Ricominciamo a viaggiare per una meta lontana, fuori dai nostri confini, dopo un piccolo test in Europa, dove abbiamo da poco realizzato uno splendido tour che ci ha fatto tornare un po’ nel passato – in Svezia nessuno praticamente indossa la mascherina e nei teatri non è richiesto distanziamento o altre misure come green pass, tamponi, etc.
Impresa non facile, quella di effettuare una tournée extra europa ultimamente, a causa delle restrizioni e delle regole imposte dalla pandemia.
Per riuscire a salire questo volo, abbiamo dovuto:
– Rinnovare il passaporto, che deve avere più di sei mesi di validità.
– fare un visto business, dov’è richiesta una lettera dell’istituzione invitante.
– chiamare il consolato di Milano per capire se ci era richiesto un periodo di quarantena al nostro arrivo.
– chiamare l’Ambasciata di Roma per fare la stessa domanda ( ovviamente abbiamo avuto due risposte differenti).
– effettuare un PCR TEST 72 ore prima di imbarcarci.
– compilare una application form del governo del Paese in cui arriveremo dove abbiamo dovuto uplodare il nostro. certificato vaccinale e il nostro test, che tuttavia secondo le norme descritte nel documento di riferimento doveva essere compilata fino a un massimo di 72 ore prima della partenza (quindi impossibile avere il TEST).
– chiamare nel Paese di riferimento per avere informazioni circa questa incongruenza.
– fare un assicurazione di viaggio.
Ma soprattutto sperare che al nostro arrivo non ci chiedano di fare la quarantena, opzione possibile, a discrezione del governo, che chiede di accettare la malaugurata eventualità spuntando una casellina nel famoso form.
Ah dimenticavo…abbiamo anche dovuto annullare un volo che passava per Mosca per un nostro collaboratore russo, che non ha ottenuto il visto per motivazioni che non possiamo rivelavi ma che danno quel tocco in più al nostro racconto lasciando spazio alla fervida immaginazione del nostro lettore !
Non ci chiameremmo “Instabili Vaganti” se non ci fossimo addestrati per anni anche per andare incontro a tutto questo. E così vi scriviamo dalla nostra comoda poltroncina del volo Milano – Doha, con una nota compagnia che non possiamo nominare, dato che non ci sponsorizza (ancora), in cui sia viaggia con distanziamento e Test PCR obbligatorio. Questo ci da ovviamente molta più sicurezza prima di atterrare in uno dei Paesi che destano più timore al mondo, dopo le immagini tragiche che sono giunte fino a noi nei diversi notiziari nazionali durante la seconda ondata della pandemia: l’India.
E’ qui che si svolgerà in nostro primo tour intercontinentale, dopo ben due anni, e cioè da dicembre 2019 quando ignari di tutto ciò che sarebbe accaduto di lì a poco eravamo in Cile, nel cuore di una rivolta sociale.
In realtà non si tratta solo di un semplice tour, ma di un periodo intenso di lavoro, che prevede momenti formativi, di presentazione dei nostri lavori e sopratutto lo sviluppo di due progetti – Video Dante e Beyond Borders – che proprio in questi due ultimi anni abbiamo portato avanti in tutti i modi possibili – scoprendo nuove vie per interagire a distanza con artisti da ogni parte del mondo ma anche e soprattutto imparando a lavorare attraverso nuovi metodi, apprendendo diversi linguaggi e perfezionando il nostro lavoro in video.
La prima tappa di questo tour di cui l’Istituto italiano di cultura di Mumbai è partner, ci vede impegnati al Festival IAPAR, dove dirigeremo una master class in presenza e una on-line, per non farci mancar nulla! In quest’ultimo periodo infatti il lavoro si è moltiplicato, sembra quasi che non si possa più a fare a meno della modalità in remoto o a distanza, che continua ad offrire molte possibilità a chi in questo momento ancora non può tornare completamente alle modalità in presenza o anche semplicemente per allargare la platea a quante più persone è possibile.
L’india è infatti un paese molto grande in cui la situazione sanitaria varia di stato in stato, così come anche le regole per contenerla, per cui in questo momento non è ancora semplice spostarsi e in fondo non lo era nemmeno prima, per le lunghe distanze e i pochi mezzi alternativi all’aereo, per cui gli organizzatori hanno deciso di dedicare gran parte del programma alla formazione “a distanza”.
Allo IAPAR presenteremo anche il nostro ultimo lavoro, Lockdown Memory, fresco di debutto in Italia e già tradotto in inglese per le repliche in Svezia. Il tutto in un intensa due giorni dal 13 al 14 novembre a Pune, città dalla quale scriveremo il nostro prossimo racconto.
Curiosi di quello che potrà accadere?
Continuate a seguirci su instabilivagantiontour rigorosamente su fattiditeatro
La tournée 2021 di Instabili Vaganti in India è sostenuta da: Ministero della cultura, Istituto Italiano di cultura di Mumbai, Istituto Italiano di cultura di New Delhi.
Partner: Istituto Italiano di cultura di Mumbai, Ahum Trust, TaFMA, Culture Monka