Dedicati a medici e infermieri due episodi della web performance series italo iraniana 8 e 1/2 theatre Clips
Eccoci qui, con i teatri di nuovo chiusi mentre la situazione a livello globale si complica sempre più e riemerge lo spettro di un altro lockdown. Di nuovo a fantasticare con la mente per provare a “Superare i Confini “con l’unico mezzo che da sempre è stato il nostro passaporto internazionale: il teatro.
E sì, Il teatro ci ha permesso di costruire progetti che sembravano impossibili, di realizzare i nostri sogni, di viaggiare in tutto il mondo e di incontrare persone con le quali abbiamo potuto condividere la nostra ricerca e creare splendide collaborazioni. La forza del teatro per noi non può esaurirsi con la chiusura dei luoghi di spettacolo. Ciò che lo rende unico è infatti la sua capacità d’insediarsi ovunque, di infiltrarsi addirittura nella rete, di sopravvivere tra le quattro mura di una stanza, purchè si pia possibile aprire una finestra sul mondo, guardare oltre ed entrare in contatto con l’ “Altro”.
Per questo abbiamo creato il progetto Beyond Borders, per continuare a confrontarci e collaborare con artisti di diversi paesi e culture: Cina, India, Usa, Colombia, Brasile, Messico, Pakistan, Spagna. Abbiamo formato una piccola comunità che poi pian piano ha cominciato a crescere coinvolgendo attori, danzatori, registi che non conoscevamo, come Danial Kheirikhah e Ali Shams, della compagnia iraniana Don Quixotte, con i quali siamo stati messi in contatto dall’Ambasciata d’Italia a Teheran, per realizzare la web serie 8 ½ Theatre Clips – Come la pandemia ha cambiato le nostre vite in 8 episodi e ½, di cui l’Ambasciata è produttrice.
Il nostro primo meeting con loro è avvenuto via Skype, con una connessione traballante e un po’ instabile, parlando un po’ in inglese e un po’ in italiano, dato che Ali ha anche vissuto in Italia in passato. Poi abbiamo tentato di parlarci via Zoom, ma è stato tutto inutile. In Iran è molto difficile comunicare attraverso le piattaforme on line, perché la connessione internet è limitata per decisione del Governo, così come alcuni Social network. Non tutti a quanto pare, dato che attraverso i nostri incontri fugaci in cui ci siamo scambiati i rispettivi strumenti di comunicazione, abbiamo scoperto che Danial è praticamente un fenomeno virale su Instagram. Sì, Danial Kheirikhah ha quasi 900.000 followers!!!
Così ogni volta che lavoriamo alle nostre performance in video ci rivolgiamo ad un pubblico davvero molto vasto che aspetta con ansia ogni nuova uscita, invadendo poi di commenti, simboli, emoticon, il profilo del nostro partner di lavoro. Una bella responsabilità approdare così ad un pubblico tutto nuovo per il teatro, quello del web, che in questo modo incomincia ad avvicinarsi a contenuti un po’ diversi da quelli che solitamente si possono trovare sulla rete, ad apprezzarli e soprattutto a riconoscersi in essi.
E’ per questo che l’Ambasciata d’Italia a Teheran ha voluto fortemente realizzare questo progetto di collaborazione tra i due paesi, che come afferma l’Ambasciatore Giuseppe Perrone “persegue l’obiettivo di superare le distanze fisiche e geografiche erette dalla pandemia per continuare a stimolare e rafforzare contatti e contaminazioni culturali, artistiche ed espressive tra artisti italiani e iraniani e tra il pubblico dei due paesi.”
Anche noi, come artisti siamo convinti che mai come ora l’arte debba parlare del proprio tempo, siamo consapevoli del forte messaggio e del contributo che ognuno di noi può realmente dare in questo periodo d’incertezze e di difficoltà a livello globale.
Con Danial e Ali, abbiamo subito condiviso questo forte senso di responsabilità, questo dovere di continuare a parlare con chi ci ha sempre seguiti ma anche di avvicinare al teatro un nuovo pubblico, attraverso un linguaggio in grado di essere letto a livello universale: quello del corpo. Con loro ci siamo subito riconosciuti gli uni negli altri nonostante la difficoltà di comunicare a distanza. Tra messaggi in chat, in italiano e inglese e pochissimi confronti telefonici abbiamo cominciato a costruire una nostra metodologia di lavoro basata su una time line video in cui attraverso il montaggio siamo riusciti a far dialogare le due compagnie.
Abbiamo deciso insieme di dedicare due episodi della serie a tutte le persone che stanno lottando in prima linea contro il Covid19, il personale sanitario in primis, ma anche tutti quelli che di questa pandemia subiscono le forti conseguenze.
E se medici e infermieri continuano a dire “Non chiamateci Eroi” noi non possiamo che unirci al loro silenzioso urlo d’aiuto omaggiandoli attraverso il nostro lavoro.
A presto con i prossimi episodi della web performance series 8 ½ Theatre Clips su Instabili Vaganti on tour per fattiditeatro.