Conto alla rovescia per i Premi Ubu: la classifica aggiornata

È una bellissima terna, diciamolo, quella che si contenderà il Premio Ubu più importante ovvero quello come Miglior spettacolo della stagione 2021/2022: Romeo Castellucci, Antonio Latella e Sotterraneo rappresentano infatti tre generazioni diverse, figure in grado di influenzare significativamente le tendenze degli ultimi trenta anni di teatro. A contendersi il premio più ambito saranno, infatti: quello che è forse il più importante esponente della sperimentazione multidisciplinare nata negli anni Ottanta, uno dei maggiori eredi del teatro di regia strehleriano e ronconiano e una compagnia degli “anni Zero” che si è imposta progressivamente anche a livello internazionale.

Ripercorrendo la storia dei loro precedenti Ubu passiamo in rassegna alcune tappe significative della storia del teatro contemporaneo. Infatti, la Societas Raffaello Sanzio fondata da Castellucci, vince il Premio Speciale Ubu già nel 1994 “per l’impegno collettivo nella ricerca e nel lavoro drammaturgico” (e poi Castellucci bissa per la Biennale Teatro 2005, da lui diretta, “per il rinnovamento apportato ai concetti di festival e di teatro”).

Antonio Latella invece conquista il suo unico Premio speciale Ubu nel 2001 “per la ricerca registica su Shakespeare e oltre” mentre Sotterraneo nel 2009 insieme a Santasangre, Muta Imago “gruppi guida con Babilonia Teatri dell’attuale cambio generazionale che resuscita in qualche modo gli storici fasti della scuola romana, dimostrando una capacità di rinnovare la scena, mettendo alla prova la tenuta del linguaggio e facendo emergere gli aspetti più inquieti e imbarazzanti del nostro stare nel mondo attraverso l’uso intelligente di nuovi codici visuali e linguistici”.

Venendo invece alla categoria per cui sono in competizione quest’anno, un primo dato è che tutti e tre vi hanno già primeggiato. Romeo Castellucci, infatti, è stato Premio Ubu per il Miglior spettacolo nel 1997 per Giulio Cesare e nel 2000 per Genesi, from the museum of sleep; Antonio Latella ha vinto invece nel 2007 con Studio su Medea, nel 2016 con Santa Estasi. Atridi: otto ritratti di famiglia e nel 2019 con Aminta. I Sotterraneo infine hanno trionfato nel 2018 con Overload.

A completare la statistica, è opportuno citare il Premio Ubu come miglior regia ad Antonio Latella nel 2012 per Un tram che si chiama desiderio e nel 2013 per Francamente me ne infischio, oltre al premio per la miglior scenografia a Castellucci nel 2015 per Go down, Moses.

Per quanto riguarda gli altri candidati già “ubuizzati”, ci sono Roberto Castello e Kinkaleri per il Miglior spettacolo di danza, già vinto rispettivamente nel 2003 con Il migliore dei mondi possibili e nel 2002 con <Otto> (per Castello ci sono anche una segnalazione speciale nel 1985 per lo spettacolo Il cortile con Sosta Palmizi e il Premio Speciale per ALDES nel 2018), Licia Lanera e Massimo Popolizio per la Miglior regia (ma Licia vinse come Attrice Under 35 mentre Popolizio ne ha vinti in tutto 6 tra cui quello per la Miglior regia nel 2017 con Ragazzi di vita e quello per il Miglior spettacolo nel 2019 con Un nemico del popolo).

Proseguendo, troviamo Paola Villani candidata per la Miglior scenografia, già vincitrice di un Premio speciale all’epoca di Pathosformel; nella categoria Costumi sia Gianluca Falaschi che Gianluca Sbicca hanno già trionfato; per il Progetto Sonoro tornano Gianluca Misiti (due volte vincitore) e i Muta Imago (già citati come vincitori di un Ubu speciale).

Infine per quanto riguarda il Nuovo testo italiano, tutti i candidati hanno già vinto, ma in altre categorie: dei Sotterraneo abbiamo già parlato, Mario Perrotta l’ha spuntata ben tre volte (come attore e progetto artistico oltre a uno Speciale), Frosini/Timpano (fregiati di un Premio Ubu Speciale l’anno scorso) e Matilde Vigna (miglior attrice Under 35). Per il Nuovo testo straniero, solo Claudio Tolcachir risulta già vincitore.

Appuntamento quindi il 12 dicembre a Bologna e su Rai Radio3. Per prepararti al meglio consulta la classifica aggiornata dei Premi Ubu dal 1978.

Simone Pacini

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marzo, 2024

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