Cristina Parku: online il terzo videoritratto di Performing Italy #2

Con sette nuovi videoritratti di artisti dal background migratorio nel teatro contemporaneo italiano, torna Performing Italy. Sul canale Vimeo dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra sarà possibile conoscere i nuovi artisti, con cadenza settimanale, uno per settimana: abbiamo cominciato con Alberto Boubakar Malanchino e con Deniz  Özdoğan. Dopo Cristina Parku ci attendono Omar Elerian (25 maggio), Nalini Vidoolah Mootoosamy (1 giugno), Kalua Rodriguez (8 giugno), Rabii Brahim (15 giugno). Nel 2021, i video della prima edizione sono approdati su RAI 5 nell’ambito della Maratona Teatrale Next Generation dedicata alle nuove generazioni del teatro. I filmati sono in italiano e in inglese. Le interviste sono state filmate da Nicola Giordanella e sottotitolate da Corina Gabualdi. Ha collaborato al progetto Nicola Locatelli.

Il progetto, commissionato dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra è prodotto da Suq Genova Festival e Teatro, che da oltre vent’anni esplora e diffonde i valori della multiculturalità e dell’inclusione. I partner di questa iniziativa sono la University of Kent di Canterbury, UK, con il suo European Theatre Research Network e il portale Ateatro.it. È curato da Margherita Laera, docente di storia del teatro alla University of Kent,in collaborazione con Alberto Lasso e Carla Peirolero,direttrice artistica del Festival e della Compagnia del Suq, e Oliviero Ponte di Pino, autore, giornalista e docente all’Accademia di Brera di Milano.

In ciascun videoritratto gli artisti parlano del proprio teatro, dei propri percorsi formativi e di progetti recenti e futuri, mentre scorrono le immagini di repertorio dei loro spettacoli più significativi. L’obiettivo dell’iniziativa è affrontare uno degli aspetti più importanti eppure meno indagati della scena contemporanea: gli effetti dell’immigrazione sulla società e sul teatro italiano. Sui palchi e dietro le quinte ci sono sempre più artisti con un passato migratorio di prima, seconda o anche terza generazione, che arricchiscono il panorama italiano con storie, linguaggi ed echi provenienti da continenti quali l’Asia, le Americhe e l’Africa. Spesso nati e/o cresciuti in Italia da genitori migranti o famiglie miste, gli artisti selezionati da Performing Italy rappresentano una generazione che incarna incroci culturali attraverso i quali l’identità italiana viene riscritta e ampliata.

Delle loro voci, così potenti e portatrici di cambiamento, c’è ancora scarsa consapevolezza, nonostante l’Italia sia il secondo Paese d’Europa per numero di stranieri residenti (5,3 milioni al 1 gennaio 2019, di cui 3,7 milioni extraeuropei, fonte Eurostat). I sette protagonisti di Performing Italy offrono l’opportunità di osservare da vicino l’Italia che sta cambiando e di indagare il tema dell’italianità nel XXI secolo.

Cristina Parku si diploma al Teatro Stabile di Torino e frequenta la Scuola di Teatro Fondamenta. Nel 2021 prende parte al film L’Afide e la Formica per la regia di M. Vitale; per la TV è interprete di Petra – Seconda Stagione regia di M. S. Tognazzi e nel 2018 partecipa a Italia poeti e navigatori prodotto da Cyrano New Media per RAI Cultura. A teatro recita in Sogno di una notte di mezza estate di Valerio Binasco (2021/22); Le allegre comari di Windsor, regia di Serena Sinigaglia (2021); Sherpa, regia di Giorgina Pi (2021); Risveglio di Primavera, regia di Gabriele Vacis (2021); Switch the Light Off al Teatro Stabile Torino, regia di Fausto Paravidino (2019); Amleto, regia di V. Binasco (2019); O di uno o di nessuno, regia di Claudio Trionfi (2018); Tango delle ore piccole, regia di Paola Maffioletti (2018); Scampoli di giallo, regia di Patrizia Britti (2017); Maleficent – Il Musical, regia di Christian Maria Parisi (2016). Va citata anche la partecipazione al Cortometraggio Cosa vedi, per la regia di F. Mollo nel 2016.

La rassegna anticipa i temi del 24° SUQ Festival di Genova, che si terrà dal 17 al 26 giugno al Porto Antico, con un programma che ha per cuore la rassegna Teatro del Dialogo, ma che si estende a concerti, incontri, buone pratiche per l’ambiente, cucine dal mondo, workshop per tutte le età e un bazar dei popoli unico in Italia.

Simone Pacini

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marzo, 2024

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