“Porsi problemi, non soluzioni”: questa è la prima frase che ho annotato appena sono arrivato al Florian Espace di Pescara per l’inizio del progetto Errori in Corso (qui una descrizione) a cura di Teatro dei Borgia con la direzione artistica di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia.
Il progetto, realizzato dal 13 al 22 dicembre 2021, ha inteso gettare le basi per la futura progettualità produttiva della compagnia. I “cantieri”, ai quali hanno partecipato 12 artistз della scena, sono andati in due direzioni complementari: quella dei “ritratti drammatici” e quella del “lavoro sul lavoro in ensemble”. Ciascun cantiere ha avuto un momento di apertura al pubblico (qui trovi alcune stories fatte in diretta).
Parallelamente si sono inseriti nel percorso alcuni incontri teorici con espertз sul tema che ha mosso tutto il progetto: il mondo del lavoro e i suoi cambiamenti negli ultimi 150 anni. L’ultimo tassello, infine, è stato l’incontro con il musicista Giovanni Gollini con cui lз partecipanti hanno potuto sviluppare alcune canzoni in seguito “provate” in scena: la celeberrima worksong Pick a Bale of Cotton, Ain’t Gonna Let Nobody Turn Me Around uno dei più importanti inni del movimento per i diritti civili U.S.A. degli anni Sessanta (cantata anche da Joan Baez) per passare poi alle nostrane Io canterò politico di Bruno Lauzi, Vincenzina e la fabbrica di Enzo Jannacci (colonna sonora di Romanzo popolare di Mario Monicelli) e Canzone del maggio di Fabrizio De Andrè.
Errori in Corso: Ritratti drammatici
Tornando ai due “cantieri” di Errori in Corso, i “ritratti drammatici” sono stati dei “tentativi” su personaggi importanti della storia, della politica e del mondo del lavoro del Novecento. Questi “pezzi di vita scenica” sono stati realizzati lavorando su Giacomo Matteotti (il monologo di Elena Cotugno sul suo celebre discorso alla Camera dei deputati
del 30 maggio 1924 è già nella direzione di un debutto), Alexander Langer, Henry Ford, Anna Politkovskaja, Margaret Thatcher, Che Guevara, Lech Walesa, Anna Kuliscioff e altri. Il fulcro del lavoro è stato l’individuazione di un “tema”, il lavoro sui materiali e i tentativi sul personaggio.
Errori in Corso: Il lavoro sul lavoro in ensemble
“Il lavoro sul lavoro in ensemble” invece, riprende i temi e alcuni testi dei “ritratti”, ma aspira a diventare un format replicabile altrove come una sorta di residenza creativa durante la quale le attrici e gli attori di Teatro dei Borgia coinvolgendo artistз del territorio portano avanti una ricerca che sfocia in una restituzione finale. Nella prima tappa pescarese si è lavorato sulle pubblicità anni Novanta in rapporto con l’emancipazione femminile, sulle nuove forme di licenziamento online, su nuovi poveri e vecchi mendicanti e molto altro.
Ciò che ho potuto constatare nei quattro giorni in cui ho osservato questo percorso così singolare è la straordinaria libertà di sbagliare, la forza dello studio, della ricerca e sopratutto quella di essere “ensemble” temporaneo. Cose che Giampiero Borgia ha sottolineato spesso insieme all’importanza di “seguire tracce che non portano da nessuna parte” e di “non provare le prove”, concentrandosi sui tentativi e sul rapporto con la scena, “andando in scena come un rabdomante” e “vampirizzando la sorgente energetica” sulla scena stessa. “Tocca sempre a te!” è un’altra delle frasi di Borgia che mi sono segnato nei miei appunti frammentati.
E sicuramente non si sono risparmiatз lз protagonistз di Errori in Corso 2021 Raffaele Braia, Gemma Carbone, Elena Cotugno, Maria Adele D’Amaro, Patrizia Di Fulvio, Serena Di Gregorio, Michela Diviccaro, Irida Gjergji, Giovanni Guardiano, Daniele Nuccetelli, Saffron Selfe, Valerio Tambone, Ida Vinella. Grazie per la vostra generosità e sono curiosissimo di vedere come si svilupperanno (se lo faranno) i materiali!
Gallery (foto: Luca Manfrini)
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1 commento su “A Pescara gli Errori in corso di Teatro dei Borgia”
Ho assistito alle due restituzioni pubbliche e mi sono piaciute molto. È stato emozionante vedere il lavoro e lavorìo attoriale nel suo sperimentarsi.
Grazie a tutta la compagnia e al regista Borgia per aver portato in scena nella nostra Pescara temi e personalità così urgenti e grandiose, riuscendo ad evitare le secche natalizie.
E grazie a te Simone: buon 2022 alla critica teatrale che sa ascoltare ed auscultare la scena con passione e dedizion sorgive, alé! Andrea D’Emilio.