Suq Festival 2022: torna il Bazar dei popoli

Si sposta a giugno la 24ª edizione del SUQ Festival (dal 17 al 26 giugno): in Piazza delle Feste al Porto Antico di Genova, dopo due anni di assenza per i motivi che potete immaginare, torna il Bazar dei popoli. Questa è la grande notizia, perché il Suq è calca, contaminazione, scambio, dialogo, avvicinamento: tutte parole che ci sono state per oltre due anni vietate.

La tradizionale e festosa scenografia di Luca Antonucci, dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, sarà di nuovo allestita per dare spazio ai sapori, ai profumi e ai colori di abiti, oggetti, spezie e cucine provenienti da tutto il mondo. Così si celebra la vocazione multiculturale del SUQ (mercato in lingua araba), una manifestazione che colora di Mediterraneo la bellissima Piazza delle Feste progettata da Renzo Piano, quest’anno dedicata al tema Atlante di voci declinato in particolare intorno alla parola Confini. Diretto da Carla Peirolero, che ne è anche l’ideatrice insieme a Valentina Arcuri, e riconosciuto best practice d’Europa per il dialogo tra culture e la promozione della diversità, nel 2022 rilancia le tematiche che gli sono da sempre care: intercultura, ambiente, innovazione, sguardi sull’attualità e soprattutto sulla migrazione.

Saranno davvero molte le voci così come le lingue che si alterneranno sul palco del Suq, attraverso un mix di proposte che intreccia spettacoli teatrali, concerti, incontri, showcooking dedicati alla cultura del cibo nei diversi paesi, laboratori per bambini e workshop per tutti.

Al centro del Festival la rassegna Teatro del dialogo, composta da 8 spettacoli con 3 prime nazionali: il progetto Amunì – Babel Crew di Palermo, che porta al Festival OIDA (18 e 19), un esperimento teatrale di body percussion ispirato alle Baccanti di Euripide nella rilettura di Beercock; Pazi Snajper – Attenzione cecchino (il 22) di Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani, produzione del Teatro Miela di Trieste, un racconto dell’assedio di Sarajevo a 25 anni dalla sua fine; ImbaRazzismi (19 e 20) della Compagnia del Suq ispirato al libro omonimo di Kossi Komla Ebri con Alberto Lasso, Carla Peirolero, Enrico Campanati, Kalua Rodriguez, Jo Choneca, Esmeralda Sciascia. Tra gli altri titoli, è da citare Radio International (il 24), di Beppe Rosso e Hamid Ziarati, produzione della Compagnia ACTI che come il Teatro Miela di Trieste lavora al confine, in questo caso a ovest, con il Festival delle Migrazioni. Con loro il Suq darà vita a una collaborazione che si estende per tre anni. Si prosegue con Radio Ghetto Voci libere (il 20) della Compagnia Cranpi, “per farci attraversare in punta di piedi, ascoltando le voci di chi ci vive, il confine che divide noi, da chi sta nei ghetti”. Lo spettacolo si svolgerà all’Isola delle Chiatte, un luogo simbolico, bagnato da quello stesso mare che rappresenta una via per la speranza ma anche una frontiera da superare. Completano la rassegna, Gli altri (il 26) della Compagnia Corp Citoyen dove protagonista è l’attore italo tunisino Rabii Brahim, che ci mostra un dialogo sulla percezione dell’Altro, a tratti comico e irriverente, in un sottile equilibrio tra finzione e realtà; Il settimo continente (il 21), dove il rapporto tra l’uomo e la plastica assume connotati grotteschi e divertenti grazie ai tre artisti della Compagnia La Ribalta che si improvvisano maghi nei goffi tentativi di far sparire la plastica; Laudato sì (il 23) con l’attore e regista Michele Sinisi che si avventura nella complicata sfida di parlare di Dio, muovendosi tra uno scritto papale e il “cantico delle creature” di San Francesco, alla Chiesa di San Pietro in Banchi.

Al 24° SUQ Festival non mancherà la musica con l’arrivo della cantante italo senegalese Awa Fall (il 24) e l’apertura il 17 giugno nel segno della pace con il concerto a più voci La dolce voce del Suq; per gli incontri vale la pena di citare lo scrittore Antonio Scurati (il 24) che presenterà al Suq il suo ultimo libro Guerra (Bompiani) e Andrea Costa di Baobab Experience, che sarà al Festival il 20 giugno, Giornata mondiale del Rifugiato, nel ricordo di Don Gallo. Elemento di straordinaria attrazione del Festival sono le diverse cucine che si possono assaggiare, per questa edizione otto: vegana, tunisina, messicana, marocchina, persiana, senegalese, scandinava, indiana e, naturalmente, le iniziative solidali. Il programma definitivo giorno per giorno sarà presto reso pubblico, ma per i tanti fan che ogni anno lo aspettano, vale confermare la presenza di Chef Kumalé con 4 showcooking dedicati al tema delle Cucine senza confini, per un viaggio che si inaugura con la presentazione, il 17 giugno dell’ebook Ricettario Ucraino, il cui ricavato va a finanziare Medici senza frontiere.

Per tutte le informazioni e per il programma completo (che arriverà il 10 giugno) vai sul sito ufficiale!

Simone Pacini

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novembre, 2024

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