Questa settimana puoi gustarti Filippo Timi, Arturo Cirillo, i Maniaci d’Amore, Cuocolo Bosetti, Rezza Mastrella e se ti pare poco c’è dell’altro.. qual’è la tua parola chiave?
MILANO
ARTURO CIRILLO \ MILVIA MARIGLIANO e ARTURO CIRILLO (anche regista) in CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? di Edward Albee. Martha e George sono una coppia di mezza età che ha invitato a casa Honey e Nick, due giovani sposi che hanno appena conosciuto. In un vorticoso crescendo di dialoghi serrati, con la complicità della notte e dell’alcool, il quartetto si addentra in una sorta di gioco della verità che svela le reciproche fragilità individuali e di coppia. Il risultato della serata è un gioco al massacro, una sfida collettiva alla distruzione di sé e degli altri, che rende ogni personaggio, allo stesso tempo, vittima e carnefice (T. Menotti, 2-6).
CASA \ PARASSITI FOTONICI di Philip Ridley con Tommaso Amadio, Federica Castellini, Elisabetta Torlasco regia Bruno Fornasari. Fino a che punto potrebbe spingersi una giovane coppia, in attesa di un figlio, per riuscire a garantirsi la casa dei propri sogni? Mentre Ollie e Jill vi raccontano la loro storia, sarete proiettati in una sorta di patto faustiano, dove a far da vittima, non sarà soltanto la loro coscienza (T. Filodrammatici, fino al 7feb).
ELEZIONI \ THE QUIRINAL Il Talent Show per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. È tempo di elezioni, di campagna elettorale e di candidati. È tempo di un nuovo sistema elettorale, più democratico, più comprensibile, forse meno competente ma più…mediatico. Insomma un TALENT SHOW! Si aprono le porte del “paradiso” per tutti, la politica e la “casta” si schiudono all’uomo comune. E Mario, l’uomo comune, viene travolto dagli eventi che corrono più veloce di lui. E così il nostro eroe si ritrova, suo malgrado, a rincorrere la carica di Presidente della Repubblica, in un sistema elettorale del tutto nuovo, forse un po’ assurdo, sicuramente feroce e molto molto Pop ma che ha, a guardarlo meglio, qualche inquietante somiglianza… Una commedia divertente e sfrontata sulla politica dell’immagine e sulla cultura mediatica in Italia, uno spettacolo in cui si ride molto, ma “si ride amaro”. Di Lia Tomatis, regia Alberto Oliva (T. Spazio Tertulliano, 3-7).
EVITA \ Debora Virello e Susanna Baccari, rispettivamente autrice/interprete e regista dello spettacolo A Parole – Cosa saresti disposto fare pur di non scomparire?, ci raccontano la storia di María Estela Martínez Cartas, detta Isabelita. Se la seconda moglie del generale Juan Domingo Perón, Evita, è passata alla storia come “Capo Spirituale della Nazione Argentina”, la sua terza moglie Isabel di fatto ne è stata la Presidentessa. Due figure femminili molto simili tra loro per estrazione sociale e percorsi di vita: dalle umili origini, alla ricerca del successo; il matrimonio con Perón e l’ascesa in politica. Due donne i cui destini si intrecceranno indissolubilmente.Uno spettacolo che è un documentario emotivo, il racconto di una vicenda umana, la storia di una donna e del suo desiderio di essere amata. Isabelita fragile, bestiale e spudorata, innamorata, glaciale e spietata. Uno spettacolo delicato e profondo che parla di donne alle donne e non solo (La Cavallerizza, 2-7).
FEMMINILITÀ \ Doppio spettacolo: ARIE DI CARTA (Carpaneto e Petito) e LETIZIA FOREVER (Teatrino Controverso). Punto di contatto fra i due lavori è il tema della femminilità che viene qui raccontata attraverso linguaggi e strumenti differenti. In Arie di carta due personaggi Femminili senza tempo ci riportano con evocazioni sonore, gestuali e di immagine a sfumature, colori ed emozioni in cui tutti ci possiamo riconoscere. Una sottile vena ironica, in un passaggio continuo di stati d’animo, fanno vivere queste due donne come se venissero dalla terra per fondersi con i luoghi intrisi di storie di gente comune e al tempo stesso straordinarie. Con Letizia Forever, Rosario Palazzolo ci racconta la storia di una donna con barba intelligente e sgrammaticata (interpretata da Salvatore Nocera). Letizia è un nonsense, un’allegra caricatura dei ‘fabulosi anni ‘80’, un travestimento fisico e drammaturgico che fa emergere un’esistenza fatta di soprusi ed ignoranza, una riflessione ‘altra’ sulla tematica del femminicidio (T. della Contraddizione, 4-7).
