Oltre le Nuvole: aperta la call per testi teatrali sulla montagna

C’è tempo fino al 15 febbraio per partecipare al concorso Oltre le Nuvole che premierà un testo teatrale inedito sulla montagna. Ne ho parlato con Giovanni Lessio, presidente del Teatro Verdi di Pordenone, che promuove l’iniziativa.

Simone Pacini: Il Teatro Verdi di Pordenone, nell’anno del suo centenario, consolida il suo rapporto con la montagna. Nel 2022 si era tenuta nelle valli pordenonesi la rassegna estiva “Il Verdi in montagna” con una serie di eventi site specific e il patrocinio di CAI Pordenone (foto in evidenza). Quest’anno l’esperienza si consolida, con la creazione della prima edizione del Premio “Oltre le Nuvole” per testi teatrali inediti sulla montagna, che vede il CAI Nazionale come promotore insieme al Verdi. Come nasce e si sviluppa questo “upgrade”?

Giovanni Lessio: Il tema dell’abbandono delle Terre Alte è ormai da tempo al centro di importanti riflessioni che si focalizzano sulla drammaticità del fenomeno per le sue ripercussioni sociali e ambientali. Anche le vallate del pordenonese registrano dati via via sempre più allarmanti sullo spopolamento e sui tanti disagi che questo comporta. La montagna va vissuta e non solo fruita ed è perciò indispensabile che tutti diano il loro contributo per salvaguardare la vita, il lavoro e la cultura di montagna. Siamo il primo teatro che lancia un progetto con l’obiettivo ambizioso di creare nel medio periodo un vero e proprio festival di prosa sui temi che in montagna raggiungono il loro apice. Si pensi ad esempio agli effetti del cambiamento climatico.

Giovanni Lessio, presidente del Teatro Verdi di Pordenone

SP: Da qualche anno il teatro nel paesaggio sta riempiendo sempre di più i cartelloni di festival e stagioni teatrali. Sicuramente c’è una voglia di natura stimolata anche dalla crisi pandemica e dalla sempre maggiore attenzione al cambiamento climatico. Ma c’è di più? Secondo lei, cos’altro spinge artisti e spettatori a uscire dai teatri e incontrarsi “en plein air”?

GL: Sicuramente la pandemia ha fatto riscoprire quanto la natura ed il rapporto diretto e consapevole con essa sia di fondamentale importanza per l’equilibrio psico-fisico di tutti noi. Non è quindi strano che si si voglia incontrare e socializzare in ambienti naturali che arricchiscono la narrazione e l’espressione artistica. Anche il Verdi di Pordenone ha ritenuto che il teatro potesse uscire dal teatro e la risposta che abbiamo ottenuto dal pubblico ci ha fatto capire che la scelta è giusta.

SP: Qualche anno fa ho scritto un libro, “Il teatro sulla Francigena”, che raccontava un’esperienza di laboratorio teatrale in cammino, percorrendo un pezzo della celebre via. Oltre alla drammaturgia, quali potrebbero essere secondo lei altre possibilità nel rapporto fra cammini, montagna e teatro?

GL: I “cammini”, sono la risposta non solo alla voglia di scoprire con “lentezza” ambienti di rara bellezza e di grande fascino ma anche di ritrovare sé stessi e nel contempo di valorizzare il rapporto con gli altri compagni di viaggio e con chi s’incontra lungo l’itinerario. Nascono suggestioni, ricordi, esperienze, e tanta voglia di raccontare e raccontarsi. Chi meglio del teatro può raccogliere, trasformare e rilanciare tutto ciò?    

SP: Al testo vincitore andranno tremila euro e la possibilità di una mise en espace. Questo testo dovrà affrontare tematiche legate alla valorizzazione della montagna in relazione alla salvaguardia dell’ambiente, della natura, con particolare riferimento a: ecologia, spopolamento/ripopolamento, progetti di rigenerazione del paesaggio naturale e di insediamenti umani, fonti di energia rinnovabili, turismo sostenibile, frequentazione, storia e tradizioni legate alla montagna. C’è qualcosa in particolare che si aspetta da questi testi?

GL: Devo confessare che nutro una forte curiosità sui testi che verranno prodotti. Sono sicuro che la sensibilità e conoscenza, anche molto approfondita, sui temi che abbiamo proposto produrranno drammaturgie di grande interesse e impatto. Per questo siamo già al lavoro per creare un circuito di teatri che si prestino come noi alla mise en espace del testo vincitore e chissà, anche all’allestimento di un vero e proprio spettacolo.

Per partecipare al concorso scarica il bando che trovi sul sito del teatro.

Simone Pacini

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marzo, 2024

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