Giochi artificiali, immaginari, reali: arriva il Festival dello Spettatore 2023

Si svolgerà dall’8 al 12 novembre l’ottava edizione del Festival dello Spettatore, ideato e promosso dalla Rete Teatrale Aretina di cui fattiditeatro è social media partner sin dalla prima edizione.

Mercoledì 8 novembre

Si comincia (Cinema Eden, ore 21,00), con Enzo Jannacci – Vengo anch’io di Giorgio Verdelli. Al termine della proiezione Simone Emiliani di Sentieri Selvaggi, intervista il regista Giorgio Verdelli. Talento immenso e spiazzante, Enzo Jannacci ha navigato tra tanti generi diversi. Nella Milano degli anni Sessanta ha scelto di raccontare gli esclusi e ha saputo recuperare e innovare la canzone popolare milanese anche attraverso collaborazioni con Dario Fo, Giorgio Strehler, Fiorenzo Carpi.

Giovedì 9 novembre

Altra proiezione al Cinema Eden alle ore 20,30 Il Diario di Sisifo di Mateusz Miroslaw Lis. Al termine Simone Emiliani di Sentieri Selvaggi intervista il regista Mateusz Miroslaw Lis. Per la prima volta nei panni di sceneggiatore, un’IA narra la vita di Adamo, giovane studente universitario afflitto da crisi esistenziale e il suo viaggio verso il significato della vita, tra incontri assurdi e atmosfere molto umane.Il Diario di Sisifo è il primo lungometraggio al mondo ad essere stato scritto interamente da un’Intelligenza Artificiale. La sceneggiatura, infatti, ha come autore GPT-NEO, modello open-source di IA basato sull’architettura GPT3 della OpenAI.

Per tutta la durata del festival, da venerdì 10 a domenica 12 novembre, (Fondazione Guido d’Arezzo – dalle ore 14,30 alle 22,00, per uno spettatore alla volta) si potrà partecipare a Never be lonely again. Intimacy in the age of machines, di Welcome Project con Aurora Kellermann, Maria Grazia Bardascino, Silvia Massicci e laregia di Chiara Elisa Rossini. In un futuro distopico, la relazione fra esseri umani è andata perduta per sempre e ciascuno è relegato a vivere in solitudine, in un rifugio, con la sola compagnia di una macchina. Gli spettatori sono invitati a incontrare una di queste macchine del futuro, in grado di offrire una compagnia insostituibile. Riuscirà la nostra specie a salvare il suo bene più prezioso?

Venerdì 10 novembre

Venerdì 10 (Teatro Virginian, ore 16,00 e 17,30), in collaborazione con il Festival Meno Alti dei Pinguini La Baracca – Testoni Ragazzi porta in scena lo spettacolo per la prima infanzia Un camion rosso dei pompieri, di e con Roberto Frabetti. In una grande città-giardino, dove gli alberi sembrano palazzi e i palazzi alberi, dove le strade corrono tra tronchi, rami e foglie, si sta preparando la grande corsa che ha in palio un cappello molto bello e una torta molto buona. Al Teatro Pietro Aretino, alle ore 17, 30 Come Ada. Omaggio ad Ada D’Adamo, con Elena Stancanelli, Roberta Scaglione, Alfredo Favi e introduzione di Gerarda Ventura, direttrice di Anghiari Dance Hub.

Alle ore 21,15, al Teatro Mecenate, R.OSA 10 esercizi per nuovi virtuosismi di Silvia Gribaudi, con Claudia Marsicano e la coreografia e regia di Silvia Gribaudi. R.OSA è una performance che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazionale con il pubblico. R. OSA si ispira alle immagini di Botero, al mondo anni ‘80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione e fa pensare a come guardiamo e a cosa ci aspettiamo dagli altri sulla base dei nostri giudizi, mettendo al centro una sfida, quella di superare continuamente il proprio limite.

Sabato 11 novembre

Al Teatro Pietro Aretino, si inizia (dalle ore 09,30 alle 13,00) con la giornata di studi “Arti performative e intelligenza artificiale” a cui partecipano Federico Bomba – Università di Bolzano, Direttore di Sineglossa, Anna Maria Monteverdi – Università Statale di Milano, Hillary Ghidini – progetti speciali Fondazione Piemonte dal Vivo / onLive campus, Kamilia Kard – vincitrice bando Residenze Digitali 2022 e la compagnia Welcome Project, Mateusz Miroslaw Lis – produttore e regista cinematografico. A seguire, dalle 14,30 alle 19,30, in collaborazione con CASA TEATRO – Giallo Mare Minimal Teatro e Murmuris, l’attesissimo Spettatori – la Gran Reunion #8 incontro nazionale dei gruppi di spettatori in Italia, appuntamento annuale dove gruppi di spettatori aderenti a progetti di formazione e coinvolgimento del pubblico di tutta Italia si incontrano ad Arezzo per condividere motivazioni, desideri, visioni del pubblico a teatro.

Pagliacci all’uscita

Alle ore 21,15 al Teatro Mecenate, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, Pagliacci all’uscita da Leoncavallo e Pirandello, di e con Roberto Latini e con Elena Bucci, Ilaria Drago, Savino Paparella, Marcello Sambati. “Pagliacci”, dal libretto dell’opera di Leoncavallo e “All’uscita”, atto unico che Pirandello definisce “mistero profano”. Sono due testi molto diversi per stile e contenuto, eppure profondamente accostabili: il primo è immerso nel verismo di fine ‘800, nella trama spietata del delitto d’onore e d’amore, il secondo è una parabola metafisica, quasi filosofica; il primo è ambientato in un sud di sole e coltello, il secondo è un notturno di ombre e cimitero.

Domenica 12 novembre

Alle ore 10,30 (Cinema Piccolo Eden) il pubblico potrà incontrare Roberto Latini e la compagnia sullo spettacolo Pagliacci all’uscita. Nel pomeriggio, in collaborazione con il Festival Meno Alti dei Pinguini, ancora spazio per i bambini e i loro genitori, a Casa Museo Ivan Bruschi, dalle ore 15,00 alle 17,00con il laboratorio sensoriale Il cerchio magico, a cura di Diesis Teatrango, e, alle 16,30 in Piazza Sant’Agostino (in caso di maltempo Teatro Tenda), con La battaglia dei cuscini della Compagnia Il Melarancio di Gimmi Basilotta e Marina Berro con Gimmi Basilotta, Isacco Basilotta, Marina Berro, Aicha Cherif, Jacopo Fantini.

Il festival si conclude al Teatro Pietro Aretino, alle ore 18,30, con HERbarium – dancing for an AI di Kamilia Kard con le danzatrici Bruna Cerasa, Marieta Georgieva, Aurora Lamonaca (immagine di copertina). Un progetto performativo multimediale che combina proiezione e spettacolo dal vivo, su una coreografia originale eseguita da danzatrici e convertita, con la collaborazione di una intelligenza artificiale, in un modello che informa sia il movimento delle performer che quello delle animazioni.

Simone Pacini

Articoli correlati

Condividi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Fatti di teatro - il podcast (ultimo episodio)

Vuoi ricevere "fattidinews" la newsletter mensile di fattiditeatro?

Lascia il tuo indirizzo email:

novembre, 2024

X