FILIPPO TIMI \ Filippo Timi fa Ibsen diretto da Andrée Ruth Shammah: Una casa di bambola di Henrik Ibsen traduzione, adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah con Filippo Timi, Marina Rocco, nel ruolo di Nora, con la partecipazione di Mariella Valentini e con Andrea Soffiantini, Marco De Bella, Angelica Gavinelli, Elena Orsini, Paola Senatore. Il motivo per il quale Casa di bambola viene continuamente rappresentato in tutto il mondo (perfino in Cina), dipende dal suo tema centrale, interessante per tutti, sempre attuale perchè universale: il confronto tra l’identità maschile e quella femminile. Se si analizza senza pregiudizi il testo, senza dare per scontato che Nora stia dicendo la verità quando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola, e ci si lascia trasportare dalla complessità della trama, anche solo per la semplice curiosità di sapere come va a finire, si capisce molto chiaramente che non è lei la vittima, anzi, è lei che regge i fili e che manipola il marito Torvald, obbligandolo ad interpretare ruoli diversi (T. Franco Parenti, fino al 24).
ROMA
BRUTTEZZA \ LA VITA ACCANTO di Mariapia Veladiano, adattamento teatrale di Maura Del Serra. Protagonista è Monica Menchi. La regia è di Cristina Pezzoli. Se non ci fossero specchi, resterebbero gli occhi a dire ad una donna brutta che è brutta. Gli occhi degli altri sono uno specchio. Sono il giudice che decreta se esistiamo o no. Se siamo belli o brutti. Possiamo ignorare il giudizio, cercare di esserne indipendenti, ma tutti desideriamo che qualcuno nel mondo si accorga e guardi la nostra bellezza. La riconosca. Non essere guardati equivale a non essere amati. Crescere storti, rinchiusi, evitati dallo sguardo degli altri, provoca dolore. Ma la possibilità di trasformare il dolore, genera a volte, una nuova inaspettata bellezza. La bellezza della musica, della poesia, la bellezza che sta nelle mani di questa bambina brutta. L’atto scandaloso di una bellezza che ha bisogno di orecchie e di anima per essere vista più che di occhi (T. dei Conciatori, 2-7).
MANIACI D’AMORE \ Nell’ambito dei percorsi monografici della stagione Cambiamento Reale 2015 – 2016 continua la Trilogia del Gioco, della compagnia Maniaci d’Amore con gli spettacoli Biografia della peste e Morsi a vuoto (T. dell’Orologio, 2-7feb).
MARIA CALLAS \ Siddhartha Prestinari in VISSI PER MARIA La vera storia di Maria Callas narrata dalla governante Bruna di Roberto D’Alessandro regia Ilza Prestinari. Un intenso monologo e un’interpretazione unica per un omaggio alla grande cantante lirica la cui memoria viene ripercorsa nel commovente racconto della fedele cameriera Bruna che le fu accanto fino agli ultimi giorni di vita (T. di Documenti, 6-7).
NEIL LABUTE \ Some Girl(s) di Neil LaBute regia Marcello Cotugno. Commedia brillante e di successo scritta nel 2005 dal drammaturgo statunitense che nel 2013 diventa un lungometraggio cinematografico, Some Girl(s) arriva a Roma con Gabriele Russo protagonista. Guy, scrittore quarantenne alla vigilia delle nozze, sente la necessità di fare ordine nel proprio passato, di spiegarsi con tutte le ragazze con cui ha avuto delle storie d’amore e che ha puntualmente lasciato e deluso. Decide così di mettersi in cerca delle sue ex fidanzate per provare a sistemare “il casino che ha combinato nella sua vita sentimentale lungo la strada verso la maturità” (Piccolo Eliseo, 27-14feb).
