Teatro di Roma – il cosa poteva essere.

Mi scuso già da subito perché questo secondo articolo de
I CONSIGLI DEL NANO EGIDIO PER SALVARE IL TEATRO
non contiene consigli per salvare il teatro, bensì una grande occasione mancata.

Girano voci  che si sia trovato il direttore artistico del Teatro di Roma,
non vi nascono la delusione, una delusione così forte che son costretto a chiedere aiuto alle sorelle Trinciabilli per farvi vedere cosa provo

Grazie sorelle Trinciabilli, sempre impeccabili.

Perché sono deluso? Perché anche io mi sono proposto a chi di dovere come direttore artistico del Teatro di Roma e dell’Argentina in particolare.

Sarebbe stato il mio sogno: vedere aggratìs tanti spettacoli scelti da me, usare il bagno del teatro, farlo fallire e poi fare una petizione online per farlo salvare e dare la colpa alla kasta contro aculturasociale.

Giusto per farvi mangiare le mani di mozzichi e pizzichi, guardate qua la Stagione 2014|2015 che vi siete persi.

Amleto Guarda
Monologo ispirato alla tragedia del principe di Danimarca, recitato e vissuto in scena dal celebre Mago Guarda. Atto I, Atto dueeee, Atto III, poi muore, ma prima si toglie il parrucchino. Cameo di Nonna Gina nella parte di Gertrude. Coreografie del Michael Jackson di Piazza del Popolo.

Pupi e Pupe
Spettacolo di Burlesque con ballerine interpretati dagli originali pupi siciliani. Con le musiche di Pupo. Regia di Pupi Avati.

Pannofino legge Toni Servillo
Reading del celebre attore e doppiatore romano che leggerà dei testi scritti addosso al celebre attore afragolese.

Don’t Move, Because if you move the show stop forever, and if the show stop why you pay the tickets, why? Mah, goes to understand
Spazio anche al teatro sperimentale. Uno schermo nero proietterà per 3 ore e 27 minuti il salvaschermo di windows ’95, quello dei tubi fosforescenti. Sarà un modo per interrogarsi sul passato del presente che guarda al futuro. Accorgersi che la macchina lavora anche se noi non ci siamo. Sotto la poltrona di ogni spettatore ci saranno dei mouse collegati allo schermo principale, se lo spettatore si muove il salvaschermo se ne va e compare Campo Minato ma con lo smile già morto, e tutto finisce. Lo spettatore deve essere attivo ma anche attento a non strafare. Se ti muovi, la bomba già esplosa del sistema capitalistico ti uccide.

…No anzi, ci ho ripensato, scusi tanto per il disturbo, arrivederci
Spettacolo messo in cartellone solo per fare un ischerzo agli spettatori quando stanno per prenotare o per acquistare il biglietto. “Scusi, vorrei prenotare un biglietto per <<…No anzi, ci ho ripensato, scusi tanto per il disturbo, arrivederci>>. In questo caso il bigliettaio si sente in dovere di attaccare il telefono. Che ridere! Nel ruolo del bigliettaio burlone: Roberto Herlitzka

Antonio Ricci e Forte in “U.E. egghemequa #2”
Un attore con la maschera del Gabibbo e con il sorgiuseppe di fuori va in giro per la Roma buciarda di una volta ad intervistare la popolazione che cerca di sopravvivere ai magheggi e agli intrallazzi, ai furbacchioni che parcheggiano in doppia fila o che buttano la droga per terra, a chi abbandona gli animali dopo averci sperimentato addosso.
Il buon Gabibbo con il sorgiuseppe di fuori gli butta il latte di soia sulla faccia e gli mette il tapiro nel sedere.
Una riflessione sul tempo che passa e sul 670 che non passa mai.

Uno, nessuno e Centocelle
Performance itinerante sul tram 19. Prende spunto dal celebre romanzo di Pirandello, ma poi si scosta dall’originale per approdare su altri lidi. In attesa della Metro C.

Il Faust di Nekrosius per chi soffre di emorroidi
Il grande regista lituano ha pensato anche a quella fetta di pubblico che, per diversi motivi, non può stare seduto a lungo. Il suo spettacolo dura una mezz’oretta, gli attori reciteranno velocissimi e come sottofondo ci sarà la simpatica musichetta di Benny Hill.

I Segreti di Peter Brook Back Mountain
Uno dei più grandi uomini di teatro mondiale si fa una gitarella in una montagna western e si imbatte in due cowboy gay, che in italiano vuol dire “ragazzi mucca allegri”.
Grande è la sorpresa, a differenza di quelle che si trovano nelle uova di pasqua, che alla fine son sempre delle sciocchezuole inutili, e poi pure il costo del cioccolato è spropositato rispetto ad una normalissima barretta di cioccolato.Che scandalo. Mica Gesù si è sacrificato ed è resuscitato per farci pagare la cioccolata così tanto. Blasfemi!

…e vabbeh, sarà per la prossima,
con immutata stima,
Nano Egidio.

Articoli correlati

Condividi?

2 commenti su “Teatro di Roma – il cosa poteva essere.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Fatti di teatro - il podcast (ultimo episodio)

Vuoi ricevere "fattidinews" la newsletter mensile di fattiditeatro?

Lascia il tuo indirizzo email:

dicembre, 2024

X