6 al 15 luglio, Fortezza Medicea Carcere di Volterra) la Masterclass di Alta Specializzazione con la Compagnia della Fortezza, nell’ambito della V edizione del progetto Per Aspera ad Astra, sostenuto da ACRI-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa e da una rete di undici Fondazioni di origine bancaria: un’opportunità unica per 30 operatori che svolgono, o sono interessati a svolgere, un’attività artistico-culturale o che sono interessati alle pratiche teatrali in carcere. La masterclass permetterà ai partecipanti di conoscere e condividere la metodologia messa a punto in oltre trent’anni di lavoro all’interno del carcere di Volterra, interagendo con tutti i settori e le maestranze coinvolti nella realizzazione dello spettacolo (recitazione, rielaborazione drammaturgica; coreografia; scenografia e scenotecnica; costumi e sartoria; trucchi di scena; fonica e sound engineering). I partecipanti, così, saranno immediatamente consapevoli di quali sono le potenzialità che le esperienze di teatro in carcere possono arrivare ad esprimere (info e iscrizioni qui).

Momento di approfondimento e confronto con l’incontro presentazione del progetto Progetto Per aspera ad astra, come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza – V edizione. Insieme a Giorgio Righetti Direttore di Acri, Armando Punzo direttore artistico della Compagnia della Fortezza, Roberto Pepi Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, saranno presenti i rappresentanti delle Fondazioni e delle associazioni partner (Centro studi Santa Maria Maddalena – Volterra – 15 luglio ore 18.30).

Durante le attività estive del PROGETTO NATURAE 2022, è inoltre possibile visitare la sede dell’Archivio Storico della Compagnia della Fortezza, inaugurato lo scorso anno nella prestigiosa sede della Biblioteca Comunale di Volterra. Durante le visite sarà visibile la video installazione Dentro la storia di Stefano Vaja, fotografo storico della Compagnia della Fortezza, che racconta in centinaia di immagini di scena, dietro le quinte e di vita vissuta, durante gli oltre 30 anni di vita, la vera storia di una delle più uniche e sorprendenti compagnie teatrali esistenti al mondo. L’archivio è visitabile su prenotazione (sede dell’Archivio Storico della Compagnia della Fortezza Biblioteca Guarnacci – Volterra dall’11 al 31 luglio dalle 9.30 alle 18.00, viste su prenotazione info@compagniadellafortezza.org).

Simone Pacini

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