PIRANDELLO \ 2 MA NON 2 O DI UNO O DI NESSUNO dalla novella di Pirandello regia Marinella Anaclerio. Pirandello in persona, nel suo studio, tra il serio ed il faceto c’invita a giudicare il suo modo di trattare i personaggi che ogni domenica, a suo dire, si presentano ad udienza da lui, prendendo ad esempio il caso del giorno. Due Uomini ed una donna, fin qui niente di originale. Ma che succede se i due uomini sono amici e concordi? E se la donna rimane incinta e candidamente ammette di non sapere di chi? E se lei muore mettendo al mondo il bambino? Due padri? Due zii? Cos’è la paternità? E cos’è l’amicizia? E quanti amori non hanno altra natura che quella mimètica? Un Pirandello brillante e dichiaratamente femminista, una piéce piena di colpi di scena che mette lo spettatore in continuo stato interrogativo, passando dalla commedia filosofica alla farsa dopo aver sfiorato la tragedia (T. Brancaccino, fino al 7feb)
TEATRODANZA \ La Compagnia Matroos in scena con Chorisia, con Lisa Rosamilia e le musiche dal vivo di Giada Bernardini. Un essere impolverato, silente, gli occhi bendati dai propri capelli, fatica a respirare. Alle sue spalle una cornice di finestre, punto di confine tra il dentro e il fuori. Ascesa e discesa, Chorisia è il racconto di un viaggio dal mondo di sopra, dove vive l’essere esterno che tutti possiamo vedere, alla creatura interiore che risiede nell’invisibile. Un dualismo in apparente opposizione, delineato da un reticolo di finestre, metafora del passaggio tra dentro e fuori, chiusura e apertura, rifugio o gabbia, rifiuto e accettazione (T. Studio Uno, 4-7).
TOSCANA
CUOCOLO BOSETTI \ A spasso con Il Funaro e The Walk, per 20 spettatori alla volta, nelle strade di Pistoia. Il pubblico riceverà i dettagli di un appuntamento e sarà dotato di cuffie. L’incontro avverrà in una piazza della città recentemente nominata Capitale italiana della Cultura 2017, alla luce della sera, e le persone da lì, saranno invitate a camminare, guidate da una voce, da un’attrice e da una storia. Mettersi in cammino significa da sempre un rivolgimento verso se stessi e il proprio mondo, camminare è una modalità del pensiero, è un pensiero pratico. È un triplo movimento: non farci mettere fretta, accogliere il mondo, non dimenticarci di noi strada facendo. Il racconto parte dalla perdita di un caro amico di Renato Cuocolo e Roberta Bosetti e dalla loro reazione a questo avvenimento. Una storia di tutti, che comincia e ricomincia e invoca l’onirico per dare allo spettatore la possibilità di attraversare il confine del dolore. The Walk è una storia di limiti e della loro erosione, che esplora la linea che demarca la pratica artistica dalla vita quotidiana. Per farlo usa uno spazio a metà tra l’interiorità dei sentimenti che nasceranno dal racconto e la fisicità del movimento (per le strade di PISTOIA, 4-6).
DANZA E SCULTURA \ KAOS Balletto di Firenze in DAL PROFONDO DEL CUORE coreografie Paolo Arcangeli, Roberto Sartori, Christian Fara (T. del Popolo di Rapolano Terme SIENA).
INFERNO \ Compagnia Lombardi Tiezzi presenta Sandro Lombardi e David Riondino in INFERNO NOVECENTO progetto Divina Commedia 1, uno spettacolo di Federico Tiezzi (T. Signorelli di Cortona AREZZO, 2 – T. Capodaglio di Castelfranco Piandiscò AREZZO, 5 – T. Persio Flacco di Volterra PISA, 6).
INTERVISTE IMPOSSIBILI \ Prosegue I LUMI DEL GRANDUCA Interviste impossibili con quattro personaggi della storia un progetto di inQuanto Teatro in collaborazione con MaxBalletAcademy. Questa settimana Wolfgang Amadeus Mozart e Maria Antonietta. Le interviste finali saranno a tempo di minuetto, quando i piccoli allievi della Scuola del Teatro di Rifredi by Max Ballet Academy e l’attrice della compagnia inQuanto teatro Floor Robert porteranno sul palco Wolfgang Amadeus Mozart e Maria Antonietta, regina di Francia. Il primo incontrò da bambino il Granduca e da questi sperava di essere assunto come musicista di corte, la seconda era sorella di Pietro Leopoldo, che tentò di salvarla senza successo dalla ghigliottina ideando la sfortunata fuga di Varenne (T. di Rifredi di FIRENZE, 6).
REZZA MASTRELLA \ Antonio Rezza, Flavia Mastrella in PITECUS di Antonio Rezza, Flavia Mastrella, quadri di scena Flavia Mastrella (T. dei Coraggiosi di Pomarance PISA, 6).
VIRGILIO SIENI \ Virgilio Sieni/Accademia sull’arte del gesto presenta QUADRI DALLA PASSIONE ideazione e coreografia Virgilio Sieni assistenti alla coreografia Chelo Zoppi, Asia Pucci musica Naomi Berrill – eseguita dal vivo dall’autrice (T. Goldoni di LIVORNO, 3).
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